MTB-Cycling-01
Distance: 38 km - 680 m Ascent - 680 m Descent
Ci sono e c'è anche un bel nutrito gruppo di amici che sfidano, come me, il caldo torrido ma non vogliono mancare a quest'altro impegno settimanale. Giornata importante con il ritorno in gruppo di Ezio che ci ha regalato ancora tanti bei momenti con la sua voglia di ricominciare e come sempre con la verve, che non gli è mai mancata, tante e tante risate. Fa veramente tanto caldo e già alle 8:00 quando diamo il primo colpo di pedale si sente davvero tutto. Fortunatamente siamo biker e qualche bel bosco per respingere un pò di calura ogni tanto lo troviamo e ci ripariamo volentieri all'ombra degli alberi. Il primo itinerario, di questa serie di percorsi, lo portiamo a casa anche se rispetto alla traccia originale qualche variazione l'abbiamo dovuta fare. Terreni in buone condizioni e qualche albero ancora di traverso sui sentieri ma il tracciato è sempre pedalabile.
Tra i parchi di Montevecchia Valcurone e il Parco Adda Nord su tanti tratti fuoristrada. Non mancano passaggi anche abbastanza tecnici e alcuni strappi che rendono davvero interessante tutto il tracciato dove ci si diverte davvero.
Usciamo dal parcheggio della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone e andiamo in direzione del sottopasso della SP54 e lo superiamo. Ci immettiamo sul rettilineo di via A. Stoppani e raggiunta la rotonda proseguiamo diritto per poche centinaia di metri fino alla prima traversa a sinistra di via Cascina Nibbio. Svolta e deviazione subito a destra per percorrere il primo sterrato della giornata che in leggera salita ci conduce all'incrocio con l'asfaltata via Regondino. La attraversiamo e proseguiamo sull'altra sterrata che, questa volta in discesa, arriva al trivio dei primi sentieri all'interno del Parco di Montevecchia e Valcurone. Ci teniamo a destra ed andiamo a percorrere il bel Sentiero dei Guadi andando a superare alcuni ponti in legno in cui il passaggio in sella è diventato, con il passare degli anni, davvero molto tecnico. Superiamo il secondo, di questi ostacoli, per deviare a destra sul single track, impegnativo, che risale in direzione di Cascina Brughè. Anche la rampa che risale, a destra, verso le case non scherza e per superarla ci si deve armare di buona volontà.
Tratto non lungo che però con questo caldo si sente ed in breve ci portiamo sulla stradina asfaltata che a sinistra va ad attraversare le poche case dell'abitato e raggiunge il bivio con via Bagaggera. Curva a destra per portarci nel piccolo abitato di Pianezzo e superata la piccola Chiesa di San Michele giriamo a sinistra per proseguire ancora per un breve tratto asfaltato prima di deviare a sinistra, alla seconda traversa sterrata, che ci porta ad attraversare i grandi pratoni. Raggiunto l'incrocio con la stradina di via delle Robinie la attraversiamo immettendoci sull'altra sterrata che va in direzione delle prime case della piccola frazione Beolco. Raggiunta la stradina asfaltata giriamo a sinistra e andiamo in direzione di un piccolo incrocio dove tenendoci a destra percorriamo la stradina sterrata. Al bivio con via Pilata deviamo a sinistra e raggiunto l'incrocio curviamo a destra con la strada che adesso sale leggermente. La salita è però breve e subito dopo inizia una leggera discesa che ci porta alla traversa, a destra, di via Contrasoa dove giriamo. Attraversiamo, all'incrocio, via A. Moro e proseguendo su via degli Alpini entriamo nelle prima periferia di Olgiate Molgora.
Incrocio successivo per girare a sinistra e e seguire un breve tratto di via Papa Giovanni XXIII ed alla prima traversa giriamo a destra per percorrere la salita che sul ponte ci fa superare la ferrovia. Tenendoci a sinistra percorriamo via Indipendenza andando ad attraversare la zona industriale in località Scagnello. Raggiunta la rotonda della SP342 la attraversiamo e ci riportiamo subito in fuoristrada con un sentiero che risale la collinetta all'interno del bosco. Stretti passaggi si alternano ad altri su sterrato e con un pò di fatica arriviamo ad un bivio. Curva a sinistra per iniziare una breve discesa che raggiunge l'asfaltata via C. Colombo alla prima periferia di Calco Superiore. Sempre in salita ci portiamo al bivio di dove alla nostra sinistra troviamo Villa Moriggia e proseguendo ancora in salita sull'acciottolata passiamo a fianco all'Oratorio di San Carlo e Santa Maddalena per deviare a destra portandoci sulla Strada Consortile della Grugana . Sempre in leggera discesa e u tratti in falsopiano arriviamo al bivio dove girando a destra andiamo a percorrere un single track con fondo non propriamente piatto che all'interno del bosco arriva poi alla stradina asfaltata. Il rettilineo che ne segue, sempre in discesa, raggiunge il bivio con via Principe G.P. Falcò.
Curva a sinistra e strada piatta che ci fa arrivare alla piccola frazione di Cassina Fra Martino dove all'incrocio giriamo a destra per percorrere via G. Marconi. Al primo bivio giriamo a sinistra e raggiunto il successivo ci portiamo a destra imboccando via A. Vespucci che ci conduce a fianco delle sponde del Lago di Sartirana. Ci portiamo sulla sterrata che passa a fianco del sentiero, non percorribile in mtb, e con una deviazione a sinistra ci portiamo sulla stradina di via delle Scansigole. Poco dopo giriamo a destra e attraversando un prato, su un piccolo sentiero, arriviamo al bivio con l'asfaltata via Don P. Consonni. Curva a sinistra per proseguire sull'ampia carreggiata della strada che arriva al bivio della frazione San Rocco dove girando a sinistra e poi subito a destra ci portiamo sull'altra bellissima sterrata che aggira l'Osservatorio Astronomico. Poco dopo sempre su stradine e sentieri superiamo il confine che ci conduce all'interno del Parco Adda Nord. Il bosco ci tiene davvero un poco al fresco e raggiunto il bellissimo punto dove si trova un grande punto di partenza di parecchi sentieri ci teniamo a destra. Seguendo il corso della Roggia Garavesa arriviamo alla prima periferia di Imbersago sulla stradina asfaltata di via Ruschetta.
Al bivio con via Contessa Castelbarco giriamo a destra con la strada in leggera salita arrivando alla prima traversa dove girando a destra ci portiamo sulla stradina, in salita, che prosegue poi su un tratto acciottolato con pendenza al 10% che ci fa arrivare al bivio con via A. Moratti. Deviamo subito a destra ed iniziamo un'altro tratto in leggera salita su via Selva che poco dopo ha una breve impennata prima di raggiungere la sterrata Strada Consortile del Respiro . Raggiungiamo la località Respiro e al bivio di via dei Tigli giriamo a destra per procedere su un breve tratto di SP56 fino al bivio successivo dove deviamo a sinistra. Portandoci su via Don F. Serra Groppelli ne andiamo a percorrere qualche centinaio di metri e deviando a sinistra, alla sterrata, imbocchiamo via davanti al Montagnone. Strada che inizia a salire ma in modo abbastanza blando e che rimane all'esterno del bosco per un lungo tratto. Quando invece ne entriamo iniziamo la discesa che ci conduce alle prime case del piccolo abitato di Duraga. Deviando a sinistra su un single track andiamo ad attraversare un grande pratone entrando poco dopo, nuovamente, all'interno del bosco.
La discesa che ne segue è su sentiero e poco dopo alcune piante, messe di traverso sul sentiero, ci obbligano al portage per superare l'ostacolo. Sempre in leggera discesa raggiungiamo il bivio con la SP56 dove giriamo a destra. Andiamo a seguire il lungo rettilineo che raggiunge un'incrocio e girando a sinistra andiamo a superare la sbarra sulla stradina di via E. Fermi. Andiamo a superare questa zona residenziale, di Imbersago, procedendo poi sul prolungamento di via E. Mattei e successivamente su via Dante Alighieri. Inizia poco dopo un tratto in salita che ci porta lontano dal centro cittadino percorrendo un'ampia curva a destra ci portiamo al bivio con la stradina che parte alla nostra sinistra, in salita. Raggiungiamo la località Pisciola e tenendoci a destra risaliamo ancora la collinetta fino quando alla nostra destra non troviamo una sterrata che parte nel mezzo di alcune recinzioni. Stradina e sentiero sempre in leggera salita che raggiungono poi l'asfaltata via via G. Marconi in località Sabbione. Curva a destra per proseguire, adesso, in discesa su questa bella stradina che raggiunge il bivio di via Parrocchiale a fianco del campo sportivo.
Giriamo a sinistra, davanti all'Edicola del Crocefisso, e dopo un tratto semi-pianeggiante iniziamo ancora una leggera salita che raggiunge la traversa di via San Marcellino che troviamo alla nostra destra. Ancora leggera salita fino a raggiungere il piazzale davanti alla Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro e superando il Tombone, (la piccola Cappella che conserva le ossa delle vittime della peste) alla nostra sinistra, giriamo a sinistra e andiamo a percorrere un breve tratto di rettilineo su via Lamperti. Raggiunta l'Edicola di San Marcellino Martire (La foggia degli abiti, dichiaratamente raffigurati quali vestigia di dottore della Chiesa, ha un modellato morbido e delicato ed è riconducibile al secolo XVII) giriamo a destra e dobbiamo impegnarci in un breve strappo sull'iniziale tratto cementato della stradina che risale la collina e ci porta, sempre all'ombra degli alberi, alla periferia di Cassina Fra Martino. Giriamo a destra sull'ampia strada asfaltata ed iniziamo un tratto in discesa che con qualche bella curva ci conduce al rettilineo in cui sul fondo si vede già il Santuario della Madonna del Bosco. Breve sosta per qualche fotografia e poi, aggirando da dietro la Chiesa, ripartiamo sull'altro rettilineo che raggiunge la rotonda sulla SP56 .
Tenendoci a destra andiamo a percorrere la provinciale fino alla rotonda successiva e deviando a sinistra, alla terza uscita, iniziamo la discesa che con qualche bella curva arriva sul Sentiero Ciclo-Pedonale dell'Adda . Scorta d'acqua fresca prima di ripartire perchè il caldo, oggi, è davvero torrido e bisogna recuperare in fretta i liquidi persi con il sudore per non soffrire poi di eventuali crampi quando inizieranno nuovamente le salite. Giriamo a destra ed iniziamo a seguire il corso del fiume Adda su un bellissimo tratto dove è sempre consigliato mantenersi dalla parte che seguiamo il nostro senso di marcia. Specialmente nei giorni festivi, ci si trovano tantissimi biker, che lo percorrono nelle due direzioni ma anche tantissimi pedoni che, come noi, vogliono regalarsi qualche ora lontano dai rumori e gustarsi le splendide viste sulle anse del fiume. Raggiunta la Diga di Robbiate passiamo a fianco al Canale Edison e seguendone il tratto raggiungiamo il bivio. Tenendoci a destra iniziamo l'importante salita su via Cappelleria e raggiungiamo il punto, accanto al ristorante, da dove si gode la bellissima vista sul Ponte di Paderno o Ponte San Michele e sul letto del fiume che scorre all'interno del canyon.
Ultimo tratto davvero con pendenze che arrivano al 15% ma fortunatamente è breve e in men che non si dica arriviamo accanto all'alberato parchetto che troviamo prima della Chiesina degli Alpini a Paderno d'Adda. Raggiunto il bivio con la SP54 giriamo a destra e andiamo a percorrerne circa 500 m per deviare alla prima traversa a destra su via Mons. D. Pozzoni. Ne percorriamo il rettilineo proseguendo sul prolungamento di via San Francesco d'Assisi, superando la piazza davanti alla Chiesa di Santa Maria Assunta e poco dopo giriamo a destra imboccando la stretta stradina di via dei Mulini. Raggiunto il bivio lasciamo la strada asfaltata girando a sinistra e iniziamo una breve salita, a fondo tecnico, che su un single track ci fa raggiungere il bivio con la bella sterrata all'entrata del boschetto. Girando a destra iniziamo quest'altro tratto fuoristrada che ci fa rientrare all'interno del Parco Adda Nord e sempre in salita andiamo ad aggirare il Monte Robbio. Passando non distanti dal tratto che abbiamo percorso qualche ora prima ci dirigiamo verso la prima periferia di Robbiate quando iniziamo a seguire la stradina asfaltata di via Cantone.
Raggiunta la piccola piazza P. Airoldi giriamo a sinistra procedendo poi su un breve tratto di via G. Pizzagalli. Deviamo a destra sulla strada che attraversa un parcheggio e un piccolo giardino comunale e arriviamo al bivio. Giriamo a sinistra e poi subito a destra su via Mons. E. Merlini e proseguiamo a destra seguendo via L. Cadorna. Arrivati all'incrocio della SP56 la attraversiamo e imboccata via G. Mazzini andiamo a percorrerne il rettilineo e ci portiamo sulla stretta stradina a fondo sassoso che ci permette di aggirare alcune abitazioni per raggiungere via Isonzo. Curva per forza a sinistra e su questa stradina periferica, priva di traffico che prosegue nel mezzo della zona residenziale, percorriamo anche un breve tratto di via Raffaello Sanzio per arrivare alla traversa di via Leonardo da Vinci dove giriamo a destra. Una breve salita ci conduce ad un bivio dove proseguendo diritto ci immettiamo su via Belvedere che devia a sinistra arrivando al bivio con via per Barbiano. Siamo nell'abitato di Novate Brianza e girando a destra proseguiamo ancora in leggera salita rimanendo sempre sull'asfaltata principale senza deviazioni. Quando l'asfalto termina siamo al bivio delle sterrate e prendiamo quella sinistra che prosegue poco dopo nel mezzo dei prati ed arriva all'incrocio davanti all'Edicola di San Rocco.
Curva a sinistra sulla Strada della Gattafame e raggiunto l'incrocio di via San Vincenzo, alle porte di Merate, aggiriamo il camposanto. Ritrovato l'asfalto su via E. Bianchi e proseguendo sul prolungamento di via C. Cornaggia arriviamo alla traversa di via Salvator Allende dove giriamo a destra. Andiamo ad attraversare questo nuovo quartiere e ci portiamo sulla stradina alberata dove giriamo a sinistra. Quando l'asfalto termina il fondo del sentiero sembra sparire nel mezzo dell'erba alta ma se facciamo attenzione il tutto è ancora percorribile anche se dobbiamo per forza diminuire la nostra velocità. Una deviazione a destra ci riporta sull'asfalto e imboccata via San Francesco d'Assisi giriamo poi a destra ed arriviamo al bivio con via Stelvio che raggiunge la rotonda sulla SP342 . La attraversiamo ed entrando nella frazione Pagnano andiamo a percorrere un breve tratto di via Cappelletta e alla prima traversa giriamo a sinistra per immetterci sulla stradina che ci conduce davanti alla vecchia Corte di Vizzago. Davanti al portone d'ingresso deviamo a destra e percorriamo un'altro tratto sterrato che raggiunge via Don A. Arnaboldi. Curva a destra ed alla prima traversa ci teniamo a sinistra su via A. Lamarmora che prosegue poi su una bella sterrata in discesa raggiungendo il bivio di via Promessi Sposi. Deviazione a destra e poco dopo prendiamo, alla rotonda, a sinistra, il Sentiero Pagnano-Stazione che ci riporta al nostro punto di partenza iniziale.
Pier
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