40 km in MTB - 01



10/07/2022 - 40 km in MTB - Tr. 01
Distance: 40 km - 480 m Ascent - 480 m Descent


Itinerario semplice che si snoda tra le colline della Brianza. Non si va solo per boschi e sentieri ma si passa anche all'interno di alcuni bei paesini e piccole frazioni, 
per conoscere anche l'aspetto rurale di questo territorio, dove in alcuni luoghi sembra di ritornare indietro nel tempo. Non mancano i passaggi, bellissimi, tra boschi, pianure assolate dove non manca neppure qualche tratto abbastanza tecnico per regalarmi un'altra bella mattinata insieme ai tanti amici. Ovviamente con queste temperature e senza piogge tutti i passaggi sono resi molto più facili e ci siamo davvero divertiti moltissimo nonostante le nuvole di polvere che solleviamo al nostro passaggio.

Consigliato a tutti visto che i tratti davvero impegnativi in salita mancano. Solamente tre i passaggi tecnici, uno all'interno del bosco dopo Veduggio in cui dobbiamo attraversare il guado della Roggia Bevera, il secondo tra i boschi di Brongio e l'altro, con il single track in discesa, dalla periferia di Cremella che si innesta sulla sterrata verso Zizzanorre. Per il resto facili passaggi e bellissimi anche i paesaggi.

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Modifica del punto di partenza di Briosco perchè il parcheggio di via Magellano è utilizzato quest'oggi dall'Associazione Sportiva Dilettantistica Amici dello Sport Briosco per il 51° Mini Giro Brianzolo. Tantissima partecipazione e quindi zona out per noi che in mountain bike dovevamo partire da li. Per cui lasciamo ovviamente a loro il nostro punto di inizio e per noi sarà sufficiente spostarsi di circa 500 m per iniziare il nostro itinerario odierno che, come passaggio, salta solamente l'attraversamento del Bosco della Gagiada. Bivio della  SP155  dove a sinistra giriamo su via Puccini ed iniziamo la breve discesa che raggiunge il bivio della  SP102 . Tenendoci a destra e andiamo a percorrerne il lungo tratto che va attraversa il centro cittadino di Fornace, frazione di Briosco, per proseguire diritto fino al bivio di Fornacetta frazione di Inverigo. Curva a destra con altro rettilineo che ci fa percorrere via I° Maggio e successivamente via G. Leopardi che, con una leggera salita, ci porta nel mezzo di alcuni capannoni alla prima periferia di Capriano. L'ampia strada è incredibilmente, quest'oggi, completamente vuota dal traffico e così senza nessun problema raggiungiamo la traversa, sterrata, a sinistra che imbocchiamo.

Iniziamo una leggera discesa su un fondo non propriamente piatto e tenendoci a sinistra, al primo bivio di sterrate, iniziamo alcune curve su un single track che raggiunge il tracciato della Vecchia Ferrovia Veduggio - Fornaci. Andiamo a percorrerla, passando attraverso il bosco e alcune radure, raggiungendo la sbarra che ci immette sul bivio con la  SP155 . Giriamo a sinistra ed in discesa ci portiamo fino alla traversa di via Carlo Porta dove svoltando a destra entriamo tra le prime case di Colzano. Rimanendo sempre sulla strada principale ci portiamo al bivio con via Libertà dove tenendoci a sinistra percorriamo la strada che va ad attraversare il rione  La Véll  entrando poi, con la sede stradale che si restringe, nel piccolo centro storico. Raggiunto il bivio con via Giuseppe Verdi giriamo a sinistra e dopo pochi metri a destra sulla sterrata che ci immette sul  Sentiero del Bosco di San Martino . All'ombra di queste piante e su un tratto davvero molto bello, da percorrere in sella, procediamo fino all'uscita dove, con il tratturo che prendiamo a destra, ci portiamo al bivio dei sentieri. Tenendoci a sinistra andiamo a seguire il resto della sterrata che ci conduce a fianco delle strutture del centro sportivo comunale.

Girando a sinistra ci portiamo su un'altra sterrata che entra poi a sinistra all'interno del bosco e seguendo il single track che lo attraversa arriviamo al guado della Roggia Bevera. Acqua non alta e fondo abbastanza piatto per poterla attraversare in sella anche se sulla sponda opposta c'è un'argine abbastanza in pendenza che ci fa fare un pò di fatica in più nel risalirlo. Percorriamo un ultimo tratto di sentiero che ci immette sulla bella sterrata ed in rettilineo arriviamo alla prima periferia di Nibionno sull'asfalto di via Dante Alighieri. Raggiunto il bivio con via L. Cadorna giriamo a sinistra per portarci  al bivio, successivo, con via Conciliazione dove giriamo 
a destra. Percorriamo il rettilineo ed imbocchiamo a sinistra il passaggio ciclo-pedonale che, sul ponte, ci fa attraversare la  SP342 . Procediamo a sinistra su via Mongodio e raggiunta la rotonda di via Vittorio Veneto ci teniamo a destra per iniziare la salita a tornanti che va in direzione di Tabiago. Andiamo ad attraversarne il centro tra le vecchie case ristrutturate e quando iniziamo la discesa procediamo prima su un'ampia curva ed un successivo tratto rettilineo raggiungendo la traversa a sinistra di via Don L. Fumagalli proprio davanti al cartello che ci indica l'arrivo a Cibrone.

Giriamo subito a sinistra per procedere in discesa sulla stretta stradina asfaltata ed in breve ci ritroviamo sulle belle sterrate che vanno ad attraversare le curate colline. Raggiungiamo il vecchio rudere di Cascina Bracesco e tenendoci a sinistra e poi a destra proseguiamo sulle sterrate che vanno ad aggirare l'ampio campo recintato dallo steccato raggiungendo il bivio di Cascina Volpera. Lasciamo a questo punto la fase sterrata e girando a destra, oltre la sbarra, iniziamo la salita che supera la struttura della cascina per raggiungere le prime case di Costa Masnaga. Al bivio di via G. Marconi giriamo a destra e raggiunto l'incrocio percorriamo, diritto davanti a noi, il prolungamento di via Galileo Galilei per deviare poi a sinistra, al bivio, su via Brianza. In discesa raggiungiamo il bivio di via A. Volta e svoltiamo a destra per arrivare alla rotonda. Curva sinistra su via A. Diaz con la strada che passa a fianco delle strutture del centro sportivo ed in leggera salita ci portiamo fino all'incrocio. Attraversiamo via L. Cadorna e ci immettiamo sulla stradina, a tornanti, di via Cipressi e iniziamo la discesa che ci conduce al bivio di via Don C. Allievi. Passiamo a fianco del Camposanto e raggiungiamo il parcheggio che troviamo alla nostra destra.

Girando lo andiamo ad attraversare e recuperiamo, ben presto, un'altro tratto sterrato che ci permette di aggirare il quartiere portandoci su alcune stradine che passano nel mezzo tra nuove e vecchie case non lontano dal centro della cittadina. Andiamo a percorrere la breve salita di via A. Panzeri ed al trivio prendiamo a destra via Nazario Sauro che in rettilineo raggiunge via Clonmel dove a sinistra iniziamo la discesa a curve passando a fianco al muro di cinta dell'Ospedale Villa Beretta. Alla prima traversa, a destra, giriamo per imboccare il rettilineo, sempre in discesa, della stradina che raggiunge la piccola frazione San Luigi. Davanti al bianco edificio giriamo a sinistra e ci portiamo sulla sterrata che va prima ad attraversare i pratoni e raggiunge l'ingresso del  Sentiero Bevera-Ponte della Crotta . Girando a destra procediamo su quest'altra bellissima sterrata che corre a fianco delle sponde del torrente Bevera e ci conduce al bivio di via Nazario Sauro. Ci teniamo a destra, percorrendo la parte ciclo-pedonale, ed iniziamo una breve salita raggiungendo il bivio dove attraversando, a sinistra, la strada asfaltata, ci riportiamo sulla ciclo-pedonale che poco dopo di fa entrare all'interno del bosco. 

Seguiamo, non distanti, le rive del corso d'acqua e raggiunto un bivio giriamo a destra per iniziare un bellissimo tratto su strada sterrata che in salita, con un paio di curve ci riporta, non senza fatica, tra le case di Costa Masnaga uscendo sull'asfaltata via Suella a fianco dell'abbandonata Villa Samarino. Breve pausa per una buona sorsata d'acqua e poi dopo qualche scatto fotografico di quello che rimane dell'antica villa dismessa si riparte procedendo a sinistra, allo spartitraffico, per iniziare le curve, in discesa, di via Alessandro Manzoni. Il breve rettilineo che ne segue ci conduce ad un bivio e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere un brevissimo tratto di via L. Cadorna per deviare poi a destra ed arrivare al sottopasso della  SS36 . Risaliti dalla parte opposta percorriamo un brevissimo tratto di via Michelangelo Buonarroti per deviare alla prima traversa a sinistra su via Fornacetta. Poco dopo entriamo nel territorio comunale di Garbagnate Monastero percorrendo via Fornace e poi a sinistra via Erba. Quando l'asfalto termina aggiriamo un piccolo gruppo di case e con una breve sterrata ci portiamo all'interno del bosco per proseguire su un bel tratto di sentiero che con qualche curva ci fa arrivare all'incrocio con l'asfaltata via Europa. 

La attraversiamo e ci portiamo sulla strada bianca che devia destra e passando a fianco di un capannone ci teniamo a destra per immetterci sul sentiero che risale verso le case della piccola frazione Tregiorgio. Raggiunta la stradina asfaltata, a fianco di una grande cascina, ci teniamo a sinistra ed iniziamo una breve discesa verso il bivio con via Resegone dove giriamo a destra. Percorriamo un tratto di rettilineo e alla prima traversa a sinistra giriamo per riportarci su strada sterrata andando in direzione dei campi da tennis. Li superiamo e raggiunto il termine del boschetto giriamo a destra per proseguire sul tratturo che va ad attraversare i campi e raggiunge il bivio con via Italia. Curva a destra e leggera salita che prosegue anche dopo il bivio e dopo la curva a sinistra spiana leggermente. Alla traversa sterrata, a destra, giriamo ed iniziamo un tratto in discesa su un fondo sconnesso, per la presenza di grossi sassi, che ci porta all'interno del boschetto. Poco dopo giriamo a sinistra ed iniziamo a seguire un single track, quasi sparito, che attraversa campi e terrazzamenti raggiungendo le prime case della frazione Brongio. La piccola stradina di via Busone, che prendiamo a destra, ci conduce all'incrocio con via Milano.

La attraversiamo e ci portiamo sulla sterrata che parte in salita all'interno del bosco dove inizia il tratto più tecnico dell'escursione odierna. Il fondo del sentiero, scavato dall'acqua, non è certamente dei migliori ma dalla nostra parte abbiamo la fortuna di avere a disposizione il motore dell'e-bike che, anche con la potenza al minimo e spingendo molto sui pedali, ci fa assaporare ancora quelle sensazioni di una normale mtb muscolare. Risaliamo la bassa collinetta seguendo il  Sentiero degli Stagni di Brongio  per procedere poi in discesa andando a superare anche un piccolo guado che ci fa recuperare, poi, un'altra volta la salita quando passiamo sulla sponda opposta del piccolo corso d'acqua. Il sentiero termina al bivio di via Milano e girando a sinistra andiamo in direzione dell'altro bivio. Davanti all'Edicola Mariana giriamo a sinistra e percorrendo un breve tratto di via Como arriviamo all'altezza del cartello che indica il termine del territorio comunale di Garbagnate Monastero. Nello stesso punto parte a destra una sterrata che prendiamo per entrare all'interno dei primi sentieri del Parco Agricolo della Valletta. Iniziamo a seguirla passando anche in alcuni tratti poco battuti dai biker o dai pedoni e per arrivare all'ultimo tratto della sterrata dobbiamo superare un single track nell'erba alta.

Superata la sbarra ci portiamo sull'asfaltata via A. De Gasperi e raggiunto il bivio con via J.F. Kennedy giriamo a destra e poi subito a sinistra per imboccare via C. Cantù. La percorriamo fino al proseguimento su via V. Alfieri e via Dante Alighieri nel comune di Barzago.  Raggiungiamo la traversa, a destra, di via Lambro ed in leggera discesa arriviamo alla grande rotonda ed attraversiamo la  SP342  per portarci sul rettilineo di via Don G. Dell'Acqua. Un breve tratto pianeggiante e poi iniziamo la salita che raggiunge le case della frazione Verdegò dove alla traversa di via Sandro Pertini giriamo a destra. Un breve tratto in discesa per raggiungere l'innesto a sinistra del sentiero che attraverso il bosco ci conduce, in un continuo saliscendi, al bivio. Prendendo a sinistra un single track ne usciamo andando ad attraversare la radura ed all'incrocio, che troviamo poco più avanti delle sterrate, proseguiamo diritto sulla bella sterrata in leggera discesa che raggiunge il bivio della  Strada della Cappelletta . Curva a destra per iniziare una brevissima salita che ci porta a fianco del Camposanto di Cremella. Procediamo, adesso, sull'asfaltata che passa accanto alla recinzione del Parco di Villa del Bono ed arrivati al bivio giriamo a sinistra.

Breve salita per arrivare tra le case del paese e attraversando il centro storico su via C. Sessa arriviamo alla rotonda sulla  SP48  dove girando a destra proseguiamo solo per una cinquantina di metri sulla provinciale. Giriamo a sinistra per portarci su rettilineo di via Martiri della Libertà e quando l'asfalto termina ci immettiamo sul bel sentiero, in discesa, che ci conduce vero il boschetto passando nel mezzo di alcuni terrazzamenti. Quando il sentiero si restringe ed iniziano le curve arriviamo all'altro tratto tecnico che in discesa con alcuni punti a salto su radici ci fa arrivare al bivio del single track che prendiamo a destra per raggiungere poi in discesa l'ingresso nuovamente nel bosco. Seguendo la bella sterrata che parte a destra procediamo all'ombra degli alberi e raggiungiamo la breve salita su fondo sconnesso che raggiunge Cascina Zizzanorre e la stradina asfaltata. Un destra sinistra ci riporta su fondo sterrato, ma questa volta in discesa, che arriva ad un bivio. Prendendo a sinistra andiamo, ancora in discesa a seguire questa bellissima sterrata che attraversa i campi coltivati. Un bellissimo paesaggio colorato dove le varie tonalità del verde si associano al giallo dei campi coltivati a frumento ed ad altri marroni del colore dei terreni appena arati.

Raggiunto il bivio, dove davanti a noi troviamo un piccolo ponticello in legno, giriamo a sinistra e seguiamo il bel single track che entra all'interno del bosco e segue poi la sponda della roggia fino ad arrivare ad un'altro piccolo ponte dove a destra la attraversiamo. Inizia una brevissima salita che raggiunge le porte di Barzanò, sull'asfaltata stradina che va ad attraversare questa piccola parte periferica del paese. Raggiunto il bivio, dove a sinistra troviamo la bellissima Immagine della Madonna, procediamo ancora a destra in discesa sulla stradina all'inizio asfaltata ed in seguito sterrata che ci riporta nel Parco Agricolo della Valletta dove superiamo un primo bivio, tenendoci a sinistra, per raggiungere il successivo dove invece giriamo a destra. La bella sterrata che prosegue, leggermente in salita va a superare un piccolo guado, oggi in secca, e ci conduce all'interno del cortile di Cascina Bonacina. Attraversandolo arriviamo al bivio con la strada sterrata e girando a sinistra proseguiamo, adesso in discesa, su un fondo non propriamente piatto, andando ad attraversare i grandi pratoni. Deviando poi a destra, dopo aver superato un bivio sterrato, ci portiamo verso la periferia di Renate.

Raggiunta la sterrata di via Immacolata arriviamo all'incrocio e attraversandolo ci portiamo su via G. Garibaldi per andare a superare il sottopasso ferroviario. Il senso unico che ne segue, in leggerissima salita, ci porta nel centro del paese e nei pressi della rotonda dove attraversiamo la  SP112 . Mantenendoci a sinistra ci portiamo sulla stretta stradina di via Umberto I° per andare in direzione della traversa, a destra, di via G. Sirtori. Strada che inizia una bella discesa su un lungo rettilineo che ci porta nei pressi della zona industriale dove superiamo alcuni capannoni prima di deviare a sinistra e poi a destra sulla sterrata che entra nella zona dei Cariggi. Anche qui un lungo tratto sterrato che raggiunge la strettoia sul ponticello che attraversa il piccolo Rio Bevera per riaprirsi nuovamente sulla parte opposta procedendo nel mezzo del grande pratone. Andiamo a seguire poi la sterrata ed il tratturo che a destra raggiungono Capriano e quando siamo all'interno delle strade del centro cittadino ci teniamo a sinistra per seguire la stradine periferiche che ci riportano sulle belle sterrate che vanno ad attraversare quest'altra parte bellissima della Brianza prima di arrivare al bivio con la  SP155 . Ultimi km da percorrere, prima in discesa e poi leggermente in salita, per ritornare a Briosco dove termina quest'altra escursione. 
Pier

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