MTB-Cycling-02

 


31/07/2022 - MTB - Cycling - 02
Distance: 41 Km - 799 m Ascent - 799 m Descent



Altra domenica in sella per proseguire nella tracciatura del secondo tratto del gruppo di percorsi MTB-Cycling con un bel numero di biker che sono già pronti alle 8:00 in punto per dare il primo colpo di pedale. Itinerario che per un lungo tratto, circa 22 km, ricalca il MTB-Cycling-01 percorso poche settimane fa. Interessanti i passaggi sul single track, all'interno del bosco, che da Villa Grugana ci fa arrivare a Calco Superiore. Come sempre, all'interno dell'itinerario qualche piccolo passaggio tecnico non manca per rendere un poco più impegnativo il tutto. Peccato che alcuni alberi caduti nel mezzo dei sentieri ci obbligano a un brevissimo portage. Bellissima come al solito la compagnia e nonostante il caldo arrivo a destinazione con gli amici molto soddisfatti del percorso.

Il tracciato è per tutti, anche i passaggi tecnici sono però di piccola lunghezza e qualche breve portage lo dovete tenere in considerazione. La distanza e il dislivello fanno sì che tutto si possa risolvere nelle brevi ore di una mattinata per rendere agevole poi il ritorno a casa.

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Usciamo dal parcheggio della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone e andiamo in direzione del sottopasso della  SP54  e lo superiamo. Ci immettiamo sul rettilineo di via A. Stoppani e raggiunta la rotonda proseguiamo diritto per poche centinaia di metri fino alla prima traversa a sinistra di via Cascina Nibbio. Svolta e deviazione subito a destra per percorrere il primo sterrato della giornata che in leggera salita ci conduce all'incrocio con l'asfaltata via Regondino. La attraversiamo e proseguiamo sull'altra sterrata che, questa volta in discesa, arriva al trivio dei primi sentieri all'interno del Parco di Montevecchia e Valcurone.  Ci teniamo a destra ed andiamo a percorrere il bel  Sentiero dei Guadi  andando a superare alcuni ponti in legno in cui il passaggio in sella è diventato, con il passare degli anni, davvero molto tecnico. Superiamo il secondo, di questi ostacoli, per deviare a destra sul single track, impegnativo, che risale in direzione di Cascina Brughè.  Anche la rampa che risale, a destra, verso le case non scherza e per superarla ci si deve armare di buona volontà.

Tratto non lungo che però con questo caldo si sente ed in breve ci portiamo sulla stradina asfaltata che a sinistra va ad attraversare le poche case dell'abitato e raggiunge il bivio con via Bagaggera. Curva a destra per dirigerci in direzione del piccolo abitato di Pianezzo. Superata la piccola Chiesa di San Michele giriamo a sinistra per proseguire ancora per un breve tratto asfaltato prima di deviare a sinistra, alla seconda traversa sterrata, che ci porta ad attraversare i grandi pratoni. Raggiunto l'incrocio con la stradina di via delle Robinie la attraversiamo immettendoci sull'altra sterrata che va in direzione delle prime case della piccola frazione Beolco. Raggiunta la stradina asfaltata giriamo a sinistra e andiamo in direzione di un piccolo incrocio dove tenendoci a destra percorriamo la stradina sterrata. Al bivio con via Pilata deviamo a sinistra e raggiunto l'incrocio curviamo a destra con la strada che adesso sale leggermente. La salita è però breve e subito dopo inizia una leggera discesa che ci porta alla traversa, a destra, di via Contrasoa dove giriamo. Attraversiamo, all'incrocio, via A. Moro e proseguendo su via degli Alpini entriamo nelle prima periferia di Olgiate Molgora

Incrocio successivo per girare a sinistra e e seguire un breve tratto di via Papa Giovanni XXIII ed alla prima traversa giriamo a destra per percorrere la salita che, sul cavalcavia, ci fa superare la ferrovia. Tenendoci a sinistra percorriamo via Indipendenza andando ad attraversare la zona industriale in località Scagnello. Raggiunta la rotonda della  SP342  la attraversiamo e ci riportiamo subito in fuoristrada con un sentiero che risale la collinetta all'interno del bosco. Stretti passaggi si alternano ad altri su sterrato e con un pò di fatica arriviamo ad un bivio. Curva a sinistra per iniziare una breve discesa che raggiunge l'asfaltata via C. Colombo alla prima periferia di Calco Superiore. Sempre in salita ci portiamo al bivio di dove alla nostra sinistra troviamo Villa Moriggia e proseguendo ancora in salita sull'acciottolata passiamo a fianco all'Oratorio di San Carlo e Santa Maddalena per deviare a destra portandoci sulla  Strada Consortile della Grugana . Sempre in leggera discesa e a tratti in falsopiano arriviamo al bivio dove girando a destra andiamo a percorrere un single track con fondo non propriamente piatto che all'interno del bosco arriva poi alla stradina asfaltata. Il rettilineo che ne segue, sempre in discesa, raggiunge il bivio con via Principe G.P. Falcò.

Curva a sinistra e strada piatta che ci fa arrivare alla piccola frazione di Cassina Fra Martino dove all'incrocio giriamo a destra per percorrere via G. Marconi. Al primo bivio giriamo a sinistra e raggiunto il successivo ci portiamo a destra imboccando via A. Vespucci che ci conduce a fianco delle sponde del Lago di Sartirana. Ci portiamo sulla sterrata che passa a fianco del sentiero, non percorribile in mtb, e con una deviazione a sinistra ci portiamo sulla stradina di via delle Scansigole. Poco dopo giriamo a destra e attraversando un prato, su un piccolo sentiero, arriviamo al bivio con l'asfaltata via Don P. Consonni. Curva a sinistra per proseguire sull'ampia carreggiata della strada che arriva al bivio della frazione San Rocco dove girando a sinistra e poi subito a destra ci portiamo sull'altra bellissima sterrata che aggira l'Osservatorio Astronomico. Poco dopo sempre su stradine e sentieri superiamo il confine che ci conduce all'interno del Parco Adda Nord. Il bosco ci tiene davvero un poco al fresco e raggiunto il bellissimo punto dove si trova un grande punto di partenza di parecchi sentieri ci teniamo a destra. Seguendo il corso della Roggia Garavesa arriviamo alla prima periferia di Imbersago sulla stradina asfaltata di via Ruschetta.

Al bivio con via Contessa Castelbarco giriamo a destra con la strada in leggera salita arrivando alla prima traversa dove girando a destra ci portiamo sulla stradina, in salita, che prosegue poi su un tratto acciottolato con pendenza al 10% che ci fa arrivare al bivio con via A. Moratti. Deviamo subito a destra ed iniziamo un'altro tratto in leggera salita su via Selva che poco dopo ha una breve impennata prima di raggiungere la sterrata  Strada Consortile del Respiro . Raggiungiamo la località Respiro e al bivio di via dei Tigli giriamo a destra per procedere su un breve tratto di  SP56  fino al bivio successivo dove deviamo a sinistra. Portandoci su via Don F. Serra Groppelli ne andiamo a percorrere qualche centinaio di metri e deviando a sinistra, alla sterrata, imbocchiamo via davanti al Montagnone. Strada che inizia a salire ma in modo abbastanza blando e che rimane all'esterno del bosco per un lungo tratto. Quando invece ne entriamo iniziamo la discesa che ci conduce alle prime case del piccolo abitato di Duraga. Deviando a sinistra su un single track andiamo ad attraversare un grande pratone entrando poco dopo, nuovamente, all'interno del bosco.

La discesa che ne segue è su sentiero e poco dopo alcune piante, messe di traverso sul sentiero, ci obbligano al portage per superare l'ostacolo. Sempre in leggera discesa raggiungiamo il bivio con la  SP56  dove giriamo a destra. Seguiamo il lungo rettilineo che raggiunge un'incrocio e girando a sinistra andiamo a superare la sbarra sulla stradina di via E. Fermi. Attraversiamo questa zona residenziale, di Imbersago, procedendo poi sul prolungamento di via E. Mattei e successivamente su via Dante Alighieri. Inizia poco dopo un tratto in salita che ci porta lontano dal centro cittadino e percorrendo un'ampia curva a destra ci portiamo al bivio con la stradina che parte alla nostra sinistra, in salita. Raggiungiamo la località Pisciola e tenendoci a destra risaliamo ancora la collinetta fino quando alla nostra destra non troviamo una sterrata che parte nel mezzo di alcune recinzioni. Stradina e sentiero sempre in leggera salita che raggiungono poi l'asfaltata via via G. Marconi in località Sabbione. Curva a destra per proseguire, adesso, in discesa su questa bella stradina che raggiunge il bivio di via Parrocchiale a fianco del campo sportivo.

Giriamo a sinistra, davanti all'Edicola del Crocefisso, e dopo un tratto semi-pianeggiante iniziamo ancora una leggera salita che raggiunge la traversa di via San Marcellino che troviamo alla nostra destra. Ancora salita fino a raggiungere il piazzale davanti alla Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro e superando il Tombone, (la piccola Cappella che conserva le ossa delle vittime della peste) alla nostra sinistra, giriamo a sinistra e andiamo a percorrere un breve tratto di rettilineo su via Lamperti. Raggiunta l'Edicola di San Marcellino Martire (La foggia degli abiti, dichiaratamente raffigurati quali vestigia di dottore della Chiesa, ha un modellato morbido e delicato ed è riconducibile al secolo XVII) giriamo a destra e dobbiamo impegnarci in un breve strappo sull'iniziale tratto cementato della stradina che risale la collina e ci porta, sempre all'ombra degli alberi, alla periferia di Cassina Fra Martino. La discesa che ne segue ci conduce verso il bivio di via Madonna del Bosco e proprio in questo punto termina il tratto in comune con il MTB-Cycling-01. Curva a sinistra ed inizio di una leggera salita verso il centro storico della piccola frazione dove è possibile ancora vedere la vecchia Cascina fortificata. Raggiunto il bivio ci teniamo a destra e andiamo a percorrere il lungo tratto di via Solferino che quasi in rettilineo ci fa arrivare a Villa Grugana.

Non risaliamo verso l'entrata ma tenendoci a sinistra andiamo a seguire il sentiero che ci conduce a fianco della villa ed iniziamo il bellissimo fuoristrada, anche a tratti impegnativo, che con un continuo saliscendi va ad attraversare questo bellissimo tratto boschivo. Purtroppo anche qui, sempre per la mancata manutenzione, siamo costretti a scendere di sella per superare ben 3 grosse piante che ostruiscono il passaggio. Come sempre però l'altruismo che condiziona tutti i componenti del gruppo fa sì che tutti i mezzi, a turno, siano spostati senza troppa fatica. E' importante, in questo tratto, avere a disposizione un navigatore GPS o uno smartphone con la traccia GPS per rimanere sul giusto sentiero senza deviazioni che potrebbero portarvi in tutt'altra direzione. Ritornati in sella riprendiamo gli ultimi 200 m di sentiero con uno strappo, con partenza da fermo, che fa leggermente male ai muscoli ma dopo un'iniziale sforzo ci si può tranquillamente risedere in sella e percorrere senza problemi il rimanente tratto sterrato. Recuperiamo l'asfalto su via Ghislanzoni, a Calco Superiore, ed alla prima traversa giriamo a destra percorrendo la discesa su una stradina acciottolata che raggiunge le case di Calco Inferiore. Al bivio giriamo a sinistra per procedere su via Italia che in lungo rettilineo ci porta alla rotonda sulla  SP342 .

Attraversandola percorriamo un breve tratto rettilineo fino alla prima traversa a destra dove svoltando andiamo poi a superare la Chiesa di San Vigilio portandoci all'incrocio. Curva a sinistra su viale delle Rimembranze e sul prolungamento di via Vittorio Veneto fino all'incrocio con via Enzo Biagi dove entriamo nel territorio comunale di Olgiate Molgora. Giriamo a destra e ci portiamo sul tratto della pista ciclo-pedonale che raggiunge la grande rotonda su piazza della Repubblica e prendendo la seconda uscita imbocchiamo via A. Carpi. Un lungo rettilineo, che passa accanto alla ferrovia, ci porta ad un'altra grande rotonda dove alla terza uscita andiamo a seguire il rettilineo parallelo di via Fabbricone. Raggiunto un bivio prendiamo la strada in leggera salita a destra e ci portiamo all'incrocio con via Sommi Picenardi. Curva a destra per percorrere la bella strada che raggiunge il muro di cinta del Parco di Villa Sommi Picenardi dove tenendoci a sinistra andiamo a percorrere via Buttero. Rimanendo sempre sulla strada principale raggiungiamo il bivio di via Cesare Battisti e tenendoci ancora a destra procediamo su via Mondonico. Superata la località Bruggione troviamo un bivio e mantenendoci a sinistra ci portiamo sulla bellissima stradina che ci conduce al piccolo borgo di Mondonico.

Strada che inizia subito a salire e passando a fianco della Chiesa di San Biagio che sorge sulla collinetta alla nostra sinistra e la si scorge da lontano in mezzo al verde. Adagiato ai piedi del Monte San Genesio sembra di arrivare nel mezzo di una cartolina mentre si risale verso la strada che va ad attraversare il piccolo paesino. Passiamo a fianco di Villa Maria (Il nucleo originario risale al quindicesimo secolo. Era l’abitazione della potente famiglia dei Bonfanti, dal 1684 divenne anche sede del feudatario marchese Carlo Maria Erba che in zona acquistò i comuni di Mondonico, Porchera, Valicelli e Olcellera. Dai Bonfanti e dagli Erba, nel settecento, la proprietà passò alla nobile famiglia dei Rho che ampliarono la villa dotandola dello stupendo ingresso barocco con effetto scenico) Percorriamo il semi rettilineo di via E. Gola e passando accanto alla casa con la torre deviamo poco dopo a sinistra procedendo oltre il sottoportico della casa su via della Molgoretta. Strada adesso in discesa che con un'iniziale rettilineo arriva poi con qualche curva al bivio di via della Salute dove giriamo a sinistra. Portandoci nelle strette stradine della frazione Monticello arriviamo al confine del comune di Santa Maria Hoè per arrivare al bivio della  SP58  dove prendiamo a sinistra l'ampia strada che raggiunge la rotonda sulla  SP342 .

La attraversiamo e andiamo a percorrere via Pilata  per arrivare alla traversa a destra di via Lombardia dove giriamo. Strada sempre in leggera salita che va a passare a fianco della Chiesa di San Martino in località Casternago a Rovagnate e al primo bivio giriamo a sinistra. Salita, a curve, che raggiunge la frazione Monte dove al bivio prendiamo a sinistra il rettilineo per arrivare a fianco della Chiesa di Sant'Ambrogio al Monte. (La nascita della chiesa di Sant’Ambrogio, nei documenti custoditi nell’archivio parrocchiale, è datata 9 marzo 1939, giorno nel quale fu benedetta e deposta la prima pietra dall’arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster. Il 27 marzo 1940 vennero benedette le campane, mentre il giorno successivo la chiesa fu consacrata. Il nome della parrocchia deriva da quello di Don Ambrogio Rocca, il quale donò il terreno su cui oggi poggia l'edificio e il denaro necessario per la sua costruzione). Deviazione a sinistra su via Spiazzo per percorrerla fino al bivio dove lasciando l'asfalto ci teniamo a destra per iniziare la salita sterrata del  Sentiero 11-Cernusco L.-Perego . Discesa verso Cascina Galbusera Bianca e al bivio prendiamo a sinistra per percorrere la bellissima sterrata che ci conduce al bivio di via Malnido.

Stradina dove giriamo a destra iniziando le curve che superano
Cascina Malnido
per arrivare al bivio dove lasciamo nuovamente la strada asfaltata per deviare, a destra, sul  Sentiero 1-Ceregallo-Lomagna . Passando non distanti dal bivio di Cascina Ospedaletto andiamo ad attraversare il piccolo ponticello in legno sul torrente Curone ed imbocchiamo a sinistra il  Sentiero dell'Acquedotto . Seguendo la variante per MTB, in salita, rimaniamo sempre all'interno del bellissimo bosco e alla traversa che va in direzione di Cà del Soldato ci teniamo a sinistra per procedere in discesa sull'ampia sterrata che raggiunge il bivio dell'asfaltata via Bagaggera. Svolta a destra per percorrere il rettilineo che ci fa superare Cascina Fornace Superiore, che troviamo alla nostra sinistra, prima di passare a fianco dell'Edicola Mariana, dove subito dopo giriamo a destra. Entrando sulla sterrata superiamo il ponte sul torrente Curone e subito dopo iniziamo la salita sul  Sentiero 8-Lomaniga-Beolco  che raggiunge Cascina Valfredda e successivamente Cascina Gaidana per riportarci nuovamente sul  Sentiero 11-Cernusco L.-Perego .  Sempre in costante salita, ma mai impegnativa, raggiungiamo il bivio di via Belsedere dove deviamo a sinistra. Inizia adesso la discesa che con belle curve su stradina stretta e asfaltata superano il bellissimo borgo di Pertevano e ci conducono al bivio con la  SP54 . Deviazione a sinistra e seguendo per un breve tratto la provinciale ci portiamo al bivio di via C. Porta dove girando a destra percorriamo una leggerissima salita che ci conduce a fianco del Castello di Cernusco Lombardone, dove si intravede la torre, e al bivio di via Stoppani giriamo a sinistra per ritornare al parcheggio.

Pier


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