Brianza - Sentieri e stradine in MTB


 
20/11/2022 - Sentieri e Stradine in MTB
Distance: 56 km - 707 m Ascent - 713 m Descent



Inizio dell'escursione da Lissone, ma si parte con il trasferimento a Villa Raverio dove inizia veramente il tracciato. E' un'itinerario semplice dove non ci sono passaggi tecnici e dove si gode, con una giornata come quella odierna, di spettacolari paesaggi che raggiungono le lontane cime imbiancate del gruppo del Monte Rosa. Giornata freddina, alla partenza, con +3° di minima che ti fa sentire subito il primo freddo sulla punta delle dita delle mani. Per il resto sentieri ottimi sia nella parte verso Sirtori che nelle belle sterrate e i bei sentieri all'interno del Parco Agricolo della Valletta. Le tante stradine secondarie, che in alcuni punti vanno ad attraversare anche i centri storici, ci hanno tenuto lontano dal traffico eccessivo che incrociamo, invece, sulle provinciali.


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Partenza che inizia al parcheggio della Stazione di Villa Raverio dove altri amici aspettano l'arrivo di chi, con me, ha voluto arrivare un'ora prima, al primo ritrovo, per iniziare questa nuova avventura. Usciamo dall'area chiusa per prendere a sinistra via Giacomo Matteotti ed arrivati all'altezza della traversa di via G. Pascoli giriamo a destra per entrare nella stretta stradina che va ad attraversare un tratto del centro storico della cittadina. Arrivati al primo bivio proseguiamo diritto e deviamo a destra quando troviamo via dei Fabbri. Inizia la discesa con un tratto asfaltato, uno cementato e dopo il sottopasso si passa su sterrato per raggiungere l'incrocio con via A. De Gasperi. La attraversiamo e proseguiamo sul tratturo che entra nel mezzo dei campi e raggiunto il bivio dei sentieri giriamo a sinistra. Un piccolo guado, quest'oggi asciutto, ci accompagna sul sentiero che va da attraversare il frutteto e raggiunto il limite del bosco prendiamo a sinistra in single track che passa accanto al centro sportivo in località Mighinzano di Besana Brianza.

Un piccolo strappetto con radici rende questo tratto di sentiero un pò tecnico ma è un punto dove se non dovessi farcela a passare in sella puoi sempre spingere per i circa 5 m di salita che ci sono. Si prosegue sul single track che va a lambire il bosco e si raggiunge l'abitato di Casaglia ed il bivio con via Don G.B. Viganò. Curva a sinistra e breve discesa che ci conduce alla traversa sterrata dove giriamo a destra per seguire questo bellissimo tratto off-road che poco dopo si infila all'interno del bosco. Quando ne usciamo andiamo a percorrere il single track che passa nel mezzo del pratone e raggiunge un bivio dove prendiamo a sinistra. Il sentiero, che ci porta nuovamente all'ombra delle piante, risale poi la collinetta su una carrareccia a fondo sassoso e arrivati al trivio dei sentieri deviamo a sinistra. La breve risalita su un fondo a parti cemento/sassi raggiunge il cancello d'ingresso di Cascina Vimercati dove ci fermiamo per una breve pausa che serve per ricompattare il gruppo. Ripartiti ci teniamo a destra e iniziamo un'altro strappetto a fianco della staccionata in legno e ci portiamo su un tratto del  Sentiero Agliate-Casatenovo  che fa parte del sistema sentieristico del Parco della Valle del Lambro.

Raggiunto un bivio, con la sbarra alla nostra destra, deviamo a sinistra e con un'ultima fatica ci portiamo sul tratturo che va ad attraversare i campi. Al primo bivio ci teniamo a destra e procediamo in leggera discesa sull'altro tratturo raggiungendo il bivio successivo. Questa volta procediamo diritto e passando accanto alla torre dell'acquedotto di Tregasio raggiungiamo il bivio sulla  SP154 . Ci teniamo a sinistra per percorrerne poco più di 100 m ed al bivio giriamo a destra su via C.B. Conte di Cavour per raggiungere la rotonda. Seconda uscita per portarci su via Benvenuto Cellini dove, alla prima traversa, giriamo a destra per procedere sulla stradina di via L. Einaudi. La percorriamo tutta e arrivati al successivo bivio ci teniamo a destra per imboccare via B. Croce di cui percorriamo il tratto che raggiunge un'altro bivio. Giriamo a destra su via Papa Giovanni XXIII ed alla prima traversa giriamo a destra per iniziare una discesa su una stradina asfaltata che poco dopo termina. La sterrata che ne segue prosegue poi dopo una curva a gomito su un tratto smosso e raggiunge la Valle del Rio Pegorino dove ci attende il  Sentiero del Grande Nord .

Entriamo poco dopo su un'altro tratturo che percorre la parte bassa della valletta e dopo un breve tratto pianeggiante iniziamo la salita che raggiunge le prime case della periferia di Casatenovo. Ritrovato l'asfalto giriamo a destra e andiamo a percorrere il rettilineo di via Don Carlo Gnocchi raggiungendo la rotonda. Tenendoci a sinistra ci portiamo sul tratto ciclo-pedonale che percorre via Casati e deviamo a sinistra sulla stradina che raggiunge via San Giuseppe. Tenendoci, adesso, a destra e andiamo a seguire il rettilineo che raggiunge il bivio con via Michelangelo Buonaroti. Curva a sinistra per percorrerne il breve tratto asfaltato e proseguire poi sulla sterrata, in leggera salita, che raggiunge poi l'incrocio via Monteregio. Prendiamo a destra e seguiamo l'ampia sede stradale fino all'arrivo al bivio dove giriamo a sinistra per proseguire su un tratto di via G. Parini e sul prolungamento di via dei Mille per raggiungere il bivio con la  SP54 . Noi la attraversiamo per immetterci sul sentiero che davanti a noi scende in direzione del parcheggio e attraversandolo ci portiamo su via Monteverdi. Strada inizialmente asfaltata che diventa sterrata e successivamente sentiero ed entra all'interno delle prime sterrate del Parco Agricolo della Valletta.  

Seguiamo il sentiero che devia a destra e ci immettiamo, poco dopo, sul tratturo che parte a sinistra, in discesa, per arrivare a ridosso del grande complesso, abbandonato, di Cascina Canova. La aggiriamo sulla destra seguendo la stradina che poco dopo diventa asfaltata ed arriviamo alla rotonda. Attraversiamo via L. Bocconi e imboccando la stretta stradina di via Donatello passiamo accanto a Cascina Rampina per proseguire poi sulle belle sterrate che entrano nella valletta del Rio Bevera. Alla prima traversa, sterrata, giriamo a destra e andiamo a percorrere il bel tratturo che risale verso Cascina Magritto e raggiunge, sempre in leggera salita e su fondo leggermente infangato, le prime case della frazione Torrevilla di Monticello Brianza. Entrati all'interno della frazione ci teniamo a sinistra e proseguendo su via C. Battisti ci portiamo, in salita, in direzione della rotonda sulla  SP51 . Tenendoci a sinistra imbocchiamo la seconda uscita e iniziamo la breve discesa su via A. Diaz e all'incrocio che troviamo, poco dopo, giriamo a destra tenendoci accanto alla recinzione in ferro del parco della grande villa. 

Girando iniziamo una breve salita su strada, all'inizio asfaltata, che diventa poi sterrata e raggiunta la cima della bassa collinetta giriamo a sinistra e poi subito a destra per seguire il bellissimo sentiero che corre più in basso rispetto al terrazzamento. Ne percorriamo il rettilineo entrando poi in un piccolo boschetto e uscendone ci troviamo ad un bivio con alcune strade sterrate. Prendiamo quella a sinistra ed in breve tempo ci portiamo su un tratto asfaltato ed entriamo su via Rengione nel territorio comunale di Missaglia. Al primo bivio giriamo a destra e ci portiamo sulla sterrata che segue il corso del torrente Lavandaia che attraversiamo, poco dopo, sul ponticello che ci immette sul breve rettilineo di via Molinello. Arrivati al bivio con la  SP53  giriamo a destra e andiamo a seguire il rettilineo che supera il Camposanto raggiungendo, in leggerissima salita, la rotonda di piazza della Libertà nel centro cittadino. Curva a sinistra per passare accanto alla Basilica di San Vittore Martire e prendere poi, ancora a sinistra, via Cavour che va ad attraversare un breve tratto del centro storico.    

Inizia una leggera salita che ci porta ad un bivio dove proseguendo diritto arriviamo a fianco del parcheggio. Imbocchiamo la stretta stradina che passa a fianco dell'abside, in pietra a vista, della Chiesa di Santa Maria in Villa e raggiunge piazza Sormani. Alla nostra sinistra il cancello d'ingresso di Villa Sormani-Marzorati-Uva che superiamo per immetterci nella stretta stradina di via Piccardino. Si prosegue in salita ma con pendenze ben diverse da quelle attuali e dopo la curva, con la strada che disegna una esse, la pendenza di colpo sale e bisogna mettere tutta la nostra buona volontà per arrivare al tratto sterrato della stradina. La percorriamo iniziando una leggera discesa all'ombra degli alberi e arrivati al bivio ci teniamo a destra per proseguire sullo strappo successivo di via Sant'Apollonia. La strada prosegue, sempre in salita, fino a quando l'asfalto termina poi spiana e inizia una bella discesa su sterrato che raggiunge la località Molere nel territorio comunale di Viganò. La discesa successiva sulla bella e stretta stradina di via delle Molere ci porta fino alla prima periferia del paese e subito dopo aver superato un ponticello su una roggia giriamo a destra.

Seguiamo il single track che corre accanto al corso d'acqua ed entrando nel boschetto ci troviamo a superare un piccolo guado, oggi con l'acqua che scorre, e raggiungiamo una radura. Ci portiamo quindi all'ingresso nel bosco e seguendo il sentiero che parte a destra iniziamo uno strappetto su un fondo foliage e radici che mette a dura prova le nostre gomme per qualche scivolata su alcuni tratti umidi. Iniziamo poi la bella discesa che ci conduce in direzione della sbarra dove ci riportiamo sull'asfaltata via della Bandaggera. Aggiriamo alcuni capannoni ed arrivati al bivio con via G. Marconi giriamo a destra e procediamo su questa ampia strada per 400 m circa prima di deviare a sinistra sulla sterrata che risale verso le grandi serre. Ci teniamo sempre a sinistra e proseguiamo su questa stradina che aggira la parte residenziale passando sull'asfalto di via Piave. La strada con alcune curve ci conduce nel centro del paese di Viganò a fianco del palazzo del Municipio. Proseguendo diritto ci immettiamo su via Risorgimento e attraversato l'incrocio con via G. Sala seguiamo la stradina, che in questo punto si restringe ed iniziamo una leggera salita fino alla piccola piazza C. Battisti.

Ancora un breve rettilineo e raggiunto il bivio con la  SP53  con un destra/sinistra ci portiamo su via G. Mazzini dove la strada inizia un'altro strappetto che ci conduce al belvedere, nel parchetto attrezzato con alcune panchine, dove non si può non fermarsi per scattare qualche fotografia con un panorama come quello che vediamo oggi. (fotografia). Foto di gruppo e si risale in sella per procedere a sinistra sulla strada che in discesa ci porta alla traversa, sterrata, che parte alla nostra sinistra subito dopo il bivio. Seguendo poi il sentiero, che corre accanto alla recinzione, raggiungiamo l'asfaltata stradina di via L. Cadorna e la percorriamo per arrivare al bivio con la  SP53 . In discesa ci portiamo alla rotonda della  SP51  e la percorriamo per ritornare indietro di circa 100 m per imboccare a destra la stretta stradina di via Piave. Discesa in questi stretti vicoli alla periferia di Monticello Brianza che raggiungono la stradina di via G. Donizetti dove deviamo a destra. Una leggera curva a sinistra ci riporta in off-road e iniziamo un tratto in leggera discesa, su fondo sterrato, che passa nel mezzo del bosco degli Arcieri ed arriva al piccolo ponticello in legno che attraversa la roggetta.

La curva a gomito ci consente di seguire il rettilineo del sentiero che poco dopo arriva alle case della frazione Dagò nel territorio comunale di Barzanò. Ritrovato l'asfalto procediamo  a sinistra, al bivio, su via Papa Giovanni XXIII ed arrivati all'altezza della traversa cementata giriamo a destra. Riportatici in un'altro bellissimo fuori strada attraversando i campi arriviamo, sempre all'interno del Parco Agricolo della Valletta, in località Prebone dove all'altezza del bivio, dove troviamo la casa con il sottoportico attraversato dalla strada, proseguiamo diritto per ritornare subito off-road per seguire un'altro bellissimo tratto di sentiero che passa a fianco degli steccati e del recinto dei cavalli. Proseguendo raggiungiamo località Zizzanorre ed al bivio, sterrato, deviamo a sinistra per arrivare al successivo dove ci portiamo sull'asfaltata via San Marco. Tenendoci subito a sinistra imbocchiamo via E. Alessandrini ed entriamo nel piccolo borgo di Oriano alla periferia di Cassago Brianza. Attraversiamo il centro storico di questo bellissimo paesino rurale e con una bella discesa su stradina asfalto/sterrato ci riportiamo in breve nel mezzo dei campi.

Attraversando, a sinistra, quest'altro bellissimo tratto del Parco raggiungiamo l'asfaltata via L. Manara e tenendoci a destra andiamo a percorrerne il lungo rettilineo fino alla traversa, a sinistra, di via C. Porta. Entriamo in località Mottione e seguendo questa bella stradina, solo all'inizio asfaltata, raggiungiamo con una leggera salita la località Villanova su un bel tratto sterrato, oggi, umido e un poco fangoso. Raggiunta via A. Gramsci giriamo a destra e subito dopo la curva ci portiamo per circa 50 m su via C. Colombo che lasciamo quando a destra troviamo la piccola stradina laterale che inizia una discesa. Giriamo e ben presto ci troviamo su un bellissimo tratto sterrato che attraversa i campi entrando nuovamente nella valletta del Rio Bevera. Con un ultimo tratto su sentiero e poi su single track arriviamo sul piccolo ponticello che attraversa il corso d'acqua e giriamo a destra. Andiamo quindi a percorrere un tratturo che va ad attraversare i campi e arriva ad attraversare un boschetto dove alcuni rovi ostacolano il passaggio e siamo costretti a scendere di sella per attraversare questo breve tratto abbastanza pungente.

Ritornati in sella ci portiamo sull'altro tratto di tratturo ci portiamo all'incrocio di via L. Bocconi alla prima periferia della località Cortenuova. Attraversata la strada ci portiamo all'interno della zona industriale seguendo via Italia Unita e raggiunto l'incrocio successivo giriamo a sinistra per procedere su via Grazia Deledda. Strada all'inizio asfaltata che bel presto diventa prima sterrata e poi un tratturo che va ad attraversare i campi e raggiunge il bivio con la sbarra. Tenendoci a sinistra proseguiamo su sterrato e attraversato un piccolo boschetto ci portiamo poi, a destra, sull'asfaltata via Tagliamento che ci fa raggiungere, in leggera salita, il bivio con via G. Garibaldi all'immediata periferia di Besana Brianza. Tenendoci a sinistra ne percorriamo poco più di 100 m per deviare a destra sulla strada in discesa di via del Castano che in rettilineo raggiunge il bivio con via C. Ferrario. Curva a destra e prima del passaggio a livello giriamo a sinistra per procedere sul rettilineo di via E.T. Moneta che ci fa passare davanti alla Stazione ferroviaria raggiungendo piazza Galileo Galilei. Poco dopo arriviamo all'incrocio e girando a destra andiamo a percorrere via G. Zappa.

Superiamo il cavalcavia sulla ferrovia e con la strada in leggerissima salita raggiungiamo la rotonda dove proseguendo diritto entriamo tra le case della località Cazzano. Un tratto in leggera salita ci conduce al bivio dove tenendoci a sinistra imbocchiamo via A. Fogazzaro. Ne andiamo a percorrere poco più di 50 m e alla traversa, sterrata, che troviamo a sinistra giriamo. Un breve attraversamento del bosco, su una leggerissima salita, ci porta in prossimità dell'innesto sul sentiero che parte a destra al bordo del pratone e rimanendo su questo single track arriviamo poi sull'entrata della bella sterrata che in rettilineo ci riconduce al bivio di via A. Fogazzaro. Girando a sinistra andiamo a superare il ponte sulla ferrovia e davanti all'ingresso del viale che porta al sito del Monumento naturale regionale del Sasso di Guidino giriamo a destra per poco più di 100 m deviando poi a sinistra per portarci, oltre la sbarra, sul sentiero che corre a fianco del pratone. Lo percorriamo tutto e arriviamo alla prima periferia di Villa Raverio su via A. Moro. Ne percorriamo le curve e arrivati al bivio di via G. Matteotti giriamo a sinistra andando a percorrere il lungo rettilineo che ci riporta al parcheggio della Stazione dove termina quest'altra bella avventura.
Pier

Un grazie ad Alberto, Ezio e Marco per le belle fotografie.        

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