Stradine e sterrati verso il Monte Canto
Distance: 50 km - 869 m Ascent - 869 m Descent
La giornata non è delle migliori con un cielo nuvoloso che non promette nulla di buono ma per provare questo nuovo tracciato gli amici ci sono sempre. Ritrovo, in via Stoppani dietro la Stazione di Merate-Cernusco Lombardone, in un’altro di quei luoghi dove è possibile parcheggiare l’auto senza problemi. Itinerario bello, con un brevi passaggi a spinta che però non ci fermano. Il resto è su strappi decisi e con la risalita fin quasi alla cima del Monte Canto dove però le pendenze sono molto più accettabili. Altri passaggi nei boschi all’interno del Parco Adda Nord ne fanno un bel tracciato per chi vuole rimanere per un pò di tempo lontano dal traffico.
La seguiamo per intero e andiamo a superare la Chiesa di San Bartolomeo, la Biblioteca e il Museo Civico raggiungendo l'incrocio di via Collegio Manzoni. Attraversandola ci portiamo sulla stretta stradina di via G. Parini e arrivati al bivio di viale Lombardia giriamo a destra. Raggiunto il piazzale degli Eroi, davanti al Municipio, facciamo una deviazione all'interno del parcheggio retrostante l'edificio ed arriviamo al bivio di viale Carlo Cornaggia. Curva a sinistra per procedere su questo ampio viale, all'inizio alberato, che sempre in leggerissima salita arriva a fianco di uno dei cancelli d'entrata e del muro di cinta di Villa Belgioioso. Al bivio ci teniamo a destra e a fianco dell'altro grande cancello d'ingresso, a sinistra, di Villa Subaglio, giriamo a sinistra sulla stretta Strada del Subaglio che inizia in leggera salita e segue il muro di cinta della storica dimora. Raggiunto un bivio, dove troviamo le indicazioni verso Sartirana, deviamo a sinistra, oltre le transenne, immettendoci nella sterrata che arriva a fianco di un'altro cancello d'ingresso alla struttura. Proseguiamo diritto, sempre su sterrato dove inizia la discesa che arriva al bivio di un'altra sterrata dove giriamo a destra.
La bella sterrata sempre in tratti pianeggianti ci porta in località San Rocco al bivio con via E. Bianchi e girando a sinistra passiamo accanto alla struttura dell'Osservatorio Astronomico di Brera-Merate. Andiamo a percorrere la bella strada in leggerissima discesa e arriviamo in breve tempo al bivio dove giriamo a destra per procedere su un'altro tratto in discesa e arrivati a ridosso dello Stagno di San Rocco deviamo a destra sulla bella sterrata che corre accanto alla roggia Garavesa o Ruschetta. Leggera salita che va a superare un primo bivio e raggiunto il successivo deviamo a sinistra per portarci all'interno del bosco dove troviamo un grande incrocio di sentieri. Ci teniamo prima a destra e successivamente con una deviazione a sinistra raggiungiamo il single track che inizia una bella discesa tecnica su tratti che passano tra grossi sassi e radici e arriviamo al piccolo ponticello che va ad attraversare il piccolo corso d'acqua. Superandolo ci portiamo sulla grande sterrata che prendiamo a destra ed iniziamo una bella discesa che arriva alla periferia di Imbersago e raggiunge il bivio con via Contessa Castelbarco.
Una curva a destra e subito a sinistra ci consente di immetterci nella stradina di via Laghetto del Monsereno che percorriamo fino al termine. Effettivamente la strada finisce davanti al cancello di una casa ma a sinistra parte un piccolo sentiero che seguendolo ci conduce ad un bivio di una piccola stradina dove girando a destra arriviamo al bivio con la SP56 . Curva a sinistra per procedere sui 450 m che ci separano dalla rotonda dove giriamo a destra ed iniziamo la discesa su via Adda che con alcune curve ci porta sull'alzaia, in piazzetta Leonardo da Vinci davanti al punto dove si trova il Traghetto Leonardesco. Ci teniamo a sinistra e oltrepassate le transenne ci portiamo sulla parte sterrata e proseguiamo sulla sponda del fiume Adda che per circa 4 km ci fa compagnia ed andiamo a raggiungere Brivio. Un breve tratto asfaltato di lungofiume poi la deviazione a sinistra per risalire sul vicolo Sant'Antonio dove arriviamo davanti alle transenne che superate ci portano, con molta cautela, sulla SP342 dove giriamo a sinistra. Andiamo ad attraversare il fiume sul Ponte di Brivio e arrivati alla rotonda giriamo a destra per imboccare la SP169 e con un lungo rettilineo, circa 800 m, ci portiamo alla traversa di via Broseta.
Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere questa bellissima stradina cementata che inizia ad attraversare i campi e raggiunge la struttura di una vecchia cascina finemente ristrutturata e prosegue poi verso il bosco. Il fondo diventa sterrato e entrando all'ombra delle piante iniziamo una salita su un tratto sassoso e smosso che con fatica, nonostante le nostre e-mtb, riusciamo a superare ed arriviamo al bivio della SP171 . Curva a sinistra per seguire questa provinciale, poco percorsa però dalle auto, passando accanto all'antico borgo di Odiago. Tratto semi-pianeggiante che arriva fino al bivio dove, tenendoci a sinistra, iniziamo il bello strappo su via Drizzago che per oltre 800 m arriva sul mangiaebevi di questa bella e asfaltata stradina fino a raggiungere il bivio. Un'altro tratto in discesa e in leggera risalita lo troviamo in quello successivo che ci conduce a fianco del Santuario della Madonna di Caderizzi che superiamo. La sede stradale poi si stringe e con un'altro tratto in falsopiano lasciamo il territorio comunale di Cisano Bergamasco ed entriamo in quello di Pontida.
Raggiunto l'incrocio giriamo a destra ed iniziamo la salita che arriva a fianco del Camposanto per portarci al bivio con via Valdigerra. Girando a destra andiamo a percorrere la parte di strada asfaltata e proseguiamo poi sulla sterrata che ci conduce all'inizio del bosco. Con la successiva curva a sinistra, la pendenza sale al 15% e rimane sempre così fino al bivio. Un breve tratto pianeggiante ci prepara alla discesa che prosegue per un tratto su strada sterrata. Al bivio che troviamo poco dopo ci teniamo a sinistra ed iniziamo il bellissimo tratto sul single track, esposto, che, quasi sempre in discesa, raggiunge poi un'altro tratto sterrato dove raggiungiamo il piccolo abitato di Somasca ed entriamo all'interno del comune di Ambivere. Al bivio di via Alberto Abate giriamo a destra e davanti alla casa con la parte medioevale, a sinistra, giriamo a sinistra e andiamo a percorrere via Raffaello Sanzio che ci porta tra le antiche case della località Genestaro. Uscendo dalle case ci portiamo sul tratto della bella ciclabile e passando non distanti dalle sponde del torrente Dordo arriviamo in prossimità del ponticello.
Curva a sinistra per percorrere la sterrata che in rettilineo arriva in prossimità di alcune case ed al bivio giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina secondaria, che passa accanto alla ferrovia, raggiungendo alcuni capannoni industriali. Alla traversa, a destra, prendiamo la stradina che risale verso il Santuario della Beata Vergine del Castello. Pendenza al max 12% per arrivare al piazzale chiuso dalla sbarra e dopo qualche scatto fotografico si riparte per superare il cancello, poco più in basso, dove uno stretto passaggio tra la siepe e il palo ci fa fare un poco di fatica nel far passare il mezzo. Dall'altra parte prendiamo a destra ed iniziamo il tratto più impegnativo di questa nuova avventura. Con una pendenza che supera il 14% affrontiamo i primi 800 m di salita su un bel sentiero che entra all'interno del bosco fino ad arrivare su un brevissimo falsopiano. Proseguiamo ancora diritto seguendo le indicazioni per Fontanella e raggiunto un bivio con una deviazione arriviamo a ridosso di una scalinata. Andiamo ad affrontare questo portage che termina poco più avanti (almeno una ventina gli scalini da percorrere) per scegliere un sentiero che parte a sinistra dove il cartello indica la stessa direzione del precedente.
Ritornati in sella andiamo a seguire questo nuovo sentiero, mai percorso in precedenza, che a tratti di passaggi con l'e-mtb a mano ci fa arrivare alla Chiesetta dei Cerri degli Alpini. Fa sensazione, appena arrivati all'esterno del bosco, vedere a destra le lapidi dei militari periti nella Grande Guerra che sistemate su alcuni gradoni sembrano ringraziare coloro che passano da quel luogo. Lasciamo questo luogo, Sacro, per arrivare sulla stradina asfaltata e girando a destra andiamo a percorrere ancora un buon tratto in salita che arriva in località Tribulina e successivamente, con un bellissimo panorama sulla pianura circostante, alla località Cabernigno. Per raggiungere la struttura, dopo la curva a destra, ci troviamo di fronte ad un muro dove la pendenza, intorno al 19%, rende davvero dura la risalita. Sono poche decine di metri ma si fanno davvero sentire tutti e anche dopo la curva a sinistra, con le pendenze che comunque si abbassano, resta davvero duro lo strappo. Andiamo a percorrere questa strada, lastricata da sassi e cemento, e dobbiamo scendere di sella per ben due volte per superare alcune transenne, strette, che non permettono assolutamente si proseguire in sella.
Discesa che arriva sulla strada asfaltata a Montalbano Basso e prendendo la stradina, a destra, andiamo a percorrere questo tratto in falsopiano che raggiunge la località Fontanella e l'Abbazia di Sant'Egidio. In quest'angolo così fuori dalle normali rotte troviamo anche un pò di gente ed entrando all'interno della Chiesa si possono ammirare gli affreschi di età rinascimentale con al centro la figura del Cristo Pantocratore in mandorlo, e l'affresco a forma di polittico sulla parete di sinistra; sono successivi il piccolo affresco a sinistra dell’ingresso con S. Antonio Abate e S. Rocco, datato 1532 e quello della conca absidale di destra, eseguito nel 1570 da Cristoforo Baschenis di Averara. E' giunta l'ora di ripartire, dopo qualche scatto fotografico, riprendendo la mia e-mtb e mi accingo, con gli amici a seguire, a destra, la bella rampa cemento/pietra che risale la collina verso la località Caprile. Sono 600 m di salita continua dove il massimo della pendenza arriva al 18% e superato il vecchio cascinale, oggi agriturismo, ci sono ancora alcuni gradini, da percorrere con il mezzo a spinta, che ci fa arrivare alla cima della collinetta.
E' l'ultimo atto di quella che può sembrare un'escursione in mtb da evitare ma, da questo punto in avanti, si rimane sempre in sella ed ora inizia anche un tratto in discesa che su un bel sentiero raggiunge il bivio che ci conduce sulla sterrata che risale verso la cima del Monte Canto. Tenendoci a sinistra proseguiamo su questa bellissima sterrata mai dura che però risale il monte in modo sempre deciso. Con un paio di tornanti arriviamo alla casa, prima dell'ultima rampa a sinistra che porta in cima, ed immettendoci nel tunnel di piante che troviamo alla nostra sinistra iniziamo la discesa. Ritrovata l'ampia sterrata giriamo a sinistra e procediamo sui 15 tornanti che ne seguono con pendenze max al -23% ed in brevissimo tempo raggiungiamo il Santuario della Madonna delle Caneve entrando nel territorio comunale di Sotto il Monte Giovanni XXIII. Lo superiamo e procediamo sulla strada in discesa, adesso asfaltata, che arriva al piccolo abitato di Corna. Lo attraversiamo e portandoci sul proseguimento di via Baradello prendiamo poi a destra la traversa di via Baita ed arriviamo al bivio della SP167 dove giriamo a destra.
Percorrendone circa 800 m, superando anche la rotonda arriviamo alla traversa, a destra, di via Dante Alighieri e deviando iniziamo una leggerissima salita che nell'ultima parte della strada va a costeggiare il muro di cinta de Parco di Villa Acquaroli. La leggera discesa su via Agricoltori ci porta al bivio di via Predazzi che risale leggermente ed arrivati al bivio, con la strada sterrata, deviamo a sinistra su un brevissimo tratto in salita. Percorriamo via Passo della Rocca, in località Ronchi nel territorio comunale di Carvico, passando poi a fianco della località Cornalida prima di arrivare sul tratto sterrato che ci conduce in località Monte Cucco. Ancora un tratto asfaltato su via M. Aldeni e la deviazione a sinistra sulla stradina di Suor A.L. Locatelli per arrivare al sentiero ciclo-pedonale che passa non distante dalle strutture sportive e che raggiunge via Caravaggio e via G. Donizetti prima di arrivare alla rotonda. Attraversando la SP169 ci portiamo su via Volpino e al bivio seguente giriamo a sinistra andando a percorrere un tratto sterrato che raggiunge via Parscera. Al bivio giriamo a destra e dopo aver percorso la stretta viuzza ci portiamo sul single track che arriva, in discesa al bivio della sterrata.
Commenti
Posta un commento