TMT-Trail MTB Track - Tr. 01
01/02/2023 - TMT-Trail MTB Track - Tr. 01
Distance: 46 km - 1.025 m Ascent - 977 m Descent
Giornata fantastica sotto tutti i punti di vista per questo primo tratto
dell'anello del
TMT-Trail
Mtb
Track. Tanti amici, 9, con cui condividere le belle salite all'interno del
Parco Regionale della Spina Verde e quei bellissimi spazi nel territorio
del Parco delle Sorgenti del Lura. Tutto questo in una mattinata
all'inizio fredda che però ci ha poi regalato temperature quasi estive. E'
un itinerario impegnativo che lascia però spazio a dei fantastici
paesaggi e come sempre accade, in questa fase di stesura di un tracciato, si sono dovute rimescolare le carte perchè alcuni tratti, della traccia
disegnata al PC, erano davvero impercorribili in sella. Ce l'ho messa
tutta per seguire deviazioni che portano ad un equilibrio abbastanza buono
e i portage sono davvero ridotti al minimo.
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E' una mattinata fantastica sia dal punto di vista dei partecipanti che del meteo che ha regalato a tutti un primo assaggio di primavera. Certo è che mancando le piogge tutto sembra diventare molto più facile perchè seguendo questo tracciato, in tantissimi punti off-road, si deve faticare davvero molto di meno. Nessun passaggio tecnico e nessun grado di difficoltà in salita dove le ampie carreggiate sia su asfalto che su sterrato aiutano molto. Il tutto nel contesto di questi parchi che regalano a noi biker ancora spazi dove muoverci lontano dalle sempre affollate strade provinciali.
Alla prima traversa a destra giriamo e andiamo a percorrere la stradina
secondaria di via Michelangelo Colonna superando la
Chiesa di Santa Brigida andiamo in direzione del bivio con la
SS342 . Mantenendoci a destra, percorrendone circa 300 metri, raggiungiamo il
semaforo e alla traversa di via Giustizia e Libertà giriamo a destra.
Curva, quasi subito a sinistra, per percorrere la stretta stradina, solo
ciclo-pedonale, che raggiunge il bivio di via P. Gasparotto. Curva a
destra per raggiungere l'ingresso, a sinistra, della piccola stradina che
va ad attraversare il cortile di una vecchia cascina, adesso
ristrutturata, e andare a superare lo stretto spazio della sbarra che
troviamo prima di arrivare al bivio con via Salvadonica. Rimanendo
sempre su queste stradina laterali evitiamo il traffico, sempre intenso
della provinciale e rimanendo sempre come gruppo, abbastanza compatto,
ma in fila indiana, percorriamo la stradina che ci conduce non distante
dal semaforo.
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Deviando a destra imbocchiamo l'altra stradina di via Monte Caprino e
procediamo in leggera salita lasciando alle nostre spalle le case del
quartiere diRebbio andando
poi ad immetterci sul prolungamento di via Ronchetto. Deviando a
sinistra, quando troviamo la sterrata, evitiamo un giro più ampio ed
arriviamo al bivio con via Isonzo dove giriamo a sinistra. Pochi metri e
poi, alla prima traversa, giriamo a destra su via Sacco e Vanzetti per
immetterci poi a sinistra sulla stradina ciclo-pedonale che passa
accanto alla
Scuola Primaria L. Bianchi
nel quartiere Prestino. Poco prima
di raggiungere il bivio di via Giuseppina Pozzi dobbiamo superare alcuni
gradini ma sono tutti percorribili in sella, sempre con le dovute
attenzioni. Curva a sinistra per andare a percorrerne il rettilineo e
rimanendo sempre sulla strada principale arriviamo al bivio con A.
Buschi. Un sinistra destra ci porta su via L. Picchi e con la strada il
leggerissima discesa ci portiamo al bivio con la
SP17 . Con molta attenzione giriamo a sinistra e percorrendone solamente 100
m ci teniamo poi a destra per imboccare via Catullo.
Breve salita su fondo cementato che corre accanto alla siepe e quando
termina deviamo a destra sul primo verso tratto off-road della giornata
seguendo il bellissimo sentiero che affianca una lunga serie di villette
a schiera e raggiunge il bivio con l'asfaltata via Virgilio. Queste
stradine secondarie, senza ombra alcuna di traffico, ci permettono di
attraversare questa parte di territorio in modo abbastanza tranquillo.
Seguiamo adesso, a sinistra, via De Col Sandro e Giovanni e ci portiamo
a ridosso della
A9
che poco dopo superiamo al sottopasso seguendo il sentiero che raggiunge
la periferia sud-est di
San Fermo della Battaglia. Deviando
a sinistra proseguiamo ancora in fuoristrada entrando nella
Valle del Seveso e
proseguendo su un bel tratto sterrato arriviamo in corrispondenza di un
piccolo ponte in legno che attraversa il piccolo corso d'acqua. Subito
dopo deviamo a destra, seguendo il single track che, in salita, entra
all'interno del bosco e raggiungiamo il bivio di via Ravona. Tenendoci a
sinistra iniziamo una breve discesa per raggiungere il varco, sul
guard-rail, dove giriamo a destra per ritornare off-road su un'altro
bellissimo sterrato e sentiero che entra all'interno del
PLIS Sorgenti del Lura.
Seguendolo all'interno del bosco con un saliscendi ci portiamo
sull'asfaltata che raggiunge la frazione
Trivino di
Montano Lucino ed andiamo ad
attraversarne il piccolo centro abitato. Raggiunto il bivio ci teniamo a
sinistra ed in falsopiano arriviamo al successivo dove giriamo a destra
per percorrere la stretta stradina asfaltata che raggiunge la piccola
frazione Cantalupo. Quando il fondo
sterrato termina iniziamo a seguire la bellissima sterrata che rimane
per un pò a ridosso del bosco e poi entrandoci ci fa passare su un'altro
di quei tratti che per la prima volta percorro in sella alla mia e-mtb.
Raggiunto un bivio di sterrate con una esse di portiamo prima a destra e
poi subito a sinistra per proseguire verso l'esterno delle piante. Poco
dopo dobbiamo scendere di sella per effettuare un piccolo portage, 2 m,
ma con uno strappetto abbastanza duro da passare, per portarci sul
terrazzamento superiore perchè il sentiero che lo aggirava è scomparso.
Prendiamo poi il tratturo che devia a sinistra e ci portiamo sulla
stradina asfaltata che risale ancora leggermente e che raggiunge
l'incrocio davanti alla piccola
Edicola Mariana. Girando a destra ci riportiamo su sterrato e tratturo per arrivare
alla prima periferia di
Cavallasca sulla stradina di via
Cavour.
Raggiunta la rotonda sulla
SP17
la attraversiamo per portarci su via XX Settembre e tenendoci a destra
arriviamo alla traversa di via Carbonera e girando a sinistra iniziamo
la prima vera salita odierna. Girando a sinistra, quando troviamo i
cartelli che indicano le direzioni imbocchiamo via Monte Sasso e dopo la
curva a sinistra la strada si impenna subito. Ve la racconto come l'ho
vista e percorsa: i primi 500 m sono davvero all'insegna della fatica
perchè in questo punto le pendenze sono oltre il 19%. Raggiunto il
tornante, curva, si procede ancora con pendenze superiori e si passa ad
oltre il 21% mantenendo per i prossimi 500 un pendio medio del 15%. Il
tratto fin qui percorso è sempre su strada asfaltata e prosegue fino al
bivio dove troviamo il cartello che indica la direzione
dell'agriturismo. In questo punto quando vedi la pendenza ti viene
davvero voglia di girare il manubrio e tornare indietro ma sto
tracciando un percorso e quindi volente o nolente devo salire. Fino alla
curva, spingendo sui pedali con aiuto motore a livello Tour, si fa
fatica lo stesso poi oltre la curva si deve superare la sbarra ed il
fondo adesso cambia passando da asfalto a grosso acciottolato.
Un brevissimo tratto pianeggiante ti prepara all'ultimo assalto alla
salita che procede ancora con pendenze ancor più alte che raggiungono
anche il 23%. Finalmente, dopo ben 2 km di salita con punte massime al
23% si arriva al
Punto Panoramico all'interno
del
Parco Regionale della Spina Verde
e qui non è possibile non fermarsi per scattare qualche fotografie sulla
pianura e sulle colline sottostanti. Si segue adesso, in discesa, il
tracciato del
Sentiero Italia catalogato sulla mappa come tappa-D9, in alcuni tratti non sicuramente agevole nel passaggio, che però si
fa interamente in sella si va a percorrere la pista forestale e si
supera il complesso di
Cascina Terramara non appena
si passa su fondo asfaltato. La discesa prosegue su questa bellissima e
stretta stradina per arrivare a fianco di
Cascina Bronno da dove si prosegue sempre in discesa fino alla periferia nord di
San Fermo della Battaglia. La
lasciamo quasi subito perchè al bivio ci teniamo a sinistra e procedendo
ancora per un breve tratto in discesa iniziamo poi la risalita verso il
piccolo centro abitato di Cardano.
superando alcuni punti in cui il panorama sul
Lago di Como
è veramente fantastico.
La fase successiva, in un corto tratto di discesa, ci fa superare Villa Maderni e poco prima di Villa Eros deviamo a sinistra sulla stradina asfaltata che inizia la risalita sul Sentiero Confinale . Mai esasperato e con tratti saliscendi risaliamo ancora superando Cascina Viola ed il recinto dei cavalli per iniziare un mangiaebevi che è percorribile interamente con il solo ausilio della modalità eco del motore dell'e-mtb. Sono 1500 m dove il paesaggio alterna vista sulla vicina Svizzera, in fondo alla vallata a destra c'è Chiasso, ad altri storici come il Fortino del Monte Sasso che si trova sulla Linea Cadorna. Percorso il breve tratto della Sterrata del Fortino ci riportiamo sul Sentiero Italia e procediamo in discesa verso la località Maiocca che superiamo per avviarci in discesa verso l'innesto del Sentiero Naturalistico di Parè che imbocchiamo poco prima di raggiungere la zona della Sorgente del fiume Seveso. Il bellissimo tratto, divertente con tantissime curve e brevi tornanti, raggiunge la stradina asfaltata di via alla Torre che passa nel mezzo del piccolo abitato di Colombinolina dove troviamo la Chiesa di San Rocco o Chiesa dei Pittori.
Lasciamo il
Parco Regionale della Spina Verde
quando siamo al bivio della
SP17
dove giriamo a destra per procedere su circa 800 m di provinciale
superando una prima rotonda prima di lasciarla al bivio di via San Fermo.
Entriamo nell'abitato di Parè e ci
portiamo a fianco della piazza dove troviamo la
Chiesa di San Giovanni Battista. Un'ampia curva in discesa su via Cavour ci conduce alla grande rotonda
dove andiamo ad attraversare la provinciale per portarci sulla stradina a
destra che prosegue prima tra le case e successivamente su sterrato che
raggiunge la periferia di Gironico e
aggira l'abitato di Salvadonica.
Rientriamo nel
PLIS Sorgenti del Lura
e arriviamo a fianco di
Cascina Ronchetto dove
prendiamo a destra la strada che disegna alcuni tornanti, in discesa, e
che ci conduce poi su un rettilineo. Ne percorriamo solamente una decina
di metri e tenendoci a sinistra imbocchiamo il sentiero che parte a fianco
della siepe. Seguendo quest'altro bellissimo tratto ci portiamo
sul Sentiero
direttissimo Salvadonica
dove ci divertiamo tantissimo a percorrere, nel bosco, questo stretto
passaggio che raggiunge poi un bivio sull'ampia sterrata.
Curviamo a destra e proseguiamo attraverso i campi anche dopo l'incrocio
dove giriamo a sinistra per proseguire in direzione del piccolo ponticello
che attraversa una roggia. La superiamo e ci teniamo a destra per
proseguire su un tratto di sentiero, quasi completamente sparito, che
attraversando altri pratoni ci conduce al bivio con la
SP19 . Girando a sinistra ci dirigiamo verso la prima periferia di
Montano e alla rotonda,
attraversandola, proseguiamo ancora per 100 sulla provinciale per deviare
poi a destra sulla sterrata che parte a fianco di una casa. Passaggi mai
percorsi in precedenza e con la fortuna di avere il navigatore GPS davanti
a me riesco sempre, o quasi, a immettermi sul sentiero o sulla stradina
corretta. Al primo bivio deviamo a sinistra e facciamo così anche al
successivo per entrare all'interno del bosco su un tratto in falsopiano
che ci permette di rimanere sempre in fuoristrada aggirando l'abitato di
Maccio percorrendo solo stradine
secondarie fino all'arrivo al bivio della
SS342 . Tenendoci a sinistra andiamo a superare una prima rotonda e dopo un
tratto rettilineo ci portiamo in direzione dell'incrocio e del semaforo.
Curva a destra su via G. Marconi per entrare tra le case di
Villa Guardia e percorrerne solamente
150 m e deviare quindi a sinistra su via Sant'Elia che lasciamo alla prima
traversa a destra in cui giriamo su via Trieste.
Percorrendola tutta raggiungiamo il bivio di via Roma e giriamo a sinistra
per procedere sul rettilineo fino al bivio con via Tevere. Un sinistra
destra ci porta nuovamente in fuoristrada, superando una sbarra, e
proseguendo sulla sterrata e sul sentiero andiamo a rasentare il muro di
cinta di un complesso industriale di
Civello prima di arrivare al bivio dove
tenendoci a destra andiamo a percorrere via Firenze passando nel mezzo dei
capannoni. Alla gande rotonda su via Milano giriamo a sinistra e percorriamo
il cavalcavia che supera la tangenziale e subito dopo giriamo a sinistra
passando accanto al Camposanto di
Villa Guardia. Seguiamo via C. Cantù
per arrivare non distanti dalla periferia di
Luisago dove a fianco della casa
con le colonne della recinzione in mattoni giriamo a sinistra per portarci
sulla stradina secondaria in discesa di via del Fontanino che poco dopo
diventa sterrata. Proseguiamo sempre off-road ed arrivati all'altezza del
cascinale del fieno giriamo a destra per avanzare in mezzo ai campi
attraversando, sul tratturo, una zona appena concimata. Percorrendo tutto il
tratto sterrato raggiungiamo la zona industriale e su via F. Petrarca
raggiungiamo la rotonda sulla
SP28 . Giriamo a sinistra e superiamo il ponte sulla
E35
per entrare nella prima periferia di
Portichetto.
Alla prima traversa giriamo a destra per dirigerci a fianco della
Chiesa della Madonna della Neve
e seguendo Via Giovanni Paolo II arriviamo al bivio con via IV Novembre.
Giriamo a sinistra e raggiungiamo il passaggio a livello dove giriamo a
destra su via Roma che ci fa raggiungere la rotonda. Proseguiamo
sulla
SP28
percorrendone solamente 500 m e deviamo a destra quando troviamo la traversa
di via Firenze che entra alla prima periferia di
Casnate con Bernate. Seguendo questa
stradina periferica ci portiamo in direzione di uno slargo e tenendoci a
destra ci riportiamo nuovamente off-road entrando dapprima nel boschetto e
poi attraversando campi non distanti dalle sponde del
fiume Seveso. Raggiunto l'incrocio con via A. Volta la attraversiamo e ci portiamo
sulla sterrata seguente che passa accanto ad un capannone e prosegue poi nel
boschetto per andare poi a seguire il muro di cinta di una tenuta.
Attraversato un pratone ritorniamo nuovamente all'interno del bosco e con
l'ultimo strappetto della giornata ci portiamo in località
Costa. Stradina di via Laghetto in
leggera discesa che raggiunge il bivio dove giriamo a sinistra e seguendo la
stradina, via Costa, con la staccionata in legno andiamo ad affrontare
questo tratto in leggera discesa.
Ne percorriamo circa 300 m per deviare poi a destra sul sentiero che parte
subito dopo il primo boschetto e immettendoci su questo nuovo tratto
fuoristrada con l'attraversamento di un ponticello in legno poco prima di
arrivare sul breve tratto asfaltato di via C. Cantù. Girando a destra in
leggera discesa ci riportiamo sul sentiero e raggiungiamo un bivio di strade
sterrate. Tenendoci a destra andiamo ad attraversare dei pratoni e poco dopo
il sentiero rientra nel bosco. Il continuo saliscendi ci conduce a fianco
della linea ferroviaria e qui inizia l'ultima leggera salita della giornata
su un sentiero a fondo molto battuto che prosegue sempre tra le piante
lambendo la periferia di
Andrate-Molinetto. Siamo arrivati al
termine di questa avventura e con la deviazione a sinistra, al bivio
della
SP27
raggiungiamo la traversa di via Dogana che in rettilineo arriva proprio
davanti alla piccola
Stazione di Cucciago.
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