TMT-Trail MTB Track - Tr. 01

 


01/02/2023 - TMT-Trail MTB Track - Tr. 01
Distance: 46 km - 1.025  m Ascent - 
977 m Descent



Giornata fantastica sotto tutti i punti di vista per questo primo tratto dell'anello del TMT-Trail Mtb Track. Tanti amici, 9, con cui condividere le belle salite all'interno del Parco Regionale della Spina Verde e quei bellissimi spazi nel territorio del Parco delle Sorgenti del Lura. Tutto questo in una mattinata all'inizio fredda che però ci ha poi regalato temperature quasi estive. E' un itinerario impegnativo che lascia però spazio a dei fantastici paesaggi e come sempre accade, in questa fase di stesura di un tracciato, si sono dovute rimescolare le carte perchè alcuni tratti, della traccia disegnata al PC, erano davvero impercorribili in sella. Ce l'ho messa tutta per seguire deviazioni che portano ad un equilibrio abbastanza buono e i portage sono davvero ridotti al minimo.  

Traccia che è abbastanza lunga e con pendenze anche decise se si pensa che il tutto passa nei pressi del Sasso di Cavallasca e del Sentiero Confinale. Se lo percorrete in sella ad una e-Mtb ed avete a disposizione una batteria da 450 W, come la mia, percorretelo con cautela senza strafare perchè il rischio di percorrere i 46 km previsti dall'itinerario completo e rimanere senza aiuto del motore c'è.

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Condizioni
Meteo

Sole

Sole

E' una mattinata fantastica sia dal punto di vista dei partecipanti che del meteo che ha regalato a tutti un primo assaggio di primavera. Certo è che mancando le piogge tutto sembra diventare molto più facile perchè seguendo questo tracciato, in tantissimi punti off-road, si deve faticare davvero molto di meno. Nessun passaggio tecnico e nessun grado di difficoltà in salita dove le ampie carreggiate sia su asfalto che su sterrato aiutano molto. Il tutto nel contesto di questi parchi che regalano a noi biker ancora spazi dove muoverci lontano dalle sempre affollate strade provinciali.


Raggiunta la Stazione di Como San Giovanni, in treno, sulla linea Trenord  S11-Milano-Como  inizia la prima tappa del nostro tour. Lasciamo piazzale San Gottardo e ci portiamo, a destra, su via Venini ed alla prima traversa giriamo a destra per percorrere via Regina Teodolinda che con un lungo rettilineo ci conduce a fianco della Basilica di San Abbondio. Proseguendo sempre sulla strada principale andiamo a superare anche il Camposanto prima di deviare a sinistra su via Maddalena Albricci dove raggiungiamo la rotonda. Deviamo a destra e ci portiamo su via T. Rimoldi passando davanti alla Chiesa di San Rocco (tristemente famosa per l'uccisione del parroco Don Roberto Malgesini avvenuta il 15/09/2020) dove nel punto in cui avvenne il fatto si trova la bella fotografia che lo ritrae. Strada in salita che raggiunge il sottopasso ferroviario e ci conduce accanto al bivio di via San Carpoforo dove noi procediamo diritto. La discesa ci conduce a Camerlata passando davanti alla struttura del vecchio Ospedale Sant'Anna.


Alla prima traversa a destra giriamo e andiamo a percorrere la stradina secondaria di via Michelangelo Colonna superando la Chiesa di Santa Brigida andiamo in direzione del bivio con la  SS342 . Mantenendoci a destra, percorrendone circa 300 metri, raggiungiamo il semaforo e alla traversa di via Giustizia e Libertà giriamo a destra. Curva, quasi subito a sinistra, per percorrere la stretta stradina, solo ciclo-pedonale, che raggiunge il bivio di via P. Gasparotto. Curva a destra per raggiungere l'ingresso, a sinistra, della piccola stradina che va ad attraversare il cortile di una vecchia cascina, adesso ristrutturata, e andare a superare lo stretto spazio della sbarra che troviamo prima di arrivare al bivio con via Salvadonica. Rimanendo sempre su queste stradina laterali evitiamo il traffico, sempre intenso della provinciale e rimanendo sempre come gruppo, abbastanza compatto, ma in fila indiana, percorriamo la stradina che ci conduce non distante dal semaforo. 

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Deviando a destra imbocchiamo l'altra stradina di via Monte Caprino e procediamo in leggera salita lasciando alle nostre spalle le case del quartiere diRebbio andando poi ad immetterci sul prolungamento di via Ronchetto. Deviando a sinistra, quando troviamo la sterrata, evitiamo un giro più ampio ed arriviamo al bivio con via Isonzo dove giriamo a sinistra. Pochi metri e poi, alla prima traversa, giriamo a destra su via Sacco e Vanzetti per immetterci poi a sinistra sulla stradina ciclo-pedonale che passa accanto alla Scuola Primaria L. Bianchi nel quartiere Prestino. Poco prima di raggiungere il bivio di via Giuseppina Pozzi dobbiamo superare alcuni gradini ma sono tutti percorribili in sella, sempre con le dovute attenzioni. Curva a sinistra per andare a percorrerne il rettilineo e rimanendo sempre sulla strada principale arriviamo al bivio con A. Buschi. Un sinistra destra ci porta su via L. Picchi e con la strada il leggerissima discesa ci portiamo al bivio con la  SP17 . Con molta attenzione giriamo a sinistra e percorrendone solamente 100 m ci teniamo poi a destra per imboccare via Catullo.

Breve salita su fondo cementato che corre accanto alla siepe e quando termina deviamo a destra sul primo verso tratto off-road della giornata seguendo il bellissimo sentiero che affianca una lunga serie di villette a schiera e raggiunge il bivio con l'asfaltata via Virgilio. Queste stradine secondarie, senza ombra alcuna di traffico, ci permettono di attraversare questa parte di territorio in modo abbastanza tranquillo. Seguiamo adesso, a sinistra, via De Col Sandro e Giovanni e ci portiamo a ridosso della  A9  che poco dopo superiamo al sottopasso seguendo il sentiero che raggiunge la periferia sud-est di San Fermo della Battaglia. Deviando a sinistra proseguiamo ancora in fuoristrada entrando nella Valle del Seveso e proseguendo su un bel tratto sterrato arriviamo in corrispondenza di un piccolo ponte in legno che attraversa il piccolo corso d'acqua. Subito dopo deviamo a destra, seguendo il single track che, in salita, entra all'interno del bosco e raggiungiamo il bivio di via Ravona. Tenendoci a sinistra iniziamo una breve discesa per raggiungere il varco, sul guard-rail, dove giriamo a destra per ritornare off-road su un'altro bellissimo sterrato e sentiero che entra all'interno del PLIS Sorgenti del Lura

Seguendolo all'interno del bosco con un saliscendi ci portiamo sull'asfaltata che raggiunge la frazione Trivino di Montano Lucino ed andiamo ad attraversarne il piccolo centro abitato. Raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra ed in falsopiano arriviamo al successivo dove giriamo a destra per percorrere la stretta stradina asfaltata che raggiunge la piccola frazione Cantalupo. Quando il fondo sterrato termina iniziamo a seguire la bellissima sterrata che rimane per un pò a ridosso del bosco e poi entrandoci ci fa passare su un'altro di quei tratti che per la prima volta percorro in sella alla mia e-mtb. Raggiunto un bivio di sterrate con una esse di portiamo prima a destra e poi subito a sinistra per proseguire verso l'esterno delle piante. Poco dopo dobbiamo scendere di sella per effettuare un piccolo portage, 2 m, ma con uno strappetto abbastanza duro da passare, per portarci sul terrazzamento superiore perchè il sentiero che lo aggirava è scomparso. Prendiamo poi il tratturo che devia a sinistra e ci portiamo sulla stradina asfaltata che risale ancora leggermente e che raggiunge l'incrocio davanti alla piccola Edicola Mariana. Girando a destra ci riportiamo su sterrato e tratturo per arrivare alla prima periferia di Cavallasca sulla stradina di via Cavour.


Raggiunta la rotonda sulla  SP17  la attraversiamo per portarci su via XX Settembre e tenendoci a destra arriviamo alla traversa di via Carbonera e girando a sinistra iniziamo la prima vera salita odierna. Girando a sinistra, quando troviamo i cartelli che indicano le direzioni imbocchiamo via Monte Sasso e dopo la curva a sinistra la strada si impenna subito. Ve la racconto come l'ho vista e percorsa: i primi 500 m sono davvero all'insegna della fatica perchè in questo punto le pendenze sono oltre il 19%. Raggiunto il tornante, curva, si procede ancora con pendenze superiori e si passa ad oltre il 21% mantenendo per i prossimi 500 un pendio medio del 15%. Il tratto fin qui percorso è sempre su strada asfaltata e prosegue fino al bivio dove troviamo il cartello che indica la direzione dell'agriturismo. In questo punto quando vedi la pendenza ti viene davvero voglia di girare il manubrio e tornare indietro ma sto tracciando un percorso e quindi volente o nolente devo salire. Fino alla curva, spingendo sui pedali con aiuto motore a livello Tour, si fa fatica lo stesso poi oltre la curva si deve superare la sbarra ed il fondo adesso cambia passando da asfalto a grosso acciottolato.

Un brevissimo tratto pianeggiante ti prepara all'ultimo assalto alla salita che procede ancora con pendenze ancor più alte che raggiungono anche il 23%. Finalmente, dopo ben 2 km di salita con punte massime al 23% si arriva al Punto Panoramico all'interno del Parco Regionale della Spina Verde e qui non è possibile non fermarsi per scattare qualche fotografie sulla pianura e sulle colline sottostanti. Si segue adesso, in discesa, il tracciato del  Sentiero Italia  catalogato sulla mappa come tappa-D9, in alcuni tratti non sicuramente agevole nel passaggio, che però si fa interamente in sella si va a percorrere la pista forestale e si supera il complesso di Cascina Terramara non appena si passa su fondo asfaltato. La discesa prosegue su questa bellissima e stretta stradina per arrivare a fianco di Cascina Bronno da dove si prosegue sempre in discesa fino alla periferia nord di San Fermo della Battaglia. La lasciamo quasi subito perchè al bivio ci teniamo a sinistra e procedendo ancora per un breve tratto in discesa iniziamo poi la risalita verso il piccolo centro abitato di Cardano. superando alcuni punti in cui il panorama sul Lago di Como è veramente fantastico. 

La fase successiva, in un corto tratto di discesa, ci fa superare Villa Maderni e poco prima di Villa Eros deviamo a sinistra sulla stradina asfaltata che inizia la risalita sul  Sentiero Confinale . Mai esasperato e con tratti saliscendi risaliamo ancora superando Cascina Viola ed il recinto dei cavalli per iniziare un mangiaebevi che è percorribile interamente con il solo ausilio della modalità eco del motore dell'e-mtb. Sono 1500 m dove il paesaggio alterna vista sulla vicina Svizzera, in fondo alla vallata a destra c'è Chiasso, ad altri storici come il Fortino del Monte Sasso che si trova sulla Linea Cadorna. Percorso il breve tratto della  Sterrata del Fortino  ci riportiamo sul  Sentiero Italia  e procediamo in discesa verso la località Maiocca che superiamo per avviarci in discesa verso l'innesto del  Sentiero Naturalistico di Parè  che imbocchiamo poco prima di raggiungere la zona della Sorgente del fiume Seveso. Il bellissimo tratto, divertente con tantissime curve e brevi tornanti, raggiunge la stradina asfaltata di via alla Torre che passa nel mezzo del piccolo abitato di Colombinolina dove troviamo la Chiesa di San Rocco o Chiesa dei Pittori.

Lasciamo il Parco Regionale della Spina Verde quando siamo al bivio della  SP17  dove giriamo a destra per procedere su circa 800 m di provinciale superando una prima rotonda prima di lasciarla al bivio di via San Fermo. Entriamo nell'abitato di Parè e ci portiamo a fianco della piazza dove troviamo la Chiesa di San Giovanni Battista. Un'ampia curva in discesa su via Cavour ci conduce alla grande rotonda dove andiamo ad attraversare la provinciale per portarci sulla stradina a destra che prosegue prima tra le case e successivamente su sterrato che raggiunge la periferia di Gironico e aggira l'abitato di Salvadonica. Rientriamo nel PLIS Sorgenti del Lura e arriviamo a fianco di Cascina Ronchetto dove prendiamo a destra la strada che disegna alcuni tornanti, in discesa, e che ci conduce poi su un rettilineo. Ne percorriamo solamente una decina di metri e tenendoci a sinistra imbocchiamo il sentiero che parte a fianco della siepe. Seguendo quest'altro bellissimo tratto ci portiamo sul  Sentiero direttissimo Salvadonica  dove ci divertiamo tantissimo a percorrere, nel bosco, questo stretto passaggio che raggiunge poi un bivio sull'ampia sterrata. 

Curviamo a destra e proseguiamo attraverso i campi anche dopo l'incrocio dove giriamo a sinistra per proseguire in direzione del piccolo ponticello che attraversa una roggia. La superiamo e ci teniamo a destra per proseguire su un tratto di sentiero, quasi completamente sparito, che attraversando altri pratoni ci conduce al bivio con la  SP19 . Girando a sinistra ci dirigiamo verso la prima periferia di Montano e alla rotonda, attraversandola, proseguiamo ancora per 100 sulla provinciale per deviare poi a destra sulla sterrata che parte a fianco di una casa. Passaggi mai percorsi in precedenza e con la fortuna di avere il navigatore GPS davanti a me riesco sempre, o quasi, a immettermi sul sentiero o sulla stradina corretta. Al primo bivio deviamo a sinistra e facciamo così anche al successivo per entrare all'interno del bosco su un tratto in falsopiano che ci permette di rimanere sempre in fuoristrada aggirando l'abitato di Maccio percorrendo solo stradine secondarie fino all'arrivo al bivio della  SS342 . Tenendoci a sinistra andiamo a superare una prima rotonda e dopo un tratto rettilineo ci portiamo in direzione dell'incrocio e del semaforo. Curva a destra su via G. Marconi per entrare tra le case di Villa Guardia e percorrerne solamente 150 m e deviare quindi a sinistra su via Sant'Elia che lasciamo alla prima traversa a destra in cui giriamo su via Trieste.

Percorrendola tutta raggiungiamo il bivio di via Roma e giriamo a sinistra per procedere sul rettilineo fino al bivio con via Tevere. Un sinistra destra ci porta nuovamente in fuoristrada, superando una sbarra, e proseguendo sulla sterrata e sul sentiero andiamo a rasentare il muro di cinta di un complesso industriale di Civello prima di arrivare al bivio dove tenendoci a destra andiamo a percorrere via Firenze passando nel mezzo dei capannoni. Alla gande rotonda su via Milano giriamo a sinistra e percorriamo il cavalcavia che supera la tangenziale e subito dopo giriamo a sinistra passando accanto al Camposanto di Villa Guardia. Seguiamo via C. Cantù per arrivare non distanti dalla periferia di Luisago dove a fianco della casa con le colonne della recinzione in mattoni giriamo a sinistra per portarci sulla stradina secondaria in discesa di via del Fontanino che poco dopo diventa sterrata. Proseguiamo sempre off-road ed arrivati all'altezza del cascinale del fieno giriamo a destra per avanzare in mezzo ai campi attraversando, sul tratturo, una zona appena concimata. Percorrendo tutto il tratto sterrato raggiungiamo la zona industriale e su via F. Petrarca raggiungiamo la rotonda sulla  SP28 . Giriamo a sinistra e superiamo il ponte sulla  E35  per entrare nella prima periferia di Portichetto

Alla prima traversa giriamo a destra per dirigerci a fianco della Chiesa della Madonna della Neve e seguendo Via Giovanni Paolo II arriviamo al bivio con via IV Novembre. Giriamo a sinistra e raggiungiamo il passaggio a livello dove giriamo a destra su via Roma che ci fa raggiungere la rotonda. Proseguiamo sulla  SP28  percorrendone solamente 500 m e deviamo a destra quando troviamo la traversa di via Firenze che entra alla prima periferia di Casnate con Bernate. Seguendo questa stradina periferica ci portiamo in direzione di uno slargo e tenendoci a destra ci riportiamo nuovamente off-road entrando dapprima nel boschetto e poi attraversando campi non distanti dalle sponde del fiume Seveso. Raggiunto l'incrocio con via A. Volta la attraversiamo e ci portiamo sulla sterrata seguente che passa accanto ad un capannone e prosegue poi nel boschetto per andare poi a seguire il muro di cinta di una tenuta. Attraversato un pratone ritorniamo nuovamente all'interno del bosco e con l'ultimo strappetto della giornata ci portiamo in località Costa. Stradina di via Laghetto in leggera discesa che raggiunge il bivio dove giriamo a sinistra e seguendo la stradina, via Costa, con la staccionata in legno andiamo ad affrontare questo tratto in leggera discesa.

Ne percorriamo circa 300 m per deviare poi a destra sul sentiero che parte subito dopo il primo boschetto e immettendoci su questo nuovo tratto fuoristrada con l'attraversamento di un ponticello in legno poco prima di arrivare sul breve tratto asfaltato di via C. Cantù. Girando a destra in leggera discesa ci riportiamo sul sentiero e raggiungiamo un bivio di strade sterrate. Tenendoci a destra andiamo ad attraversare dei pratoni e poco dopo il sentiero rientra nel bosco. Il continuo saliscendi ci conduce a fianco della linea ferroviaria e qui inizia l'ultima leggera salita della giornata su un sentiero a fondo molto battuto che prosegue sempre tra le piante lambendo la periferia di Andrate-Molinetto. Siamo arrivati al termine di questa avventura e con la deviazione a sinistra, al bivio della  SP27  raggiungiamo la traversa di via Dogana che in rettilineo arriva proprio davanti alla piccola Stazione di Cucciago.

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