Capitali della Cultura 2023-Colli di Bergamo e colline

 


22/02/2023 - Colli di Bergamo e colline in MTB
Distance: 44 km - 937  m Ascent - 
922 m Descent

Devo dire la verità, quello odierno è  uno degli itinerari più belli che ho disegnato prima sul web e poi seguito in compagnia di tanti amici. Il tutto pedalabile senza nessun problema e con tratti impegnativi che si sommano agli altri dove alcune discese la fanno da padrone. Di sicuro c'è che pedalare in mtb da queste parti è bellissimo perchè nel Parco dei Colli sembra sempre di essere in off-road anche quando si percorrono le stradine asfaltate che salgono verso Città Alta. Unico neo, di una giornata bellissima passata con la miglior compagnia che si possa desiderare, il meteo, che quest'oggi non ci ha regalato panorami stupendi essendoci nuvole e foschia che ha reso tutti i paesaggi un pò sfocati. Però non si può avere tutto ed è andata bene così con temperature gradevoli per tutto il tempo di percorrenza del tracciato. Sterrati ancora secchi e boschi che iniziano a pagarne le conseguenze con questa ripresa di siccità sperando che, al più presto, tutto ritorni come prima perchè di acqua ne abbiamo davvero 
bisogno.

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Preparatevi ad un'escursione in MTB o e-MTB o Gravel che vi soddisferà davvero. Il tutto per 44 km da percorrere sempre in sella dove i paesaggi sono davvero bellissimi e basta guardare l'album fotografico per rendersi conto di cosa si gusta passando da queste parti.

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Apri la pagina con le escursioni che ho seguito insieme a tanti amici in questa parte di territorio.

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Condizioni
Meteo

Coperto

Coperto

Essendo brianzolo quando voglio disegnare un tracciato per e-mtb, al di fuori del territorio che conosco, mi devo fidare delle mappe che ho a disposizione. Più volte controllato, quando il tutto è ancora in uno stato embrionale, con programmi che ti fanno vedere altimetrie e pendenze, lo rendo disponibile per tutti coloro che lo vogliono seguire, il giorno antecedente l'uscita in mtb che è già programmata all'interno della pagina Appuntamenti. Devo dire che il risultato, del lavoro prodotto, questa volta l'ho trovato molto soddisfacente perchè in tutto l'itinerario non ci sono cose che se le salti è meglio ma sono tantissime quelle da vedere in un territorio che conserva ancora tantissime testimonianze del passato ed angoli che sembrano fuoriuscire da cartoline. Il consiglio, per tutti coloro che leggeranno questa pagina, è quello di provarlo anche se qualche parte impegnativa c'è. Ma se fate come me, con calma e passione, anche tutti questi ostacoli verranno superati ed al termine la soddisfazione tra quello che avete percorso e visto vi farà presto dimenticare anche la fatica, perchè passare di qui è sempre bello e quest'anno ancor di più perchè Bergamo è una delle due Capitali della Cultura - Italiana - 2023.

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L'arrivo a Bergamo avviene, come sempre, utilizzando mezzi pubblici e sulla linea  R14 -Milano-Monza-Carnate-Bergamo , con partenza dalla Stazione di Monza, si raggiunge la Stazione di Bergamo dopo circa un ora. Uscendo su piazzale Guglielmo Marconi ci portiamo al semaforo e procedendo sul lungo rettilineo di viale Papa Giovanni XXIII raggiungiamo l'incrocio con piazza Giacomo Matteotti. Girando a sinistra andiamo a seguire il tratto ciclo-pedonale che ci conduce poi su via XX Settembre all'interno del bellissimo centro cittadino dove oltre ai tanti negozi troviamo, all'angolo di largo Medaglie d'Oro, la Chiesa della Madonna dello Spasmo (1764). Arrivati su largo N. Rezzara ci teniamo a sinistra e ci portiamo su piazza Pontida che lasciamo subito per girare a sinistra sul breve tratto che attraversa largo Cinque Vie. Alla traversa a destra imbocchiamo la stradina di via San Lazzaro e procediamo poi sul prolungamento di via G. Manzù dove seguiamo il tratto ciclo-pedonale. Raggiunto l'incrocio attraversiamo via Palma il Vecchio e immettendoci su di via F. Coghetti arriviamo all'incrocio di via Corpo Italiano di Liberazione.
Proseguiamo ancora diritto sulla strettoia, ciclo-pedonale, che nel mezzo tra la Chiesa della Madonna di Loreto (1620)e la Chiesa di Don Massimiliano Kolbe raggiunge il bivio di via Loreto. Tenendoci a sinistra imbocchiamo la Passeggiata Filatoio procedendo in questa stretta stradina che ci conduce al bivio con viale Pietro e Maria Curie. Procediamo, anche qui, sul passaggio ciclo-pedonale e affianchiamo per un breve tratto il Canale della Roggia Serio Inferiore per deviare poi a destra sul ponte, che la attraversa, dirigendoci su un'altro tratto pedonale che passa accanto alle strutture dei campi da tennis. Leggera salita per arrivare al bivio di via Broseta e con una curva a sinistra procediamo sulla parte in sicurezza che passa sull'ampio marciapiede. Raggiunta la curva attraversiamo la strada e portandoci sul prolungamento di via G. Luchis arriviamo alla rotonda. Una deviazione a destra ci permette di entrare nei vialetti del Parco Comunale C. Leidi, che attraversiamo con molta calma, arriviamo su via Longuelo per deviare a sinistra e subito dopo a destra passando al di sotto del sottoportico della casa che ci immette sulla stradina di via del Celtro.

Seguendo questa stradina secondaria entriamo poco dopo all'interno del territorio del Parco dei Colli di Bergamo e andiamo a superare il piccolo ponticello che attraversa la Roggia Curna. Siamo entranti nella Piana di Astino e andiamo a percorrere questo lungo rettilineo che ci porta al bivio di via Ripa Pasqualina. Una curva a destra e una subito a sinistra per immetterci sul  Sentiero 1-Le vie del Verde  che prosegue poi, a destra, sull'altro lungo rettilineo di via Astino. Strada che inizia poco dopo a salire leggermente e rimane sempre così fino a raggiungere il grande Monastero di Astino (
1107) che  troviamo alla nostra destra. A fianco troviamo la Chiesa del Santo Sepolcro (1117) con la grande scalinata che però è chiusa al pubblico (o almeno oggi). Una breve fermata per scattare qualche bella fotografia e si riparte con la breve salita a sinistra che ci immette sull'altra stradina di via Allegrezza. In un contesto di terrazzamenti procediamo su questo stretto viottolo che è parte del  Sentiero-921 Sella di Madonna del Bosco  e poco dopo entriamo all'interno del Bosco dell'Allegrezza iniziando a seguire il bellissimo sentiero che in saliscendi continuo ci conduce all'incrocio della strade. 

Raggiunto l'asfalto giriamo a destra e andiamo a seguire quest'ampia strada che dopo un paio di curve ci immette sul lungo rettilineo di via Sombreno. Superato il semaforo procediamo sempre diritto e percorrendone 800 m, circa, deviamo poi a destra sulla stradina ciclo-pedonale che parte accanto ad alcune staccionate in legno. Su fondo asfaltato raggiungiamo il bivio e girando a sinistra seguiamo questa stradina laterale che raggiunge il 
Santuario della Beata Vergine della Castagna (1511). Sono un pò di volte che passo da queste parti e finora non ho mai avuto il tempo di fermarmi ma questa mattina lo faccio davvero volentieri per entrare anche in Chiesa. Qualche scatto fotografico all'interno e all'esterno per ricordo e poi si ritorna in sella per proseguire sull'itinerario. Uscendo dalla stradina, accanto al parcheggio, giriamo a destra e iniziamo a percorrere un'altro tratto del  Sentiero di Ilaria  (dedicato a Ilaria Rota) che all'interno del bosco e per 1,5 km, in continuo saliscendi, raggiunge la periferia di Almè nei pressi del Centro Sportivo comunale.

All'incrocio con via Olimpia proseguiamo diritto su via Partigiani e arrivati in piazzale G. Seghezzi giriamo a sinistra e poi subito a destra per imboccare via Michelangelo Buonarroti raggiungendo il bivio di via Papa Giovanni XXIII. Un destra sinistra per entrare sulla stretta via Borghetto che passa al di sotto anche di un sottoportico prima di arrivare su piazza Lemine. Ancora la stradina del centro storico con via San Michele per portarci all'incrocio della  SP14 , che attraversiamo per seguire il rettilineo di via Roma dove alla rotonda, sulla  SS470  prendiamo la seconda uscita. Raggiunta piazza Don Carboni giriamo a destra e andiamo a percorrere la Passeggiata Parco del Borgo che attraversando un giardino e un piccolo parco ci porta al bivio con via Prada. Curva a sinistra per passare davanti alla Chiesa dei SS. Faustino e Giovita seguire poi, a destra un breve tratto della stretta via Ripa. Alla prima traversa giriamo a sinistra e seguendo via S. Faustino ci portiamo al bivio con via Gaggio dove girando a destra andiamo a percorrerne poco più di 150 m. 

Abbiamo sin qui percorso 13 km e a parte un paio di brevi e facili salite il tracciato è stato abbastanza vario e se anche in leggerissima ascesa non ha comportato finora sforzi eccessivi. Girando però, adesso, in via Cascina Gaione la strada quasi subito inizia a salire, prima in modo abbastanza dolce poi quando la strada asfaltata termina, dopo aver superato la casa, inizia il tratto acciottolato con pendenze che salgono di molto e per circa 350 m rimangono al 21% fino a quando si raggiunge la grotta della Madonnina. Una breve fermata, per ammirare anche il piccolo presepe posto sotto l'ombrello, per qualche foto ricordo e per riprendere un pò di fiato. Qui nonostante le e-mtb lo sforzo si sente e persiste perchè il tratto è davvero duro. Terminato il l'acciottolato si prosegue su sterrato e sempre in salita ma adesso con pendenze, meno pesanti, che rimangono comunque in doppia cifra. Un susseguirsi di salite e brevi discese che ci stanno portando ad aggirare il Monte Bastia arrivando al bivio del Pissöl ai 445 m s.l.m. La sterrata è bellissima e prosegue ora in leggera discesa ma anche qui si procede per i prossimi 1000 m in un continuo mangiaebevi.  


Inizia poi la discesa che segue per un'altro lungo tratto su sterrato e diventa su fondo asfaltato all'entrata della prima periferia di Bruntino Alto. Andiamo a percorrere il tornante e iniziamo una discesa dove la pendenza è davvero notevole toccando il -18% all'entrata nelle prime case del borgo. Attraversandolo passiamo accanto alla bella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (1935) e subito dopo giriamo a sinistra su via Don G. Gelfi. Passando vicini alle strutture del campo sportivo proseguiamo su questa stradina che raggiunge un bivio. Tenendoci a destra ci portiamo a superare le colonne che fanno d'entrata alla stradina a fondo acciottolato che prosegue tra le case nella piccola frazione di Foresto I° e prosegue poi tra i campi fino ad arrivare ad un bivio di strade sterrate. Girando a sinistra arriviamo ad un'altro bivio, con la sterrata che a sinistra risale verso Foresto II°, ed iniziamo una discesa che ci conduce a superare il torrente Rino ed iniziare quindi una breve ma impegnativa salita all'interno del bosco. Il buon fondo della sterrata non ci fare troppa fatica anche se le pendenze sono oltre il 12%. Il terreno diventa nuovamente asfaltato quando siamo al bivio, all'altezza del ristorante, dove giriamo a sinistra e andiamo a percorrere via Valli raggiungendo in discesa il bivio con via Bosco.

Percorrendone solamente 100 m deviamo a destra su un'altra stradina periferica imboccando via P. Gasparotto che sempre in leggera salita e su un fondo asfaltato raggiunge le case di Petosino. Subito al primo bivio giriamo a sinistra e con la strada in discesa raggiungiamo la località Lacsolo. Poco più avanti ci immettiamo sul  Sentiero al Canto Alto  e lasciando alle nostre spalle il piccolo centro abitato iniziamo la strada ed il sentiero che in salita arrivano all'abitato di Azzonica. Con una curva a destra ci portiamo su via Fonte e deviando a destra imbocchiamo via degli Assonica percorrendo il lungo rettilineo fino al bivio. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere l'ampia strada asfaltata che però è quasi priva di traffico sebbene quest'oggi sia un giorno infrasettimanale. Raggiunto il bivio giriamo a destra su via San Francesco d'Assisi ed entriamo tra le case di Sorisole procedendo fino alla traversa di via Cume dove giriamo a destra per iniziare la discesa in direzione della rotonda dove alla seconda uscita ci portiamo su via Don G. Brugnetti. Ben presto il fondo ritorna sterrato e immettendoci nel bosco proseguiamo su un'altro bel sentiero che è coperto di foliage.

Uscendo nel mezzo dei prati ci teniamo a destra e proseguendo sul single track ci dirigiamo a fianco delle sponde del torrente Porcarizza e poco dopo dobbiamo impegnarci in una risalita, abbastanza tosta, seguendo un piccolo sentiero che zigzaga tra ammassi di terra e ci conduce a fianco del centro sportivo di Ponteranica. Uscendo dallo stretto passaggio ci portiamo sull'asfaltata via dei Roccoli e mantenendoci a destra procediamo sul prolungamento di via Rigla raggiungendo un bivio. Curva a destra per proseguire tra le case del paese fino alla traversa, a sinistra, di via I° Maggio che ci conduce oltre una sbarra dove imbocchiamo il sentiero che corre accanto alle sponde del torrente Quisa e risaliamo, dalla parte opposta, con alcuni tornanti verso l'asfaltata via Michelangelo da Caravaggio. Girando a sinistra raggiungiamo il bivio di via Fustina e, con cautela, giriamo a destra. Il prolungamento di via Moroni ci conduce all'incrocio, con semaforo, che ci da modo di attraversare, in sicurezza, la  SS470  e procedendo diritto imbocchiamo la strada del Mulino. Lungo rettifilo che ci conduce al bivio dove giriamo a sinistra per immetterci sulla  Ciclabile del Quisa  che da l'inizio ad un'altro bellissimo tratto su una stradina sempre in salita che con curve e tornanti fino all'incrocio della stretta via Ramera.

Giriamo a destra ed iniziamo, per me, il tratto più bello dell'escursione odierna con questa bella salita che dopo 1500 m con pendenza media dell'8% risale verso il bivio, con ultimo tratto acciottolato, prima di arrivare al bivio di via Scalvini. Il tornante ci porta sulla stradina di via Orsarola ed ancora in leggera salita ed in un paesaggio bellissimo, alla nostra sinistra, ci trasferiamo verso la località Case Moroni dove per un attimo dobbiamo scendere di sella per far passare il nostro mezzo tra le colonnine che delimitano il passaggio sulla stretta e sterrata stradina di via Ciaregotto. Percorrendola in discesa arriviamo, dopo aver superato altre colonnine, sull'asfaltata via Colle dei Roccoli e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere il tornante e le curve che raggiungono il bivio. Con la deviazione a sinistra proseguiamo in falsopiano su quest'altro tratto della stradina che arriva all'incrocio accanto alla Chiesa di San Sebastiano (1503) dove prendiamo a sinistra la stretta stradina di via San Sebastiano che va ad aggirare le case della località Bastia e raggiunge il bivio di via San Vigilio.

Costretti a girare a sinistra, dato il cartello di divieto della strada che prosegue davanti a noi, per 50 m dobbiamo impegnarci nella risalita della stradina di via F. Cavagnis per raggiungere il bivio dove giriamo a destra. Poco dopo inizia la discesa che prosegue anche sui tornanti fino ad arrivare al bivio dove anzichè proseguire su asfalto ci teniamo a destra per imboccare la piastrellata stradina di via Sotto le Mura di Sant'Alessandro che ci fa raggiungere, sempre in bella ed impegnativa discesa, il bivio di via Costantino Beltrami. Aggirando l'Orto Botanico (Lorenzo Rota) iniziamo le curve che ci conducono verso Porta Sant'Alessandro (1561) dove entriamo, a destra, in Città Alta passando per Largo Sant'Alessandro a fianco della stazione della Funicolare per San Vigilio (1912). Su un fondo selciato giriamo a destra per percorrere via Sudorno che in salita raggiunge il bivio. Tenendoci a sinistra iniziamo adesso il tratto asfaltato che ci fa passare sul balcone naturale dove a sinistra possiamo ammirare un paesaggio bellissimo sulle colline e sulla pianura circostante. Superando l'Istituto Suore Canossiane proseguiamo sulla bella stradina e sulla curva, a destra, passiamo accanto a Palazzo degli Angelini prima di iniziare il tratto dove la strada si restringe. 

Una sosta a fianco del Tempio Votivo ai Caduti prima di superare il sottoportico della casa e proseguire in discesa su questa bellissima stradina. Il fondo stradale ad un certo punto cambia e su selciato raggiungiamo il bivio di via Ripa Pasqualina dove giriamo a sinistra. Poco dopo ci portiamo su un'altra stretta stradina che percorriamo in falsopiano raggiungendo, a fianco, la Chiesa di San Martino della Pigrizia. Proseguiamo con bellissime vedute, alla nostra destra, anche sul tratto di via Borgo Canale che prosegue poco dopo su fondo acciottolato. In questo tratto, anche se in leggera salita, si passa volentieri piano per ammirare oltre al paesaggio anche le belle case e la Chiesetta di Sant'Erasmo (1356). Poco più avanti prendiamo a destra la stradina di via degli Orti che in discesa ci porta al bivio di via Tre Armi. Tenendoci a destra raggiungiamo prima il Baluardo di San Giovanni  e successivamente la Piattaforma di Santa Grata e il Baluardo San Giacomo che fanno parte delle Antiche Mura Venete. Entriamo nuovamente all'interno della Città Alta superando Porta San Giacomo e ci dirigiamo nel centro storico raggiungendo piazza Duomo.

Basilica di Santa Maria Maggiore, Cappella Colleoni, Cattedrale di Sant'Alessandro o Duomo di Bergamo, Palazzo della Ragione, il Battistero e per finire piazza Vecchia sono solo queste le bellezze architettoniche che si possono notare in questo spazio storico. Fotografia del gruppo accanto ad uno dei Leoni esterni alla Basilica e poi si riparte per riprendere il nostro itinerario. Uscendo dalla piazza ci teniamo a sinistra e alla prima traversa imbocchiamo via Rivola che in discesa raggiunge un tratto con un breve scalinata che però si percorre in sella. Su via Tassis giriamo a destra e raggiunta via San Lorenzo ancora a destra per portarci in piazza Mercato del Fieno dove invece deviamo a sinistra. Passiamo accanto all'Ex Convento di San Francesco (1220) ora Museo delle Storie di Bergamo e prendiamo l'acciottolata via Solata che in alcuni tratti è davvero strettissima e che va a superare un sottoportico. Breve tratto a sinistra su via Gombito e poi ancora a sinistra su via Porta Dipinta che sempre in discesa e su un fondo in pavé ci conduce a fianco della Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco (801).

Tenendoci a sinistra superiamo il sottopasso della Porta Medioevale Sub Fossis e lambendo, sulla stradina laterale, il Campo della Fara raggiungiamo la stradina che a destra ci conduce a fianco della Chiesa di Sant'Agostino. Usciamo adesso dalle Città Alta passando per Porta Sant'Agostino (1290) e immettendoci su viale Vittorio Emanuele II ci infiliamo, oltre il semaforo, sulla stradina, a sinistra, imboccando via Pignolo. Strada sempre in discesa che raggiunge una piazzetta, con la Fontana del Delfino, e successivamente un bivio dove giriamo a sinistra per procedere su via San Tommaso. Il fondo è sempre acciottolato e percorrendola tutta arriviamo all'incrocio con semaforo e andiamo ad attraversare piazza G. Oberdan prima di entrare all'interno di Borgo Santa Caterina. Percorrendo il lungo rettilineo arriviamo, poi, all'incrocio con via Suardi e attraversandolo ci portiamo su via F.lli Bronzetti che percorriamo fino alla rotonda. Superandola arriviamo all'incrocio con via SS. Maurizio e Fermo e girando a sinistra ci portiamo sulla  Pista Ciclo-Pedonale F. Coppi e G. Bartali  che segue i binari della  TEB -Tranvie Elettriche Bergamasche che ci riporta poi verso la Stazione ferroviaria di Bergamo dove termina questo bellissimo itinerario.
Pier

Un grazie a Gigi per le belle fotografie.

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