TMT-Trail MTB Track - Tr. 02
Distance: 45 km - 1.005 m Ascent - 1.054 m Descent
Portiamo a casa anche oggi un bel tracciato dove l'off-road la fa
veramente da padrone. Si chiude così il cerchio di un percorso iniziato,
qualche settimana fa, con il tracciato del TMT-Trail MTB Track - Tr. 01. Anche oggi abbondanti le sterrate i sentieri e le stradine secondarie
con alcune salite, abbastanza toste, sopra tutto nella parte finale.
Tratto di portage non lunghissimo, 10/20 m in salita, che si trova
sull'ultima parte del sentiero che scala il
Monte Croce, sopra Capiago. Per il resto oltre
ad un'altra ottima giornata, anche calda, la solita bellissima compagnia
di tanti amici (10 biker + la Ross) che non si sono mai risparmiati sia
nelle impervie discese che sulle belle ed impegnative pendenze tra
Albavilla, Fossana e l'arrivo davanti alla grotta della
Madonna del Cepp. Prime avvisaglie di polvere su terreni che risentono molto della
mancanza di precipitazioni così come i boschi che abbiamo
attraversato.
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Apri la pagina per visualizzare le tappe del percorso con la
lunghezza complessiva del tracciato e il dislivello globale.
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E' un bellissimo inizio di giornata quando ci si ritrova in
Stazione ferroviaria di Cucciago
dove inizia questa seconda e ultima tappa del
TMT-Trail MTB Track. Nella pagina dedicata, oltre alle due escursioni in mtb trovate anche
il tracciato completo ad anello che, chi se la sente, può anche
percorrere in un'unica tappa seguendo una gran parte di strade
sterrate e stradine secondarie davvero poco battute dalle auto.
Dislivelli non di poco conto in entrambe le tappe per rendere il
tracciato un poco più interessante per i biker a cui piace tanto
divertirsi sia in discesa che in salita. Per chi vuole seguire il
tracciato delle due tappe, come ho fatto io con gli amici, può lasciare
l'auto o raggiungere Cucciago con
il treno sulla linea S11 -Chiasso-Como-Milano-Rho di
Trenord che è il punto di arrivo/partenza di entrambe le tracce.
Apri la pagina in cui trovi tutte le
informazioni sui gruppi di percorsi |
Raggiunto un'altro punto dove le sterrate si dividono ci teniamo a destra
e riportandoci nuovamente all'ombra delle piante deviamo poi a sinistra
per percorrere quasi un lungo rettilineo che raggiunge l'asfalto di via
Canturina Vecchia. Giriamo a sinistra e andiamo a seguire quest'ampia
strada che passa nel mezzo di una zona industriale, a destra, mentre a
sinistra tantissime sono le belle villette fanno invece parte di una zona
residenziale. Siamo entrati nella prima periferia di
Senna Comasco e raggiungiamo
l'incrocio dove girando a destra andiamo a percorrere interamente la breve
salita di via Adda. Raggiunto il bivio della
SP28
andiamo a percorrerne le curve per circa 300 m, in leggera salita, e ci
portiamo all'incrocio con la
SP36 . Curva a sinistra per procedere su un brevissimo tratto della
provinciale per deviare poi a destra sull'altra stradina periferica di via
Olmeda entrando nel territorio comunale di
Capiago Intimiano. In salita ci
portiamo al bivio e prendendo a sinistra la stretta stradina che va a
superare la piccola
Chiesa di San Carlo e in falsopiano e successivamente in leggera discesa arriviamo al
termine dell'asfaltata.
Deviamo a destra nella sterrata che entra all'interno del boschetto e
seguendo la
Strada
Consortile della Faleggia ci portiamo all'interno delle case dell'omonimo rione ed
imbocchiamo via Kennedy. Con una bella salita ci impegniamo a seguire le
curve di questa bellissima strada e raggiunto il bivio, dopo l'ampio
curvone, giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto con pendenze più
gradevoli. Il rettilineo, sulla stradina che corre accanto alla rete ed
al muro di recinzione dell'Istituto Missionario Scuola Apostolica Del Sacro Cuore è davvero lunga arrivando, con una deviazione a destra davanti al
cancello d'ingresso, alla stradina che ci porta al bivio con con
la
SP28 . Giriamo a destra e seguendo la leggerissima pendenza dell'ampia sede
stradale ci portiamo alla prima traversa a sinistra e girando imbocchiamo
via L. Tatti. Strada che procede ancora in salita, passando all'interno di
una bellissima zona residenziale, dove ai vari bivii ci teniamo sempre a sinistra per
proseguire sulla
Strada delle Fontane . In questo punto la sede stradale si restringe di molto e sebbene la
salita prosegue su pendenze davvero morbide, fino a raggiungere la piccola
Edicola Mariana, dove poco dopo inizia la fase di discesa che va ad aggirare il
Monte Croce.
Raggiunto un bivio giriamo a destra per proseguire su un'altro bellissimo
tratto sterrato con passaggi anche tecnici per via del terreno smosso che
troviamo al di sotto del foliage. Premendo con forza sui pedali si riesce
comunque a sopperire alla mancanza di grip e si raggiunge il bivio dei
sentieri. Tenendoci a destra prendiamo quello che va in salita e poco
dopo, come descritto nella presentazione, si scende di sella per procedere
con un breve tratto portage che serve per oltrepassare gli ampi gradini
che le radici hanno disegnato sul sentiero. Non senza fatica procediamo
sui successivi 200/250 m che ci separano dal tratto più impegnativo e poco
dopo iniziamo, abbassando il sellino della e-MTB, la discesa sul tratto DH
dove del pendenze raggiungono il -15%. Con buoni freni e un pò di tecnica,
che in certi casi non guasta, si riesce a percorrere questo continuo
saltellio su radici sassi e curve e finalmente si raggiunge la parte bassa
del sentiero dove finalmente si può respirare leggermente senza l'assillo
del controllo del peso, a monte, per rimanere in sella.
Sempre in off-road, all'interno del bellissimo bosco, ci portiamo, quasi,
alla periferia di Lipomo e dopo una
piccola deviazione, a sinistra, per evitare un passaggio non proprio
agevole, arriviamo al bivio di un bellissimo sentiero. Ci teniamo a destra
e seguendo, quello che parte a destra dopo il bivio, iniziamo un tratto in
saliscendi continuo all'interno del
Parco della
Riserva Naturale del Lago di Montorfano. Siamo sempre in fuoristrada e in questo bosco le sterrate sembrano non
finire mai. Procediamo sulle belle sterrate che passano non distanti dalle
sponde del
Lago di Montorfano
e sempre in mangiaebevi raggiungiamo il
Lido e deviamo in direzione
dell'ampio parcheggio. Seguendo la strada bianca, che devia a destra, ci
portiamo al bivio della
SP28
e girando a destra ne andiamo a percorrere solamente 100 m per girare a
sinistra quando troviamo la traversa di via Europa Unita. Una breve salita
che è il preludio ad una successiva e più lunga discesa che raggiunge il
bivio dove imbocchiamo un breve tratto di via Molino.
Raggiunta la curva della strada asfaltata che gira a sinistra noi deviamo
a destra e andando a superare la sbarra ci riportiamo in fuoristrada per
procedere su un'altro bellissimo tratto sterrato che entra all'interno di
un boschetto e devia poi a sinistra su un tratturo che va ad attraversare
i gradi pratoni. La deviazione, a destra, al bivio, ci porta in
leggerissima salita ad incrociare nuovamente la
SP28 dove girando a sinistra iniziamo una breve salita, 100 m, su
asfalto per poi deviare subito a destra imboccando un tratto
del Sentiero
Storico Meda-Montorfano . Il lungo rettilineo all'inizio in leggera discesa riprende poi una
salita costante che arriva ad un bivio. Girando a sinistra percorriamo la
sterrata che ci porta sulla stradina asfaltata di via Selmur alle porte di
Capiago. Girando a sinistra ne
percorriamo il breve rettilineo e all'incrocio con la
SP28
per percorrerne 150 m e poi girare a sinistra sulla stradina di via
Salvadera che ci conduce in località
San Giorgio alle porte di
Intimiano. Ripresa la provinciale,
girando a destra ci portiamo in direzione della traversa, a sinistra, di
via Regina Margherita e seguendone il senso unico ci portiamo all'interno
del centro cittadino. Raggiungiamo il bivio di corso Ariberto e tenendoci
a sinistra ne percorriamo solamente una cinquantina di metri per deviare
poi a sinistra sulla stradina di via Fiume.
Un tratto pianeggiante ci prepara all'inizio della salita che ci
aspetta oltre il bivio di via Fiume e non senza fatica ci portiamo alla
traversa di via delle Grigne. La strada, qui, ha un inatteso salto di
pendenza e con più forza dobbiamo spingere sui pedali per raggiungere a
sinistra l'ingresso sulla parte sterrata che parte poi alla nostra
destra. Ancora salita, ma con pendenze minori, all'interno del bosco
fino ad arrivare al bivio dove lasciamo la sterrata per seguire la
deviazione su sentiero, a sinistra, portandoci nuovamente su un'altro
tratto del
Sentiero
Storico Meda-Montorfano . Un ultimo tratto su sterrato che ci consente di raggiungere il bivio
di via Cascina Pelada e girando a sinistra andiamo a percorrere la
leggera salita che raggiunge il bivio a fianco della Cascina. Giriamo a
destra e proseguiamo sul bellissimo sterrato della
Strada
Comunale
dove seguiamo, per un tratto, il
Sentiero
Cabiate-Montorfano . Lo lasciamo al bivio perchè noi proseguiamo diritto sulla bellissima
sterrata che va ad attraversare i campi e lascia il piccolo borgo di
Inghigollo alla nostra
sinistra.
Rimaniamo sempre su strada sterrata ed al primo bivio deviamo a destra per
arrivare al bivio successivo dove a sinistra andiamo a imboccare
la Strada
del Bosco Comunale
che con un'ultimo strappetto ci fa arrivare accanto alla struttura di
Cascina Cassinazza. Tenendo la casa alla nostra destra andiamo a percorrere la leggera salita
che va a superare la sbarra e raggiunge il bivio. Girando a destra iniziamo
un'altro dei bellissimi tratti che attraversano questa parte del parco e
seguendo la Strada
Comunale della Brughiera ci portiamo, quasi sempre in rettilineo ed in leggera discesa, al bivio di
via Marconi all'immediata periferia di
Montorfano. Giriamo a destra e con un
breve rettilineo arriviamo alla grande rotonda sulla
SP342 , che aggiriamo prendendo la seconda uscita, per deviare a destra sulla
strada sterrata che procede sempre in leggera salita fin dopo il bivio dove
giriamo a destra. Un breve attraversamento del bosco ed iniziamo un corto
tratto in discesa che ci conduce al bivio delle sterrate dove girando a
sinistra andiamo a seguire un'altra bellissima strada bianca che ci porta al
bivio con la Strada
Consorziale delle Chiuse
alla prima periferia di
Albese con Cassano.
Giriamo a destra e procediamo fino al primo incrocio dove deviando a
sinistra imbocchiamo l'asfaltata via Don P. Meroni che ci da modo di
superare la trafficatissima
SP639
passando per il sottopasso. Percorrendo il prolungamento di via Civati
arriviamo al bivio e tenendoci a destra andiamo a percorrerla tutta fino
al bivio successivo dove giriamo a sinistra su via Brianza. Una breve
rampa ci conduce al bivio della
SP37
e tenendoci per forza a destra raggiungiamo la rotonda dove deviamo a
sinistra sul rettilineo di via G. Matteotti. Arrivati all'altezza della
rotonda, successiva, giriamo a sinistra e percorriamo un brevissimo tratto
di via XXV Aprile per svoltare a destra alla traversa di via Don F.
Ballabio. Aggiriamo un piccolo centro commerciale e ci portiamo, in
leggera salita, su via Basso Formiano per arrivare al bivio di via Roscio,
a Albavilla, dove giriamo a sinistra.
La stradina non è molto larga e qualche auto di passaggio ovviamente la si
trova a importante è tenersi sempre in fila indiana per non ostacolare il
passaggio dei veicoli a motore. Poco prima dell'inizio della curva la
pendenza aumenta e con un poco più di fatica raggiungiamo la traversa, a
sinistra, della stradina che parte già in leggerissima salita.
Dopo un primo tratto asfaltato raggiunto il bivio, dove ci teniamo a
destra, iniziamo la parte del percorso più impegnativa in termine di
salita. Il fondo stradale passa da asfalto a cemento e con punte che
raggiungono quasi il 18% procediamo a fatica fino al termine della rampa e
a fianco del cancello d'ingresso di una casetta, alla nostra destra, parte
un tratto di sentiero che solo a guardarlo ti viene voglia di girare il
manubrio e tornare indietro. Mancano però solo questi 50 m per scollinare
ed allora ecco l'aiuto che ti serve con l'ausilio del motore. Il fondo è
abbastanza sconnesso e a tratti anche pieno di foglie ma per fortuna non
ci sono radici che possono compromettere il passaggio. Chiuso
l'ammortizzatore anteriore e posteriore si inizia la salita che diventa
dura quando si raggiunge il centro del sentiero ma fortunatamente manca
davvero poco per percorrerne gli ultimi metri. Fiatone all'arrivo e attimo
di pausa prima di rimettersi in sella e aprire nuovamente le forcelle e si
inizia la discesa che raggiunge un bivio. La sterrata che prendiamo è
quella di sinistra e proseguiamo in direzione di
Fossana. Raggiungiamo il bivio che
entra nel piccolo abitato e prendiamo a destra quella che prosegue verso
un'altro bivio.
A fianco della
Baita degli Alpini, della Sezione di
Albese con Cassano, parte a destra
una strada acciottolata che andiamo a percorrere e inizia subito in salita
con pendenze leggermente inferiori a quelle precedenti ma rimangono però
ancora importanti essendo oltre il 16%. Raggiunto il tornante mancano
davvero poche centinaia di metri alla vetta e con l'ultima vera fatica
arriviamo al bivio davanti alla
Grotta della Madonna del Cepp. Un attimo di pausa, anche qui, per scattare le foto ricordo e si
riparte con la bella discesa su tratti sterrati, pavimentati e
acciottolati per raggiungere, seguendo la via dei Monti le case di
Albese. Ritrovato l'asfalto
raggiungiamo un'incrocio e prendendo a destra ci riportiamo in off-road
seguendo una sterrata/sentiero che passa nel mezzo tra un lunghi muri di
cinta. Arriviamo alla piccola località
Sirtolo e superando un cortile con
annesso sottoportico della casa ci dirigiamo verso il bivio della
provinciale
SP37
superando il piccolo Oratorio di San Fermo. Giriamo a destra e ne andiamo a percorrere circa 250 m per deviare poi
ancora a destra su via San Martino che in salita entra tra le strette
stradine di Tavernerio. Proseguendo
su via A. Diaz iniziamo un'altro bel tratto di salita che aggira la
collina e ci portiamo quindi su via IV Novembre e via A. Manzoni per
iniziare la discesa che raggiunge il bivio di via Cappelletta dove giriamo
a sinistra.
La stretta stradina a curve ci conduce ad un'altro bivio dove giriamo a
destra per percorrere un breve tratto di via C. Battisti. Alla prima
traversa giriamo a sinistra e su via San Bartolomeo lasciamo le case di
Tavernerio e ci portiamo, a destra,
sulla bellissima sterrata, in discesa, del Sentiero
Passeggiata Voltiana
che, superando sul ponte l'Orrido del Torrente Bottini, prosegue poi in direzione di
Camnago Volta. Ritrovato l'asfalto a
fianco della
Chiesa di Santa Cecilia
procediamo verso il bivio e girando a sinistra ci portiamo sulla stradina,
in discesa, di via V. Franchi ed iniziamo con il percorrere la curva
arrivando all'altezza della traversa di via della Libertà. La discesa
prosegue ancora e con un bel tornante ci portiamo su via Navedano seguendo
il corso del
torrente Cosia fino al piccolo
ponte. Passati sulla sponda opposta proseguiamo sul prolungamento di via
Pannilani ed arriviamo al semaforo all'incrocio con la
SP342 . Siamo alla periferia di Como e
manca oramai poco per raggiungere la
Stazione ferroviaria di Como San Giovanni
e scegliamo di passare per stradine alternative raggiungendola in men che
non si dica. La nostra traccia termina sul piazzale San Gottardo e
contenti di aver terminato anche oggi questa nuova avventura non ci resta
che attendere il treno che ci riporta verso casa.
Pier
Un grazie a Walter per le
bellissime fotografie.
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