40 km in MTB - 02
Distance: 40 km - 617 m Ascent - 623 m Descent
E' un itinerario diverso quello che ho percorso quest'oggi in compagnia di Marco, Walter e della Ros perché non è il solito giro ad anello ma questa volta si parte da un punto e si arriva in un'altra destinazione. Direi che ci siamo divertiti davvero nel salire e nel scendere dalle pendici del Monte Canto ma, non sono da meno, gli sterrati all'interno del bosco, appena sopra Terno d'Isola, che passano non distanti dalle sponde del torrente Buliga così come sono sempre belli i passaggi nel Parco Adda Nord verso i piccoli borghi di Malmetida, Valle e Pradella. Ma il tutto non finisce qui perchè attraversando il fiume Adda sul Ponte San Michele si aprono ancora tante sterrate all'interno del Parco del Rio Vallone e del Parco Agricolo Nord-Est che ci portano direttamente alla Stazione di Carnate dove arriviamo molto soddisfatti del bel tracciato in cui rispetto all'originale abbiamo dovuto modificare alcuni punti. Giornata bella, leggermente ventilata e terreni resi secchi da questa continua siccità per cui alcuni passaggi che in altre stagioni possono essere difficoltosi quest'oggi si sono rivelati semplici.
E' un bell'itinerario, mai troppo impegnativo, almeno nella prima parte e vi consiglio di provarlo perché ci sono passaggi in varie frazioni che, se non ci passate in sella alla vostra mtb, non ci passate mai più. Potete lasciare la vostra auto, alla Stazione di Carnate-Usmate e prendere il treno che ferma alla Stazione di Terno d'Isola così che al ritorno possiate poi riprenderla li perché l'itinerario prevede l'arrivo proprio in quel punto.
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Lasciando la piccola
Stazione di Terno alle nostre
spalle andiamo a percorrere il rettilineo di viale G. Marconi e al primo
incrocio giriamo a destra per portarci sull'altro lungo rettifilo di via
IV Novembre. Raggiunto il Camposanto, a fianco del Monumento ai Caduti,
arriviamo alla rotonda sulla
SP166 . Giriamo a destra rimanendo sulla ciclo-pedonale che gli corre a
fianco ed alla prima traversa, a destra, la lasciamo per imboccare la
breve stradina di via Salmister che ci porta al sottopasso ferroviario.
Proseguiamo sul sentiero che parte davanti a noi entrando in un
boschetto e successivamente andiamo ad attraversare dei pratoni.
Superiamo il ponticello sul
torrente Buliga e procediamo sempre
sulla sterrata principale, seguendo anche il sentiero in salita che ci
porta sulla cima della collinetta e ci concediamo anche un piccolo
portage per attraversare un ponticello, crollato, in un punto dove non è
possibile passare altrove. La nostra esperienza è tale che anche questo
piccolo problema sia risolto nel miglior modo possibile e in breve tutti
noi e i mezzi siamo sulla sponda opposta della roggia. Senza deviazioni,
in direzione nord, arriviamo al bivio della
SP168 dove giriamo a destra e andiamo a seguirne solo il breve tratto
che raggiunge l'incrocio. per immetterci poi nell'altra sterrata che
entra nel bosco e aggira la località
Piana Bassa.
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La strada adesso inizia a salire ma sono pendenze accessibili e quindi
senza forzare si superano tranquillamente. Superiamo un piccolo
ponticello, che attraversa il torrente, e raggiunto un bivio di sterrate
ci teniamo a sinistra. Troviamo poco più avanti un'incrocio, di sentieri e sterrate e superando
il primo, che troviamo a sinistra, raggiungiamo l'uscita del bosco e con
la pendenza che adesso sale un poco più della precedente iniziamo
l'avvicinamento alle case della piccola località
Cà Maitone in un contesto di
terrazzamenti. Raggiunto il piccolo borgo andiamo ad attraversare le case
e la vecchia cascina per raggiungere poi la stradina asfaltata al bivio.
Giriamo a sinistra e seguiamo la stretta sede stradale che arriva
all'altro bivio. Svolta a destra ed inizio di una bella salita su stradina
priva di traffico che però adesso sale ancora di pendenza e con alcune
curve raggiunge il borgo di
Volpera alle prime pendici della
collina. Seguendo via Centralino attraversiamo tutto il centro del piccolo
abitato e portandoci verso la zona periferica e le ultime case arriviamo
al bivio con via Fontanella. Giriamo a sinistra e proseguiamo, in discesa,
su alcune curve che ci conducono ad un bivio. Imboccata, a destra, via
Case nuove procediamo su un falsopiano per raggiungere la località
Case Nuove e non appena la superiamo
entriamo nel piccolo borgo di
Pratolongo.
Nel centro del piccolo abitato prendiamo la strada che devia destra e
con una breve salita ci portiamo al bivio, dove alla nostra sinistra
parte la bella sterrata che scende verso le case del vecchio borgo di
Grumello. Lasciamo le fatiscenti
case, in cui notiamo un avvio di recupero delle parti antiche, per
procedere in discesa arrivando alla prima periferia di
Sotto il Monte. Percorrendo il rettilineo di via Pratolongo raggiungiamo la traversa
di via A. Fumagalli e portandoci all'incrocio giriamo a destra su viale
Rossi che leggermente in salita ci porta al bivio. Tenendoci a sinistra
seguiamo il rettilineo di via Casoracchio e allo stretto incrocio, dove
alla nostra destra troviamo la piccola
Chiesa di San Rocco,
proseguiamo sempre diritto percorrendo via Monasterolo in direzione
di Cà Maitino. Raggiunto il bivio una
breve pausa per un caffè e poi nuovamente in sella sul tratto in pavé per
portarci sull'asfalto ci conduce alla piccola località
Boarolo. Attraversiamo anche qui le
poche case portandoci su via Cornetta ed arriviamo all'altro piccolo borgo
di Corna. Al bivio giriamo a destra
ed iniziamo un tratto in leggera salita, della strada che va in direzione
del
Santuario della Madonna delle Caneve, che raggiungiamo perchè quando passo da queste parti non posso non
sostare in questo bellissimo angolo dove i rumori si sentono solo in
lontananza. Scendendo prendiamo a destra la traversa della sterrata
e percorrendola in leggera discesa arriviamo alla struttura di Cascina Zandona. Passiamo a fianco dei muri periferici della casa in uno stretto
sentiero e con un tratto, abbastanza, tecnico arriviamo poi al bivio con
la sterrata procedendo in discesa, quasi in rettilineo, verso la località
Cargadura.
Ancora in discesa percorriamo via Solti che raggiunge il bivio con via Don
O. Bolgeni dove giriamo a destra per proseguire e superare la rotonda e
girare a destra sulla traversa di via Dante Alighieri alla periferia
di Carvico. Rettilineo che
raggiunge un primo bivio dove tenendoci a sinistra entriamo in una bella
zona residenziale di Predazzi che
attraversiamo su via Agricoltori. Al bivio successivo prendiamo a destra
la stradina che corre accanto alle sponde del
torrente Grandone procedendo in
leggera salita fino al bivio della località
Malmetida. Ci attende adesso uno
strappo, 500 m circa con pendenze al 20%, che risale l'acciottolata
stradina fino alla località Mulini.
Girando a sinistra, a fianco della vecchia casa, ci portiamo su un bel
sentiero che corre quasi pianeggiante ed in costa e passando al di sotto
della località Rigurida raggiungiamo
il bivio in località Alzata.
Ritrovato l'asfalto attraversiamo via Malmetida e ci portiamo sulla
leggera salita di via della Fonte raggiungendo il piccolo abitato di
Valle. Lasciamo la strada
asfaltata girando a destra sulla breve salita sterrata con la strada che
devia poi a sinistra e ci immette sul rettilineo semi sterrato di via
Mazzo. Raggiunta nuovamente la strada asfaltata, al bivio, la
attraversiamo ed iniziamo a seguire un single track, quasi sparito, che va
ad attraversare un prato e passando a fianco di alcuni terrazzamenti ci fa
arrivare al piccolo borgo di
Pradella.
Lo aggiriamo e portandoci sull'asfaltata stradina iniziamo un breve tratto
in discesa e dopo l'ampia curva prendiamo, a destra, oltre le transenne,
l'impegnativa discesa su acciottolato dove le pendenze sono sicuramente al
limite. Arrivati all'altra transenna siamo costretti a scendere di sella
per lo stretto passaggio che ci porta nella località
Rossera. Davanti a
Villa Rossera giriamo a sinistra e dopo un breve rettilineo prendiamo a destra,
oltrepassando altre transenne, la stretta stradina che con alcune belle
curve ci conduce a Villa d'Adda con
un bellissimo panorama in cui si vede da lontano, con la limpidezza della
giornata odierna, anche il
Santuario della Madonna del Bosco
posto sulla riva opposta dell'Adda
nel territorio comunale di Imbersago.
La discesa prosegue passando al di sotto del sottoportico nei pressi della
Chiesa di San Giovanni
prima di arrivare al bivio dell'asfaltata
SP169 . Giriamo a destra e percorrendo il tornante ci teniamo poi a destra per
imboccare la stretta stradina che in discesa ci conduce al bivio di via
Casargo dove ci teniamo a sinistra. Il semi rettilineo che ne segue ci fa
arrivare al bivio di via Crusnigo dove ci teniamo a destra per deviare,
poi, subito a sinistra su via Catello. Superando il grande capannone
prendiamo a sinistra via Nosea e poco dopo terminiamo il tratto asfaltato
per immetterci sulla sterrata che con un bello strappetto ci fa entrare
all'interno del boschetto.
Superando una serie di bivii a sinistra e destra rimaniamo sempre sulla
sterrata principale ed andiamo poi ad affrontare lo stretto tornantino che
ci porta poi, con uno strappo successivo, al bivio di via Parscera. Curva
a destra su questa stradina asfaltata e ancora una buona salita per
arrivare al bivio dove girando a sinistra ci riportiamo nuovamente su
sterrato per raggiungere le case della località
Monte Cucco. Al bivio di via Volpino
inferiore giriamo a destra e arrivati alla rotonda prendiamo a destra via
Volpino. Ne percorriamo solo un breve tratto ed alla seconda traversa a
destra giriamo su via Bignone che con un'altro strappo ci porta poi sul
sentiero che arriva al bivio di via Parscera dove superiamo i pochi
gradini in discesa. Proseguendo diritto, davanti a noi, sulla sterrata
entriamo all'interno dei primi sterrati del
Parco Adda Nord
ed iniziamo uno dei tratti più belli dell'escursione con i continui
saliscendi che ci offre il bosco sull'ex
Monte Giglio. Sentieri bellissimi
dove guidare la MTB è doveroso ed in alcuni punti anche tratti tecnici si
sommano a quelli invece più facili. Raggiungiamo così la prima periferia
di Calusco d'Adda, uscendo al bivio
dell'asfaltata via della Valli che lasciamo per deviare a sinistra sul
tratto sterrato che va a superare alcuni capannoni ed entra poi sulla zona
residenziale prima della deviazione a sinistra che ci conduce al bivio con
la
SP166 .
Tenendoci a destra arriviamo all'imbocco del tratto ciclo-pedonale che
attraversa il
Ponte San Michele
dove, dopo alcune fermate per scattare fotografie, dall'alto, sul
fiume Adda raggiungiamo in fila
indiana la sponda opposta di
Paderno d'Adda. Con attenzione, dopo
esserci fatto superare dalla lunga coda di auto, giriamo a sinistra e ci
portiamo subito a sinistra sul rettilineo di U. Festini per deviare alla
prima traversa a destra su via G. Mazzini. Raggiunto l'incrocio giriamo a
sinistra e percorriamo via G. Marconi che ci riporta all'incrocio di via
U. Festini. La attraversiamo ed imbocchiamo la
Strada
Consorziale delle Liviere
che va a superare alcuni capannoni. Raggiunto il bivio, delle sterrate,
giriamo a destra e ci immettiamo sul tratto tecnico della
Strada
della Costiera
che in un contesto semi pianeggiante e con continui passaggi da un lato
all'altro della sede del sentiero ci porta poi all'ultimo tratto su
tratturo prima di arrivare al bivio con via per Porto d'Adda. Al bivio ci
teniamo a sinistra ed andiamo a percorrere il rettilineo di via Fuggitiva
che arriva ad un'incrocio. Lasciamo la strada asfaltata per procedere
sempre diritto, in questo tratto pianeggiante, sul tratturo che va ad
attraversare i campi arrivando alla prima periferia di
Cornate d'Adda. Seguiamo a sinistra
via C. Battisti e all'incrocio giriamo a destra su via Nazario Sauro.
Raggiunto l'incrocio, con il semaforo, andiamo ad attraversare
la SP55 per procedere su via N. Sauro andando ad aggirare alcuni capannoni
per portarci sulla stradina di via G. Pastore.
Alcune deviazioni per stradine non più accessibili con cancelli e
divieti ci riportano sulla provinciale e rimanendo sul tratto
ciclo-pedonale giriamo a destra su via San Pietro. La stradina
all'inizio asfaltata lascia poi il posto allo sterrato e quindi al
sentiero che però all'ingresso del bosco, nei pressi del guado sul
Rio Vallone termina. Siamo quindi
costretti a cercare un passaggio dirigendoci a sinistra e con un
brevissimo portage andiamo ad attraversare il letto asciutto del corso
d'acqua e spingendo la nostra MTB sulla breve salita dell'argine ci
riportiamo in traccia. Prendiamo il tratturo a sinistra e arriviamo, in
rettilineo, al bivio delle sterrate dove seguiamo a destra la
Strada
Vicinale del Bosco Grande . Attraversando i campi arsi dal sole di questi ultimi mesi dove i
colori cambiano in continuazione arriviamo ad una traversa dove
imbocchiamo il sentiero che parte a destra. Entriamo all'interno del
boschetto e seguiamo questo bel single track che passa nel mezzo della
fitta vegetazione dove le curve e le controcurve sono proprio
vicinissime e dove dobbiamo stare molto attenti anche a radici piccoli
tronchi tagliati che potrebbero compromettere, se non visti per tempo,
l'integrità nostra e del mezzo. Uscendo a destra, dal boschetto, procediamo su un tratto poco sfruttato
dai biker e si vede tutto perché l'erba, oramai alta, sta riprendendo
tutto il sentiero non più utilizzato. Raggiunto un bivio ci teniamo a
destra e andiamo a seguire la Strada Consorziale delle Vignasche che raggiunge poi, non troppo distante, le strutture di Cascina Bergamina.
Al bivio giriamo a sinistra procedendo su un'altro rettilineo che arriva
a fianco di una piccola zona industriale dove a sinistra seguiamo
l'asfaltata via Giacomo Matteotti. Superate le fabbriche ci portiamo
all'interno del
Parco Agricolo Nord-Est e con un breve tratto sterrato guadagniamo, a destra, l'arrivo
al bivio dell'asfaltata via Rimembranze alla periferia di
Verderio Inferiore. Giriamo a
sinistra e poi al bivio successivo a destra su via per Aicurzio
raggiungendo la località
Villa Commenda e subito dopo
Castel Negrino alla periferia
di Aicurzio. Alla prima traversa
giriamo a destra e seguiamo la sterrata sul
Percorso n. 1-Gessate-Verderio
all'interno del
P.A.N.E. Raggiunta la periferia di
Bernareggio davanti al
Parco Baleno prendiamo la sterrata
a destra che lo attraversa e portandoci sul breve rettilineo di via P.
Nenni arriviamo, poi, al bivio con via Papa Giovanni XXIII. Attraversando la cittadina su questo lungo rettilineo che ci immette sul
prolungamento di via Cavour arriviamo all'incrocio. Giriamo a destra e
andiamo a percorrere un'altro rettilineo G. Biella-Celotti raggiungendo
rapidamente un'altro bivio. Curva a sinistra sul un breve tratto
della
SP3
per deviare poi a sinistra su via A. Diaz per procedere su questa stradina
periferica che ci porta fino al termine della strada asfaltata per
iniziare gli ultimi tratti sterrati che raggiungono il centro sportivo. La
curva a destra che prosegue sempre su sterrato ci porta poi al bivio con
via C. Cattaneo ed arrivati alla periferia di
Carnate deviando a sinistra
sull'ultima sterrata della giornata che passa accanto alle strutture del
golf. Raggiunto il bivio di via Papa Giovanni XXIII giriamo a sinistra e
poco dopo a destra per seguire il lungo rettilineo di via G. Bazzini e poi
sul prolungamento della stradina di via L. Banfi. Ultime curve ed eccoci
arrivati alla
Stazione ferroviaria di Carnate-Usmate
dove termina il nostro bel tour odierno.
Pier
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