40 km in MTB - 02


11/08/2022 - 40 km in MTB - Tr. 02
Distance: 40 km - 617 m Ascent - 623 m Descent



E' un itinerario diverso quello che ho percorso quest'oggi in compagnia di Marco, Walter e della Ros perché non è il solito giro ad anello ma questa volta si parte da un punto e si arriva in un'altra destinazione. Direi che ci siamo divertiti davvero nel salire e nel scendere dalle pendici del Monte Canto ma, non sono da meno, gli sterrati all'interno del bosco, appena sopra Terno d'Isola, che passano non distanti dalle sponde del torrente Buliga così come sono sempre belli i passaggi nel Parco Adda Nord verso i piccoli borghi di Malmetida, Valle e Pradella. Ma il tutto non finisce qui perchè attraversando il fiume Adda sul Ponte San Michele si aprono ancora tante sterrate all'interno del Parco del Rio Vallone e del Parco Agricolo Nord-Est che ci portano direttamente alla Stazione di Carnate dove arriviamo molto soddisfatti del bel tracciato in cui rispetto all'originale abbiamo dovuto modificare alcuni punti. Giornata bella, leggermente ventilata e terreni resi secchi da questa continua siccità per cui alcuni passaggi che in altre stagioni possono essere difficoltosi quest'oggi si sono rivelati semplici.

E' un bell'itinerario, mai troppo impegnativo, almeno nella prima parte e vi consiglio di provarlo perché ci sono passaggi in varie frazioni che, se non ci passate in sella alla vostra mtb, non ci passate mai più. Potete lasciare la vostra auto, alla Stazione di Carnate-Usmate e prendere il treno che ferma alla Stazione di Terno d'Isola così che al ritorno possiate poi riprenderla li perché l'itinerario prevede l'arrivo proprio in quel punto.

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Lasciando la piccola Stazione di Terno
alle nostre spalle andiamo a percorrere il rettilineo di viale G. Marconi e al primo incrocio giriamo a destra per portarci sull'altro lungo rettifilo di via IV Novembre. Raggiunto il Camposanto, a fianco del Monumento ai Caduti, arriviamo alla rotonda sulla 
SP166 . Giriamo a destra rimanendo sulla ciclo-pedonale che gli corre a fianco ed alla prima traversa, a destra, la lasciamo per imboccare la breve stradina di via Salmister che ci porta al sottopasso ferroviario. Proseguiamo sul sentiero che parte davanti a noi entrando in un boschetto e successivamente andiamo ad attraversare dei pratoni. Superiamo il ponticello sul torrente Buliga e procediamo sempre sulla sterrata principale, seguendo anche il sentiero in salita che ci porta sulla cima della collinetta e ci concediamo anche un piccolo portage per attraversare un ponticello, crollato, in un punto dove non è possibile passare altrove. La nostra esperienza è tale che anche questo piccolo problema sia risolto nel miglior modo possibile e in breve tutti noi e i mezzi siamo sulla sponda opposta della roggia. Senza deviazioni, in direzione nord, arriviamo al bivio della  SP168  dove giriamo a destra e andiamo a seguirne solo il breve tratto che raggiunge l'incrocio. per immetterci poi nell'altra sterrata che entra nel bosco e aggira la località Piana Bassa

La strada adesso inizia a salire ma sono pendenze accessibili e quindi senza forzare si superano tranquillamente. Superiamo un piccolo ponticello, che attraversa il torrente, e raggiunto un bivio di sterrate ci teniamo a sinistra. 
Troviamo poco più avanti un'incrocio, di sentieri e sterrate e superando il primo, che troviamo a sinistra, raggiungiamo l'uscita del bosco e con la pendenza che adesso sale un poco più della precedente iniziamo l'avvicinamento alle case della piccola località Cà Maitone in un contesto di terrazzamenti. Raggiunto il piccolo borgo andiamo ad attraversare le case e la vecchia cascina per raggiungere poi la stradina asfaltata al bivio. Giriamo a sinistra e seguiamo la stretta sede stradale che arriva all'altro bivio. Svolta a destra ed inizio di una bella salita su stradina priva di traffico che però adesso sale ancora di pendenza e con alcune curve raggiunge il borgo di Volpera alle prime pendici della collina. Seguendo via Centralino attraversiamo tutto il centro del piccolo abitato e portandoci verso la zona periferica e le ultime case arriviamo al bivio con via Fontanella. Giriamo a sinistra e proseguiamo, in discesa, su alcune curve che ci conducono ad un bivio. Imboccata, a destra, via Case nuove procediamo su un falsopiano per raggiungere la località Case Nuove e non appena la superiamo entriamo nel piccolo borgo di Pratolongo.

Nel centro del piccolo abitato prendiamo la strada che devia destra e con una breve salita ci portiamo al bivio, dove alla nostra sinistra parte la bella sterrata che scende verso le case del vecchio borgo di Grumello. Lasciamo le fatiscenti case, in cui notiamo un avvio di recupero delle parti antiche, per procedere in discesa arrivando alla prima periferia di Sotto il Monte. Percorrendo il rettilineo di via Pratolongo raggiungiamo la traversa di via A. Fumagalli e portandoci all'incrocio giriamo a destra su viale Rossi che leggermente in salita ci porta al bivio. Tenendoci a sinistra seguiamo il rettilineo di via Casoracchio e allo stretto incrocio, dove alla nostra destra troviamo la piccola Chiesa di San Rocco,  proseguiamo sempre diritto percorrendo via Monasterolo in direzione di 
Cà Maitino. Raggiunto il bivio una breve pausa per un caffè e poi nuovamente in sella sul tratto in pavé per portarci sull'asfalto ci conduce alla piccola località Boarolo. Attraversiamo anche qui le poche case portandoci su via Cornetta ed arriviamo all'altro piccolo borgo di Corna. Al bivio giriamo a destra ed iniziamo un tratto in leggera salita, della strada che va in direzione del Santuario della Madonna delle Caneve, che raggiungiamo perchè quando passo da queste parti non posso non sostare in questo bellissimo angolo dove i rumori si sentono solo in lontananza. Scendendo prendiamo a destra  la traversa della sterrata e percorrendola in leggera discesa arriviamo alla struttura di Cascina Zandona. Passiamo a fianco dei muri periferici della casa in uno stretto sentiero e con un tratto, abbastanza, tecnico arriviamo poi al bivio con la sterrata procedendo in discesa, quasi in rettilineo, verso la località Cargadura

Ancora in discesa percorriamo via Solti che raggiunge il bivio con via Don O. Bolgeni dove giriamo a destra per proseguire e superare la rotonda e girare a destra sulla traversa di via Dante Alighieri alla periferia di Carvico. Rettilineo che raggiunge un primo bivio dove tenendoci a sinistra entriamo in una bella zona residenziale di Predazzi che attraversiamo su via Agricoltori. Al bivio successivo prendiamo a destra la stradina che corre accanto alle sponde del torrente Grandone procedendo in leggera salita fino al bivio della località Malmetida. Ci attende adesso uno strappo, 500 m circa con pendenze al 20%, che risale l'acciottolata stradina fino alla località Mulini. Girando a sinistra, a fianco della vecchia casa, ci portiamo su un bel sentiero che corre quasi pianeggiante ed in costa e passando al di sotto della località Rigurida raggiungiamo il bivio in località Alzata. Ritrovato l'asfalto attraversiamo via Malmetida e ci portiamo sulla leggera salita di via della Fonte raggiungendo il piccolo abitato di Valle. Lasciamo la strada asfaltata girando a destra sulla breve salita sterrata con la strada che devia poi a sinistra e ci immette sul rettilineo semi sterrato di via Mazzo. Raggiunta nuovamente la strada asfaltata, al bivio, la attraversiamo ed iniziamo a seguire un single track, quasi sparito, che va ad attraversare un prato e passando a fianco di alcuni terrazzamenti ci fa arrivare al piccolo borgo di Pradella.

Lo aggiriamo e portandoci sull'asfaltata stradina iniziamo un breve tratto in discesa e dopo l'ampia curva prendiamo, a destra, oltre le transenne, l'impegnativa discesa su acciottolato dove le pendenze sono sicuramente al limite. Arrivati all'altra transenna siamo costretti a scendere di sella per lo stretto passaggio che ci porta nella località Rossera. Davanti a Villa Rossera giriamo a sinistra e dopo un breve rettilineo prendiamo a destra, oltrepassando altre transenne, la stretta stradina che con alcune belle curve ci conduce a Villa d'Adda con un bellissimo panorama in cui si vede da lontano, con la limpidezza della giornata odierna, anche il Santuario della Madonna del Bosco posto sulla riva opposta dell'Adda nel territorio comunale di Imbersago. La discesa prosegue passando al di sotto del sottoportico nei pressi della Chiesa di San Giovanni prima di arrivare al bivio dell'asfaltata  SP169 . Giriamo a destra e percorrendo il tornante ci teniamo poi a destra per imboccare la stretta stradina che in discesa ci conduce al bivio di via Casargo dove ci teniamo a sinistra. Il semi rettilineo che ne segue ci fa arrivare al bivio di via Crusnigo dove ci teniamo a destra per deviare, poi, subito a sinistra su via Catello. Superando il grande capannone prendiamo a sinistra via Nosea e poco dopo terminiamo il tratto asfaltato per immetterci sulla sterrata che con un bello strappetto ci fa entrare all'interno del boschetto.

Superando una serie di bivii a sinistra e destra rimaniamo sempre sulla sterrata principale ed andiamo poi ad affrontare lo stretto tornantino che ci porta poi, con uno strappo successivo, al bivio di via Parscera. Curva a destra su questa stradina asfaltata e ancora una buona salita per arrivare al bivio dove girando a sinistra ci riportiamo nuovamente su sterrato per raggiungere le case della località Monte Cucco. Al bivio di via Volpino inferiore giriamo a destra e arrivati alla rotonda prendiamo a destra via Volpino. Ne percorriamo solo un breve tratto ed alla seconda traversa a destra giriamo su via Bignone che con un'altro strappo ci porta poi sul sentiero che arriva al bivio di via Parscera dove superiamo i pochi gradini in discesa. Proseguendo diritto, davanti a noi, sulla sterrata entriamo all'interno dei primi sterrati del Parco Adda Nord ed iniziamo uno dei tratti più belli dell'escursione con i continui saliscendi che ci offre il bosco sull'ex Monte Giglio. Sentieri bellissimi dove guidare la MTB è doveroso ed in alcuni punti anche tratti tecnici si sommano a quelli invece più facili. Raggiungiamo così la prima periferia di Calusco d'Adda, uscendo al bivio dell'asfaltata via della Valli che lasciamo per deviare a sinistra sul tratto sterrato che va a superare alcuni capannoni ed entra poi sulla zona residenziale prima della deviazione a sinistra che ci conduce al bivio con la  SP166

Tenendoci a destra arriviamo all'imbocco del tratto ciclo-pedonale che attraversa il Ponte San Michele dove, dopo alcune fermate per scattare fotografie, dall'alto, sul fiume Adda raggiungiamo in fila indiana la sponda opposta di Paderno d'Adda. Con attenzione, dopo esserci fatto superare dalla lunga coda di auto, giriamo a sinistra e ci portiamo subito a sinistra sul rettilineo di U. Festini per deviare alla prima traversa a destra su via G. Mazzini. Raggiunto l'incrocio giriamo a sinistra e percorriamo via G. Marconi che ci riporta all'incrocio di via U. Festini. La attraversiamo ed imbocchiamo la  Strada Consorziale delle Liviere  che va a superare alcuni capannoni. Raggiunto il bivio, delle sterrate, giriamo a destra e ci immettiamo sul tratto tecnico della  Strada della Costiera  che in un contesto semi pianeggiante e con continui passaggi da un lato all'altro della sede del sentiero ci porta poi all'ultimo tratto su tratturo prima di arrivare al bivio con via per Porto d'Adda. Al bivio ci teniamo a sinistra ed andiamo a percorrere il rettilineo di via Fuggitiva che arriva ad un'incrocio. Lasciamo la strada asfaltata per procedere sempre diritto, in questo tratto pianeggiante, sul tratturo che va ad attraversare i campi arrivando alla prima periferia di Cornate d'Adda. Seguiamo a sinistra via C. Battisti e all'incrocio giriamo a destra su via Nazario Sauro. Raggiunto l'incrocio, con il semaforo, andiamo ad attraversare la  SP55  per procedere su via N. Sauro andando ad aggirare alcuni capannoni per portarci sulla stradina di via G. Pastore.

Alcune deviazioni per stradine non più accessibili con cancelli e divieti ci riportano sulla provinciale e rimanendo sul tratto ciclo-pedonale giriamo a destra su via San Pietro. La stradina all'inizio asfaltata lascia poi il posto allo sterrato e quindi al sentiero che però all'ingresso del bosco, nei pressi del guado sul Rio Vallone termina. Siamo quindi costretti a cercare un passaggio dirigendoci a sinistra e con un brevissimo portage andiamo ad attraversare il letto asciutto del corso d'acqua e spingendo la nostra MTB sulla breve salita dell'argine ci riportiamo in traccia. Prendiamo il tratturo a sinistra e arriviamo, in rettilineo, al bivio delle sterrate dove seguiamo a destra la  Strada Vicinale del Bosco Grande . Attraversando i campi arsi dal sole di questi ultimi mesi dove i colori cambiano in continuazione arriviamo ad una traversa dove imbocchiamo il sentiero che parte a destra. Entriamo all'interno del boschetto e seguiamo questo bel single track che passa nel mezzo della fitta vegetazione dove le curve e le controcurve sono proprio vicinissime e dove dobbiamo stare molto attenti anche a radici piccoli tronchi tagliati che potrebbero compromettere, se non visti per tempo, l'integrità nostra e del mezzo. 
Uscendo a destra, dal boschetto, procediamo su un tratto poco sfruttato dai biker e si vede tutto perché l'erba, oramai alta, sta riprendendo tutto il sentiero non più utilizzato. Raggiunto un bivio ci teniamo a destra e andiamo a seguire la  Strada Consorziale delle Vignasche  che raggiunge poi, non troppo distante, le strutture di Cascina Bergamina.

Al bivio giriamo a sinistra procedendo su un'altro rettilineo che arriva a fianco di una piccola zona industriale dove a sinistra seguiamo l'asfaltata via Giacomo Matteotti. Superate le fabbriche ci portiamo all'interno del Parco Agricolo Nord-Est  e con un breve tratto sterrato guadagniamo, a destra, l'arrivo al bivio dell'asfaltata via Rimembranze alla periferia di Verderio Inferiore. Giriamo a sinistra e poi al bivio successivo a destra su via per Aicurzio raggiungendo la località Villa Commenda e subito dopo Castel Negrino alla periferia di Aicurzio. Alla prima traversa giriamo a destra e seguiamo la sterrata sul  Percorso n. 1-Gessate-Verderio  all'interno del P.A.N.E. Raggiunta la periferia di Bernareggio davanti al Parco Baleno prendiamo la sterrata a destra che lo attraversa e portandoci sul breve rettilineo di via P. Nenni arriviamo, poi, al bivio con via Papa Giovanni XXIII. 
Attraversando la cittadina su questo lungo rettilineo che ci immette sul prolungamento di via Cavour arriviamo all'incrocio. Giriamo a destra e andiamo a percorrere un'altro rettilineo G. Biella-Celotti raggiungendo rapidamente un'altro bivio. Curva a sinistra sul un breve tratto della  SP3  per deviare poi a sinistra su via A. Diaz per procedere su questa stradina periferica che ci porta fino al termine della strada asfaltata per iniziare gli ultimi tratti sterrati che raggiungono il centro sportivo. La curva a destra che prosegue sempre su sterrato ci porta poi al bivio con via C. Cattaneo ed arrivati alla periferia di Carnate deviando a sinistra sull'ultima sterrata della giornata che passa accanto alle strutture del golf. Raggiunto il bivio di via Papa Giovanni XXIII giriamo a sinistra e poco dopo a destra per seguire il lungo rettilineo di via G. Bazzini e poi sul prolungamento della stradina di via L. Banfi. Ultime curve ed eccoci arrivati alla Stazione ferroviaria di Carnate-Usmate dove termina il nostro bel tour odierno.
Pier 

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