Top Track MTB - 03

 



21/08/2022 - Top Track MTB - 03
Distance: 41 km - 944 m Ascent - 960 m Descent


Ripartono i tracciati Top Track MTB con questo nuovo itinerario che risale il Monte di Brianza raggiungendo l'Eremo del San Genesio dove non arrivavo da diversi anni. Il percorso di per se impegnativo, in salita, ha passaggi, anche in discesa, abbastanza tecnici per cui lo consiglio a chi è sufficientemente preparato. Tratti di portage ci sono, ma sono tutti in discesa, così che lo sforzo fisico sia davvero minimo. Paesaggi stupendi in questa mattinata dove nessuna nuvola copriva il bellissimo cielo azzurro con le temperature che si sono rivelate davvero ottime. Ottimi anche i fondi dei sentieri senza nessuna traccia di umidità tranne in brevissimi passaggi in discesa. I biker che mi hanno accompagnato questa mattina erano 10 e dai messaggi che ricevo sul gruppo Telegram molta soddisfazione per una traccia che sia nei tratti in salita che in quelli in discesa non finisce mai di stupirmi.

E' indubbiamente un percorso abbastanza tecnico. Ho voluto risalire fino all'Eremo su strada asfaltata così da rimanere nei tempi prestabiliti dell'intera mattinata. Il passaggio tecnico, in cui, io, ho effettuato un breve portage lo si trova non appena si lascia il piccolo piazzale davanti al complesso ed inizia la discesa. Altro passaggio a spinta, sempre in discesa, dalla Chiesa di Sant'Alessandro a Cavonio alla periferia di Dolzago. Il rimanente è tutto percorribile in sella.

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Lasciamo il parcheggio per portarci alla rotonda davanti alla Stazione ferroviaria di Molteno dove proseguiamo sul rettilineo alberato fino a raggiungere l'incrocio. Deviazione a destra sul rettilineo di via M. Conti e attraversando il centro storico della cittadina passiamo a fianco alla Chiesa di San Rocco. Procedendo poi a sinistra su via Roma andiamo ad imboccare, al bivio, a destra, via del Cavo e con una leggera e breve salita arriviamo al successivo con via A. Grandi. Curva a sinistra per raggiungere e attraversare la rotonda sulla  SP49  procedendo poi sul rettilineo opposto fino a portarci a ridosso della traversa a destra di via Pastore in località Raviola. Tratto abbastanza pianeggiante che cambia quando al bivio, tenendoci a destra, iniziamo una salita su stradina asfaltata che passando all'interno del bosco arriva al bivio di via A. Gemelli alla periferia di Brongio. Giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto in discesa che ci conduce alla rotonda sulla  SP52 . Attraversandola imbocchiamo il rettilineo di via Cavour per entrare tra le prime case di Sirone.

Raggiunta la rotonda successiva la attraversiamo per proseguire diritto su via G. Mazzini e alla stretta stradina a sinistra, a fianco del vecchio lavatoio comunale, giriamo per portarci all'interno del centro storico attraversandolo sulla Strada Buscanova. Superato, all'uscita, il vecchio Ceppo in pietra con le indicazioni giriamo a destra e sulla strada che inizia una leggera salita passiamo accanto alla bella Chiesa di San Pietro che troviamo in posizione sopraelevata sulla collina alla nostra sinistra. Proseguendo diritto ci portiamo sulla stradina di via A. Gramsci e raggiungiamo poi il primo tratto fuoristrada di oggi che in leggero falsopiano arriva al bivio con via Don G. Minzoni. Ne percorriamo solo un centinaio di metri per deviare poi a destra su un'altra stradina periferica, via F. Turati, che aggira la collinetta e raggiunge poi, cambiando il fondo terreno in sterrato, la località Chiarello. Al bivio giriamo a sinistra procedendo in rettilineo sull'altra sterrata che attraversa i campi. Arriviamo così a ridosso del rudere della vecchia Cascina con la deviazione a destra in prossimità del bivio con la provinciale.

Con attenzione ci portiamo sulla  SP51  girando a sinistra e ne percorriamo solo un centinaio di metri per deviare a destra alla prima traversa entrando tra le case della località Peslago. Seguiamo la stradina di via Vignola e raggiunto il bivio deviamo a destra sull'ampia strada asfaltata che man mano che proseguiamo diventa sempre più stretta e a ridosso della sottostazione elettrica diventa sentiero. Andiamo a percorrere la bella sterrata e il successivo sentiero che entra all'interno del bosco ed in leggerissima salita raggiungiamo la prima periferia di Dolzago sulla stradina asfaltata della Strada per Peslago. Alla traversa, a sinistra, giriamo per portarci su via V. Alfieri e sul prolungamento di via Castello andiamo ad attraversare il cortile di una cascina per arrivare all'incrocio con la  SP70 . La attraversiamo e imboccando la stretta asfaltata, davanti a noi, passiamo a fianco della Chiesa di Santa Maria Assunta per portarci al bivio dove deviamo a destra su via Montecuccoli.

La strada alberata ad ampia carreggiata la lasciamo quando a sinistra troviamo la traversa di via ai Poggi dove iniziamo una breve salita con pendenze intorno al 10%. Raggiunta la piccola rotonda, al termine della strada, ci teniamo a destra ed infilandoci nel bosco riprendiamo a salire, questa volta su strada sterrata, percorrendo il  Sentiero Beverino-Dolzago . In buona pendenza, sono poco più di 450 m, con un breve tratto al 17%, arriviamo alla prima periferia della frazione Beverino. Uscendo dal bosco percorriamo il tratto che attraversa un pratone e raggiunta l'asfaltata via Monte Barro ne andiamo a percorrere il rettilineo e il rimanente tratto tra le case della piccola frazione di Colle Brianza. Raggiunto il trivio e girando a sinistra ci portiamo su via Papa Giovanni XXIII che già in buona pendenza procede a destra su un'ampio curvone e risalendo poi su un rettilineo raggiungiamo la frazione Brianzola. Questo tratto asfaltato tutto in salita ha una lunghezza di circa 800 m e raggiunge il bivio dove, a destra, troviamo il Camposanto.  

Breve discesa,  a destra, per percorrere via Prealpi che però, dopo la curva a destra inizia una leggera salita. La lasciamo subito dopo per deviare a sinistra sulla sterrata che entra nel bosco e scegliamo quella a sinistra con maggiore pendenza. Primi 200 m con pendenze oltre il 15% poi un brevissimo tratto in discesa prima di ricominciare a salire con un'altra pendenza, più bassa, intorno al 10%. Si rimane sempre così fino all'arrivo a fianco della Cascina e poi inizia il tratto tecnico a curve e in continui saliscendi. Ci si diverte tantissimo nella guida del mezzo ma nello stesso tempo bisogna essere concentrati per tenere sempre la gomma sullo stretto sentiero che rimane in costa e a picco della montagna. Superiamo una casa e facciamo un poco di fatica a passare tra le transenne che occupano la stretta sterrata portandoci su via del Mulino. Con un secco strappo su stradina asfaltata arriviamo alla prima periferia, a Ohè Superiore, (come descritto dalla targa in pietra che si trova a destra sulla facciata della vecchia casa) di Santa Maria Hoè

La bella discesa, a curve, ci porta in breve tempo a fianco di alcune vecchie case e deviando a destra usciamo da questo bel borgo superando il ponticello sul torrente  Bevera. La strada subito dopo si impenna e raggiunge il bivio con via Giovanni XXIII dove giriamo a destra. Inizia adesso una fase di discesa che procede sulla  SP58  fino a quando alla nostra sinistra non troviamo una transenna ed una stretta stradina. Lasciamo a questo punto la provinciale e seguendo il fondo piastrellato della strada andiamo ad attraversare il villaggio Primula raggiungendo il bivio con via Ronchetto dove giriamo a destra. Ritorniamo sulla provinciale ed al bivio, tenendoci a sinistra, ne percorriamo 150 m per deviare ancora a sinistra su via Lombardia. Breve tratto in salita che supera la Sede del Gruppo Alpini e alla traversa di via dei Ronchi giriamo a destra. Ne segue un bel rettilineo che raggiunge la piccola frazione Tremonte dove troviamo la Chiesa di Santa Veronica. La superiamo passando nella stretta stradina che le passa accanto e dopo aver attraversato un tratto del centro storico davanti alla Chiesa di Santa Petronilla giriamo a destra per raggiungere il bivio sulla provinciale.

Girando a sinistra andiamo a seguirne circa 500 m per deviare alla prima traversa, a sinistra, dove imbocchiamo via Risorgimento. Inizia adesso la salita, quella vera, che va prima a superare le case della piccola frazione Sancina e con dei tornanti, arriviamo prima alla località Mirabella. Breve pausa, dopo aver scattato qualche foto ricordo sulla bella e grande panca, per poi ricominciare a salire con pendenze abbordabili, intorno al 9% come media, raggiungendo il piccolo borgo di Pau dove troviamo la bella Chiesa di San Gaetano. Rimanendo isolata, all'esterno del piccolo centro abitato, è quasi d'obbligo fermarsi, anche qui, all'angolo di questo incantevole paesino per scattare qualche fotografia. Si riprende con pendenze un poco più dure e la media adesso sale intorno al 12% (circa) per arrivare dopo 1,15 km al piccolo paesino ci Cagliano. Tenendoci sempre a destra lo superiamo ed in breve, si fa per dire, arriviamo al bivio della stradina che a destra porta al Santuario della Madonna del Sasso. La lasciamo alla nostra destra e proseguiamo sulla stradina asfaltata che adesso in fatto di pendenze diventa leggermente più impegnativa. 

Poco dopo il fondo asfaltato termina ed inizia il vero tratto sterrato che dopo circa 1600 m raggiunge L'eremo del Monte San Genesio (Nel 1591 Martino da Lucca, frate dell'ordine eremitano agostiniano, si stabilì a Cagliano e, nell'intento di far conoscere e diffondere il suo ordine, si prese cura della chiesa di San Genesio erigendo anche un piccolo convento). La pausa qui è obbligatoria per riprendere un pò di fiato e per scattare qualche bella fotografia dell'esterno perché la struttura è privata e chiusa. Accontentandomi, come sempre, con gli amici si riparte e guardando le indicazioni delle frecce seguiamo quella che indica la direzione del  Sentiero 11-Ravellino . Inizia poco dopo il tratto a spinta, o meglio io personalmente ho spinto la mia e-bike perché in questo tratto le piatte pietre che ricoprono il terreno non mi davano la sicurezza di poter rimanere in sella tranquillamente. Oltretutto le forti piogge che oramai si abbattono portano via tanto terreno ed ora ci sono anche alti gradini in cui, per non  scendere in sella, devi essere davvero un mago.

Fortunatamente è tutta discesa e anche con fatica per superare questi piccoli dislivelli in breve tempo si raggiunge il tratto pedalabile e così risaliti in sella si inizia la discesa su sterrato, all'interno del bosco, che raggiunge il piccolo borgo di Fumagallo. All'incrocio di sentieri ci teniamo a sinistra e poi deviamo subito a destra per proseguire sull'altra bellissima sterrata che ci porta all'abitato di Scerizza. Raggiunto il trivio giriamo a sinistra e sempre su strada sterrata andiamo a seguire quest'altro tratto in falsopiano che raggiunge poi uno slargo ed il bivio con la strada semi asfaltata. Prendiamo a destra ed inizia, qui, la bella ed impegnativa discesa, con pendenze che superano il -20%, che raggiunge con qualche curva la periferia di Nava. Passiamo a fianco al capannone ed alla prima traversa a sinistra giriamo portandoci sulla stradina che a destra entra all'interno del bosco. Il bel sentiero che è in leggero falsopiano ci dà modo di evitare le case del paese e di arrivare al bivio di via C. Cantù. Giriamo a sinistra e dopo un saliscendi ci portiamo sul ponte e a destra, all'incrocio, andando in direzione della rotonda sulla  SP58 .

Attraversandola, anche in questo caso, ci portiamo su via G. Parini ed entriamo nel piccolo borgo di Piecastello. Al bivio giriamo a destra e poco prima di arrivare davanti alla bellissima Chiesetta di Sant'Antonio ci teniamo a destra per deviare poi subito a sinistra ed iniziare lo strappetto su strada pavimentata che ci permette di aggirare le case del paese di Colle Brianza ed arrivare quindi a fianco del Camposanto. Raggiunta l'asfaltata via Ripamonti la attraversiamo e tenendoci leggermente a destra imbocchiamo lo stretto sentiero che corre a fianco di alcune recinzioni e con un paio di passaggi tecnici in discesa e successivamente in salita ci fa arrivare a Ravellino. Passando nella strettissima via Piave arriviamo in piazza IV Novembre e girando a sinistra prendiamo poi la stradina cementata che a destra, con un paio di curve in forte pendenza in discesa ci accompagna sul sentiero accidentato e sassoso che raggiunge l'interno del bosco. Il fondo poi migliora e con più tranquillità si raggiunge il bivio con via Como davanti all'Edicola Mariana che troviamo proprio sul tornante.

Tenendoci a destra ci portiamo sulla stradina sterrata di via Orobia e superando la casa arriviamo ad un bivio di sentieri. Prendendo quello a sinistra, che parte in discesa, ritorniamo all'ombra della piante dove un piccolo ostacolo a metà del single track ci fa scendere momentaneamente per risalire subito dopo raggiungendo un'altro bivio. Ci teniamo su quello basso di sentiero e con passaggi davvero belli arriviamo sulla stradina di via I° Maggio a Cavonio. Deviando a destra lasciamo l'asfalto e raggiungiamo la piccola Chiesa di Sant'Alessandro e dopo esserci fermati in questo luogo, dove la tranquillità è di casa, scattiamo qualche bella fotografia e poi si riparte in discesa percorrendo, a spinta, la discesa a gradini che in breve tempo di porta tra le case di Cogoredo. Ritornati su asfalto, all'incrocio, giriamo a sinistra e percorriamo un breve tratto in salita che ci conduce al bivio, oltre la transenna, dove imbocchiamo l'altro tratto del  Sentiero Beverino-Dolzago . Arrivati al piccolo guado deviamo a destra per raggiungere l'asfaltata via A. Manzoni e quindi con un breve rettilineo ci portiamo al bivio con la  SP70 .

Girando a destra procediamo sulla provinciale e arrivati alla rotonda prendiamo la seconda uscita ed iniziamo una leggera salita che per 700 m circa ci accompagna fino al bivio di Trescano. Tenendoci a sinistra entriamo tra le case della piccola frazione ed al bivio ci teniamo a destra per iniziare un'altra salitella sulla bella stradina stretta ed asfaltata di via Cristoforo Colombo. Raggiunto il termine del confine del territorio comunale di Oggiono, al bivio, giriamo a sinistra e con un'ulteriore strappo ci portiamo sulla sterrata che entra in un boschetto e quando ne esce siamo a ridosso del pratone davanti a Cascina Ghisolfa. Tenendoci a destra procediamo sul sentiero che arriva all'innesto nel boschetto e iniziamo la discesa fino a superare la sbarra per portarci sull'asfaltata via al Chiarè. Ci teniamo a destra e procediamo nuovamente sull'altra stretta stradina che ci conduce alle case della frazione Malavoglia che attraversiamo per arrivare ad un bivio. Curva a destra ed in salita ci portiamo poco dopo sul sentiero che, a sinistra, attraversa il bosco e ci conduce all'altra bella frazione di Molera. Proseguendo ancora su queste stradine secondarie raggiungiamo l'altra frazione di Castello di Oggiono e andiamo in direzione del bivio della  SP60 .

La imbocchiamo a sinistra e dopo pochi metri lasciamo l'asfalto per immetterci sulla sterrata che a destra entra nel bosco. Alcuni passaggi tecnici ci conducono, in discesa, al bivio di via Piave. Tenendoci a destra entriamo nel paesino di Imberido e alla traversa a sinistra di via per Imberido giriamo per passare a fianco della Chiesa di San Giorgio. La stradina di via Don Saporiti è in discesa e quando arriviamo alla traversa a destra dove dobbiamo girare ci troviamo di fronte a una scala i cui gradini non permettono di percorrerla in sella. Scendiamo e superiamo questo piccolo ostacolo che raggiunge poi via per Galbiate. Al bivio della  SP60  giriamo a sinistra e proseguiamo in discesa verso la rotonda. Prendendo la seconda uscita ci portiamo su un brevissimo tratto della  SP51  su cui arriviamo alla rotonda successiva. Deviamo a destra e seguiamo il rettilineo che ci porta in piazza G. Garibaldi a Oggiono. Girando ancora a destra imbocchiamo via Dante Alighieri ed usciamo dalla cittadina con una breve discesa ed alla traversa, a sinistra, giriamo per portarci sull'altra stretta stradina di via Bagnolo che raggiunge ed attraversa il passaggio a livello.

Al bivio successivo, davanti al grande Lavatoio Comunale, giriamo a sinistra e procediamo sulla sterrata della  Ciclabile del Lago di Annone  fino ad arrivare al bivio di via Roncaccio. Girando a sinistra percorriamo lo strappetto e la successiva discesa e con una serie di curve ci portiamo al bivio con la  SP49 . Passiamo accanto alla Chiesa di San Lorenzo ed arrivati alla rotonda giriamo a sinistra su via V. Bachelet che con un rettilineo ci porta alla rotonda successiva. La attraversiamo e passiamo accanto alla struttura dell'IIS Vittorio Bachelet andando ad attraversare il parcheggio. Girando a destra si prosegue sulla stradina asfaltata che corre accanto agli impianti sportivi ed in breve ci portiamo all'incrocio con la  Strada Ca Bianca del Pascolo . Attraversandola giriamo poi a sinistra sulla  Strada Consortile del Pozzolo  che con un lungo rettilineo in parte asfaltato ed in parte sterrato arriva al bivio con via dell'Industria entrando nel territorio comunale di Molteno. Giriamo a destra e percorriamo quest'altro tratto rettilineo che ci fa arrivare alla rotonda dove alla seconda uscita ci portiamo sul rettilineo opposto di via A. Moro. Lo seguiamo tutto arrivando a fianco del Camposanto e deviamo poco dopo a sinistra per attraversare il passaggio a livello. Alla prima traversa a destra ci riportiamo su via della Stazione ed in breve raggiungiamo nuovamente il nostro punto di partenza iniziale.

Pier 


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