Always Mountain Biking - 03
Distance: 37 km - 577 m Ascent – 577 m Descent
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Lasciamo il parcheggio dove abbiamo parcheggiato le nostre auto per
procedere in direzione della rotonda davanti alla
Stazione di Molteno ed imbocchiamo il
rettilineo alberato che raggiunge l'incrocio. Girando a sinistra andiamo
ad attraversare il passaggio a livello e girando poi a destra percorriamo
via A. Moro che con un lungo rettilineo arriva alla rotonda. Ci teniamo a
destra per immetterci sull'altro rettilineo di via dell'Industria ed
arriviamo fino alla traversa, a sinistra, della
Strada
Consortile del Pozzolo . La imbocchiamo e percorrendola tutta entriamo nel territorio comunale
di Oggiono seguendo questa bella
stradina sterrata che corre a fianco del
Fosso del Pascolo. Al bivio di via ai
Pascoli giriamo a destra ed al successivo procediamo diritto sulla
stradina sterrata che arriva all'interno del parcheggio del
IIS Vittorio Bachelet. Deviamo a
sinistra e seguiamo il rettilineo che raggiunge l'incrocio dove entriamo
in località Bersaglio. Curva a destra
e nuovo incrocio dove, adesso, giriamo a sinistra procedendo su via Walter
Tobagi che con una curva ad U ci porta a fianco del passaggio a livello.
Giriamo a sinistra per attraversarlo e ci portiamo all'incrocio con
la
SP49 dove tenendoci a destra andiamo a percorrerne poche decine di metri
per arrivare all'incrocio.
Deviamo a sinistra su viale Vittoria e percorrendolo tutto arriviamo sul
prolungamento di via Marco d'Oggiono e successivamente in piazza Manzoni
per procedere poi su via E. Longoni raggiungendo piazza Garibaldi. Girando
a sinistra ci immettiamo su via Dante Alighieri e poco dopo la lasciamo
per deviare a sinistra sulla stretta stradina di via Bagnolo. In discesa
andiamo ad attraversare un'altro passaggio a livello per deviare poi, al
bivio, a sinistra sulla leggera salita della
Ciclabile
del Lago di Annone . Andiamo a superare la località
Donzeno e arrivati alla località
Fornace ci fermiamo un attimo per lo
scatto di qualche foto ricordo a fianco di
Villa Sant'Ubaldo alla Fornace
(negli anni 80 è stata scelta come set per lo sceneggiato Rai Piccolo
mondo antico). Riprendiamo il nostro itinerario percorrendo il bellissimo tratto
asfalto/cemento/sterrato che entra nel territorio comunale di
Annone Brianza e rimanendo sempre a
ridosso delle sponde del lago raggiunge dopo circa 10 km la piccola
penisola di Isella non distante da
Civate. Mantenendoci a sinistra
andiamo a percorrere il tratto sterrato di questa ciclabile fino
ad arrivare al bivio sulla
SP51 . Un pò di cautela per girare a sinistra e arrivati alla rotonda ci
teniamo a sinistra andando a imboccare la seconda uscita ed iniziare la
salita verso Sala al Barro.
Seguendo via Monte Oliveto con medie pendenze arriviamo a fianco del
centro sportivo e successivamente su un leggero falsopiano arriviamo alla
rotonda. La superiamo e proseguiamo sul rettilineo e con la strada che
inizia a salire in modo più deciso raggiungiamo un primo bivio
semaforizzato. Rimanendo sulla strada principale procediamo sempre in
salita su via Solaro ed arriviamo ad un'altro bivio. Girando a sinistra
imbocchiamo via Como che sempre in salita ci conduce a
Galbiate passando a fianco del Parco
di
Villa Ballabio Bertarelli. (sede del Parco del Monte Barro). Raggiunto il bivio, davanti
all'Edicola della Madonna con Bambino, ci teniamo a sinistra e con l'ultimo strappetto raggiungiamo lo stretto
passaggio a destra che ci fa imboccare via Piave. Primo tratto che supera
una vecchia volta e prosegue su un fondo erboso e sentiero accanto a
vecchi muri in pietra poi dopo la seconda curva a sinistra si entra,
superando un sottoportico, nella parte storica del paese e si attraversa
questa stretta viuzza, via Visconti, che raggiunge poi il bivio con
la
SP60 . Curva a destra e raggiunta la rotonda prendiamo la seconda uscita per
seguire via 2 Giugno che in leggero falsopiano ci porta a fianco del
Camposanto.
All'altra rotonda giriamo a destra per portarci sulla
SP70
e sempre in salita con le splendide viste sui
Corni e sul più lontano
Resegone andiamo ancora in salita a
percorrere le due curve della provinciale per poi lasciarla quando a
sinistra troviamo un'altra bella
Edicola della Madonna. Ci portiamo su
questa stradina sterrata e percorrendola passiamo accanto ad alcuni
capannoni per iniziare una salita abbastanza ripida che ci farà
raggiungere Cascina Costa. Ho già spiegato nella parte dedicata ai Consigli che questo
tratto è percorribile ma ci sono dei problemi legati ai cani, liberi,
oltre al fattore che se la prende con chiunque passi da quelle parti. (non ci sono cartelli di divieto né dalla parte dove stiamo salendo né
dall'altra dove invece scenderemo). Per cui se qualcuno non vuole avere problemi può comodamente rimanere
sulla provinciale che si raggiunge poi in discesa. Recuperata l'ampia
strada asfaltata si inizia ancora una breve salita fino al bellissimo
borgo di Bartesate dove alla traversa
a destra di via della Cappelletta giriamo per raggiungere il piccolo
centro storico accanto alla
Chiesa dei SS. Macario e Genesio. Proseguendo sempre diritto su via della Madonnina e lasciando il fondo
acciottolato della stradina pieghiamo a destra per immetterci sul sentiero
in discesa.
Un breve rettilineo e un tornante ci portando a fianco di una piccola
cappella e immettendoci poi nel bosco proseguiamo in discesa su tratti a
fondo sassoso e in alcuni punti smosso. Viste anche qui stupende sul Lago
e sulle frazioni sottostanti per superare con questo bel sentiero i
terrazzamenti e portarci poi sul tratturo che raggiunge a curve le poche
case della località Baravico.
Superiamo la sbarra di legno e ci portiamo sulla stradina asfaltata che
raggiunge il bivio e deviando a sinistra percorriamo la strada più ampia.
La lasciamo, immettendoci ancora su sentiero, prendendo a sinistra quello
che parte dopo l'ultima casa, a fianco del bel giardino alberato. Salita
non certo agevole, nella prima parte per una serie di buche dove uscirne è
davvero dura ma con uno sforzo in più si supera anche questo piccolo
problema. La salita è di breve durata e ritroviamo la strada asfaltata
quando arriviamo al bivio. Tenendoci a destra arriviamo in breve tra le
vecchie case della piccola frazione
Cimavalle e seguiamo adesso la strada
che poco dopo si allarga. Percorrendone un medio tratto passiamo nel mezzo
di una nuova zona residenziale ed alla terza traversa a sinistra giriamo
per iniziare un'altro bellissimo tratto fuoristrada che inizia però con
una salita su strada cementata.
Poco dopo incontrando un bivio, di sterrate, ci teniamo a sinistra e procediamo in leggerissima salita a fianco delle recinzioni di alcune case
entrando poi all'interno del bosco. In questo punto troviamo la parte più tecnica che passa
tra tratti in single track a sentiero e con alcune curve, dove la pendenza
sale davvero, raggiungiamo le case della piccola frazione
Bosolasco. Uscendo dal bosco
percorriamo la sterrata che raggiunge il bivio con la
SP70
e girando a destra andiamo a percorrerne il breve tratto che raggiunge la
rotonda. Alla prima uscita imbocchiamo la
SP60
ed iniziamo una discesa che raggiunge la frazione
Castello di Oggiono dove al bivio ci
teniamo a sinistra per procedere tra le belle case della zona
residenziale. Le stradine che andiamo a superare ci conducono nella parte
vecchia del paese e lasciandole alle nostre spalle prendiamo il sentiero
che in ripida discesa, a sinistra, ci porta accanto al Vecchio Lavatoio.
Arrivati in località Molera seguiamo a sinistra via Malavoglia andando ad affrontare anche il bel
tratto sterrato che aggira alcune case della frazione. Ritrovata la strada
asfaltata giriamo a sinistra e ci manteniamo sempre sulla strada
principale fino all'arrivo in località Le Balze seguendo però via della
Boggia.
Al bivio con la
SP70
giriamo a destra andando a percorrere un breve tratto della provinciale
fino alla traversa di via Colombo dove giriamo a destra. Seguiamo la bella
stradina asfaltata che raggiunge il piccolo nucleo di case di
Trescano dove al sottoportico che
troviamo alla nostra sinistra andiamo ad imboccare la stradina che va ad
attraversare le case del borgo. Breve tratto sterrato che ci conduce al
bivio con l'asfaltata dove tenendoci a sinistra iniziamo la bella discesa
che ci fa raggiungere in breve tempo la periferia di
Dolzago. Raggiunta poi la rotonda
prendiamo a destra via Piazzoni e successivamente via Castello che
raggiunge il bivio. Proseguendo ancora diritto imbocchiamo via Vittorio
Alfieri e raggiungiamo il bivio con via Bettolino. Curva a destra per
andare in direzione della rotonda sulla
SP51
dove prendiamo la terza uscita per percorrerne il tratto sulla
parte ciclo-pedonale che raggiunge l'altra rotonda. Giriamo a destra
seguendo la via strada per Sirone ed alla prima traversa a destra ci
portiamo su via San Benedetto che in leggera salita ci conduce all'imbocco
del sentiero che raggiunge l'esterno del bosco. Al bivio, dopo un breve
strappo, giriamo a sinistra e sulla stradina asfaltata di via delle
Fraschine arriviamo all'incrocio con via Marco d'Oggiono nella prima
periferia di Sirone. Tratto questo
all'inizio in leggerissima salita e successivamente con pendenze molto
superiori quando percorriamo le curve di via I° Maggio.
Raggiunto il bivio, con termine della salita, giriamo a sinistra per
percorrere quest'altro tratto di stradina che raggiunge, sulla curva, la
bella
Edicola della Madonna della Rosa che
troviamo sulla curva alla nostra sinistra. Curva a sinistra per percorrere
un breve tratto asfaltato e poi destra sulla sterrata che ci fa entrare
all'interno del boschetto. Al bivio seguente ci dobbiamo tenere a destra
per procedere poi sul sentiero acciottolato/asfaltato/sterrato che sempre
in discesa ci fa arrivare al bivio con via Don G. Minzoni. Curviamo a
sinistra e percorriamo ancora la discesa ed entriamo nel centro del paese
passando accanto alla
Chiesa di San Carlo. Prendiamo poco dopo a sinistra la stretta stradina di via Buscarona e
arrivati al bivio di via Rimembranze giriamo a sinistra. Breve tratto
rettilineo per deviare a destra su via A. Grandi che lasciamo però subito
per deviare a sinistra su un'altra stretta stradina ciclo-pedonale che ci
consente di arrivare al bivio di via Cavour. Deviamo a destra sulla strada
alberata e arriviamo alla rotonda sulla
SP52
che attraversiamo per seguire poi a destra via A. Gemelli entrando nel
comune di
Garbagnate Monastero. Breve tratto in salita che raggiunge il culmine dopo aver superato le
strisce pedonali ed inizia adesso un falsopiano che sull'ampia carreggiata
va ad attraversare la parte periferica della bella cittadina e ci conduce
nel centro del paese.
Passiamo a fianco della bella
Chiesa dei SS. Nazario e Celso (L'edificio è costruito prevalentemente con conci regolari di arenaria,
intervallati nella parte absidale da inserti in serizzo e l'interno è particolarmente suggestivo in quanto, non essendo
intonacato, favorisce la percezione della nuda parete muraria) e sempre con la strada in discesa arriviamo alla strettoia di via
Gaesso e deviamo poi a sinistra su via Tregiorgio. Qualche curva per
uscire dal centro abitato e seguendo l'ampia strada asfaltata ci portiamo
al bivio con la sterrata che risale la collina dove troviamo, poco dopo,
la bella
Chiesetta di San Martino. (Si presenta come una piccola costruzione ad una navata affiancata da un
campaniletto. la fondazione risale alla metà del XII secolo, come centro
culturale dell'ordine degli Umiliati, operanti tra Brongio e Gaesso). Raggiunto l'edificio ci vuole un attimo di pausa per bere qualche
goccio d'acqua fresca (si fa per dire) e per goderci lo spettacolo dei
monti e delle Prealpi che si ergono a fianco a noi. Ripartiamo in discesa
sulla sterrata che discende la collina e raggiungiamo l'asfaltata via
Gaesso che in discesa arriva fino la rotonda sulla
SP49 . La attraversiamo e ci portiamo nel territorio comunale di
Molteno dove superata un'altra
rotonda giriamo prima a sinistra e poi subito a destra per percorrere la
stradina che ci porta nuovamente al parcheggio della Stazione.
Pier
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