Always Mountain Biking - 03

 


07/08/2022 – Always mountain Biking - 03
Distance: 37 km - 577 m Ascent – 577 m Descent



Bella escursione ad anello che raggiunge le sponde del Lago di Annone prima iniziare le salite su asfalto verso Sala al Barro e Galbiate dove alcuni passaggi tra alcune strette stradine sterrate e viuzze ci portano all’interno del bellissimo centro storico. La vista della pianura, con in primo piano il lago, è una costante di tutto l’itinerario e con una giornata limpida come quella odierna si riescono a distinguere anche i più piccoli particolari. Volevo seguire anche il sentiero che conduce, all’interno del Parco del Monte Barro, verso Camporeso ma nonostante tutta la mia buona volontà, sommata anche a quella degli amici, non sono riuscito a passare perché il sentiero c’è ma non è percorribile in sella ad una mountain bike a meno di un lungo portage su tratti con molta pendenza. Belli i passaggi all'interno dei piccoli agglomerati di Molera, Malavoglia, Le Balze e Trescano che fanno sempre parte dei miei percorsi in quanto oltre ad essere suggestivi qui, il traffico, è praticamente inesistente.

All'interno del tracciato c'è un passaggio critico. Si tratta della salita, su sterrato/sentiero, che dalla periferia di Galbiate raggiunge Cascina Costa. Il primo tratto è abbastanza ripido e fin qui nulla di particolare poi quando si arriva quasi a ridosso del rudere ci sono i cani. Abbaiano e si avvicinano, perché liberi, ma non sono aggressivi e fanno il loro lavoro. Il problema è il personaggio che gestisce il terreno che ce l'ha con tutti i passanti o biker inveendo contro tutto e tutti e gridando che da quel punto non si può passare. Al di là del fatto che non ci sono cartelli di Proprietà Privata, dalla parte in cui siamo saliti, la cascina è segnalata con l'apposito cartello marrone, del comune di Galbiate, come punto di interesse storico. Per aggirare l'ostacolo potete rimanere sulla provinciale  SP70 .

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Lasciamo il parcheggio dove abbiamo parcheggiato le nostre auto per procedere in direzione della rotonda davanti alla Stazione di Molteno ed imbocchiamo il rettilineo alberato che raggiunge l'incrocio. Girando a sinistra andiamo ad attraversare il passaggio a livello e girando poi a destra percorriamo via A. Moro che con un lungo rettilineo arriva alla rotonda. Ci teniamo a destra per immetterci sull'altro rettilineo di via dell'Industria ed arriviamo fino alla traversa, a sinistra, della  Strada Consortile del Pozzolo . La imbocchiamo e percorrendola tutta entriamo nel territorio comunale di Oggiono seguendo questa bella stradina sterrata che corre a fianco del Fosso del Pascolo. Al bivio di via ai Pascoli giriamo a destra ed al successivo procediamo diritto sulla stradina sterrata che arriva all'interno del parcheggio del IIS Vittorio Bachelet. Deviamo a sinistra e seguiamo il rettilineo che raggiunge l'incrocio dove entriamo in località Bersaglio. Curva a destra e nuovo incrocio dove, adesso, giriamo a sinistra procedendo su via Walter Tobagi che con una curva ad U ci porta a fianco del passaggio a livello. Giriamo a sinistra per attraversarlo e ci portiamo all'incrocio con la  SP49  dove tenendoci a destra andiamo a percorrerne poche decine di metri per arrivare all'incrocio.

Deviamo a sinistra su viale Vittoria e percorrendolo tutto arriviamo sul prolungamento di via Marco d'Oggiono e successivamente in piazza Manzoni per procedere poi su via E. Longoni raggiungendo piazza Garibaldi. Girando a sinistra ci immettiamo su via Dante Alighieri e poco dopo la lasciamo per deviare a sinistra sulla stretta stradina di via Bagnolo. In discesa andiamo ad attraversare un'altro passaggio a livello per deviare poi, al bivio, a sinistra sulla leggera salita della  Ciclabile del Lago di Annone . Andiamo a superare la località Donzeno e arrivati alla località Fornace ci fermiamo un attimo per lo scatto di qualche foto ricordo a fianco di Villa Sant'Ubaldo alla Fornace (negli anni 80 è stata scelta come set per lo sceneggiato Rai Piccolo mondo antico). Riprendiamo il nostro itinerario percorrendo il bellissimo tratto asfalto/cemento/sterrato che entra nel territorio comunale di Annone Brianza e rimanendo sempre a ridosso delle sponde del lago raggiunge dopo circa 10 km la piccola penisola di Isella non distante da Civate. Mantenendoci a sinistra andiamo a percorrere il tratto sterrato di questa ciclabile fino ad arrivare al bivio sulla  SP51 . Un pò di cautela per girare a sinistra e arrivati alla rotonda ci teniamo a sinistra andando a imboccare la seconda uscita ed iniziare la salita verso Sala al Barro.

Seguendo via Monte Oliveto con medie pendenze arriviamo a fianco del centro sportivo e successivamente su un leggero falsopiano arriviamo alla rotonda. La superiamo e proseguiamo sul rettilineo e con la strada che inizia a salire in modo più deciso raggiungiamo un primo bivio semaforizzato. Rimanendo sulla strada principale procediamo sempre in salita su via Solaro ed arriviamo ad un'altro bivio. Girando a sinistra imbocchiamo via Como che sempre in salita ci conduce a Galbiate passando a fianco del Parco di Villa Ballabio Bertarelli. (sede del Parco del Monte Barro). Raggiunto il bivio, davanti all'Edicola della Madonna con Bambino, ci teniamo a sinistra e con l'ultimo strappetto raggiungiamo lo stretto passaggio a destra che ci fa imboccare via Piave. Primo tratto che supera una vecchia volta e prosegue su un fondo erboso e sentiero accanto a vecchi muri in pietra poi dopo la seconda curva a sinistra si entra, superando un sottoportico, nella parte storica del paese e si attraversa questa stretta viuzza, via Visconti, che raggiunge poi il bivio con la  SP60 . Curva a destra e raggiunta la rotonda prendiamo la seconda uscita per seguire via 2 Giugno che in leggero falsopiano ci porta a fianco del Camposanto.

All'altra rotonda giriamo a destra per portarci sulla SP70  e sempre in salita con le splendide viste sui Corni e sul più lontano Resegone andiamo ancora in salita a percorrere le due curve della provinciale per poi lasciarla quando a sinistra troviamo un'altra bella Edicola della Madonna. Ci portiamo su questa stradina sterrata e percorrendola passiamo accanto ad alcuni capannoni per iniziare una salita abbastanza ripida che ci farà raggiungere Cascina Costa. Ho già spiegato nella parte dedicata ai Consigli che questo tratto è percorribile ma ci sono dei problemi legati ai cani, liberi, oltre al fattore che se la prende con chiunque passi da quelle parti. (non ci sono cartelli di divieto né dalla parte dove stiamo salendo né dall'altra dove invece scenderemo). Per cui se qualcuno non vuole avere problemi può comodamente rimanere sulla provinciale che si raggiunge poi in discesa. Recuperata l'ampia strada asfaltata si inizia ancora una breve salita fino al bellissimo borgo di Bartesate dove alla traversa a destra di via della Cappelletta giriamo per raggiungere il piccolo centro storico accanto alla Chiesa dei SS. Macario e Genesio. Proseguendo sempre diritto su via della Madonnina e lasciando il fondo acciottolato della stradina pieghiamo a destra per immetterci sul sentiero in discesa.

Un breve rettilineo e un tornante ci portando a fianco di una piccola cappella e immettendoci poi nel bosco proseguiamo in discesa su tratti a fondo sassoso e in alcuni punti smosso. Viste anche qui stupende sul Lago e sulle frazioni sottostanti per superare con questo bel sentiero i terrazzamenti e portarci poi sul tratturo che raggiunge a curve le poche case della località Baravico. Superiamo la sbarra di legno e ci portiamo sulla stradina asfaltata che raggiunge il bivio e deviando a sinistra percorriamo la strada più ampia. La lasciamo, immettendoci ancora su sentiero, prendendo a sinistra quello che parte dopo l'ultima casa, a fianco del bel giardino alberato. Salita non certo agevole, nella prima parte per una serie di buche dove uscirne è davvero dura ma con uno sforzo in più si supera anche questo piccolo problema. La salita è di breve durata e ritroviamo la strada asfaltata quando arriviamo al bivio. Tenendoci a destra arriviamo in breve tra le vecchie case della piccola frazione Cimavalle e seguiamo adesso la strada che poco dopo si allarga. Percorrendone un medio tratto passiamo nel mezzo di una nuova zona residenziale ed alla terza traversa a sinistra giriamo per iniziare un'altro bellissimo tratto fuoristrada che inizia però con una salita su strada cementata.

Poco dopo incontrando un bivio, di sterrate, ci teniamo a sinistra e procediamo in leggerissima salita a fianco delle recinzioni di alcune case entrando poi all'interno del bosco. In questo punto troviamo la parte più tecnica che passa tra tratti in single track a sentiero e con alcune curve, dove la pendenza sale davvero, raggiungiamo le case della piccola frazione Bosolasco. Uscendo dal bosco percorriamo la sterrata che raggiunge il bivio con la  SP70  e girando a destra andiamo a percorrerne il breve tratto che raggiunge la rotonda. Alla prima uscita imbocchiamo la  SP60  ed iniziamo una discesa che raggiunge la frazione Castello di Oggiono dove al bivio ci teniamo a sinistra per procedere tra le belle case della zona residenziale. Le stradine che andiamo a superare ci conducono nella parte vecchia del paese e lasciandole alle nostre spalle prendiamo il sentiero che in ripida discesa, a sinistra, ci porta accanto al Vecchio Lavatoio. Arrivati in località Molera seguiamo a sinistra via Malavoglia andando ad affrontare anche il bel tratto sterrato che aggira alcune case della frazione. Ritrovata la strada asfaltata giriamo a sinistra e ci manteniamo sempre sulla strada principale fino all'arrivo in località Le Balze seguendo però via della Boggia. 

Al bivio con la  SP70  giriamo a destra andando a percorrere un breve tratto della provinciale fino alla traversa di via Colombo dove giriamo a destra. Seguiamo la bella stradina asfaltata che raggiunge il piccolo nucleo di case di Trescano dove al sottoportico che troviamo alla nostra sinistra andiamo ad imboccare la stradina che va ad attraversare le case del borgo. Breve tratto sterrato che ci conduce al bivio con l'asfaltata dove tenendoci a sinistra iniziamo la bella discesa che ci fa raggiungere in breve tempo la periferia di Dolzago. Raggiunta poi la rotonda prendiamo a destra via Piazzoni e successivamente via Castello che raggiunge il bivio. Proseguendo ancora diritto imbocchiamo via Vittorio Alfieri e raggiungiamo il bivio con via Bettolino. Curva a destra per andare in direzione della rotonda sulla  SP51  dove prendiamo la terza uscita per percorrerne il tratto sulla parte ciclo-pedonale che raggiunge l'altra rotonda. Giriamo a destra seguendo la via strada per Sirone ed alla prima traversa a destra ci portiamo su via San Benedetto che in leggera salita ci conduce all'imbocco del sentiero che raggiunge l'esterno del bosco. Al bivio, dopo un breve strappo, giriamo a sinistra e sulla stradina asfaltata di via delle Fraschine arriviamo all'incrocio con via Marco d'Oggiono nella prima periferia di Sirone. Tratto questo all'inizio in leggerissima salita e successivamente con pendenze molto superiori quando percorriamo le curve di via I° Maggio.

Raggiunto il bivio, con termine della salita, giriamo a sinistra per percorrere quest'altro tratto di stradina che raggiunge, sulla curva, la bella Edicola della Madonna della Rosa che troviamo sulla curva alla nostra sinistra. Curva a sinistra per percorrere un breve tratto asfaltato e poi destra sulla sterrata che ci fa entrare all'interno del boschetto. Al bivio seguente ci dobbiamo tenere a destra per procedere poi sul sentiero acciottolato/asfaltato/sterrato che sempre in discesa ci fa arrivare al bivio con via Don G. Minzoni. Curviamo a sinistra e percorriamo ancora la discesa ed entriamo nel centro del paese passando accanto alla Chiesa di San Carlo. Prendiamo poco dopo a sinistra la stretta stradina di via Buscarona e arrivati al bivio di via Rimembranze giriamo a sinistra. Breve tratto rettilineo per deviare a destra su via A. Grandi che lasciamo però subito per deviare a sinistra su un'altra stretta stradina ciclo-pedonale che ci consente di arrivare al bivio di via Cavour. Deviamo a destra sulla strada alberata e arriviamo alla rotonda sulla  SP52  che attraversiamo per seguire poi a destra via A. Gemelli entrando nel comune di Garbagnate Monastero
Breve tratto in salita che raggiunge il culmine dopo aver superato le strisce pedonali ed inizia adesso un falsopiano che sull'ampia carreggiata va ad attraversare la parte periferica della bella cittadina e ci conduce nel centro del paese. 

Passiamo a fianco della bella Chiesa dei SS. Nazario e Celso (
L'edificio è costruito prevalentemente con conci regolari di arenaria, intervallati nella parte absidale da inserti in serizzo e l'interno è particolarmente suggestivo in quanto, non essendo intonacato, favorisce la percezione della nuda parete muraria) e sempre con la strada in discesa arriviamo alla strettoia di via Gaesso e deviamo poi a sinistra su via Tregiorgio. Qualche curva per uscire dal centro abitato e seguendo l'ampia strada asfaltata ci portiamo al bivio con la sterrata che risale la collina dove troviamo, poco dopo, la bella Chiesetta di San Martino. (Si presenta come una piccola costruzione ad una navata affiancata da un campaniletto. la fondazione risale alla metà del XII secolo, come centro culturale dell'ordine degli Umiliati, operanti tra Brongio e Gaesso). Raggiunto l'edificio ci vuole un attimo di pausa per bere qualche goccio d'acqua fresca (si fa per dire) e per goderci lo spettacolo dei monti e delle Prealpi che si ergono a fianco a noi. Ripartiamo in discesa sulla sterrata che discende la collina e raggiungiamo l'asfaltata via Gaesso che in discesa arriva fino la rotonda sulla  SP49 . La attraversiamo e ci portiamo nel territorio comunale di Molteno dove superata un'altra rotonda giriamo prima a sinistra e poi subito a destra per percorrere la stradina che ci porta nuovamente al parcheggio della Stazione.
Pier 

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