Val Chiavenna e Val Bregaglia in MTB
Distance: 48 km - 1376 m Ascent - 1376 m Descent
Magari un giorno ci andrò anch'io, perchè questa volta, per un motivo di
quelli a cui non si può rinunciare, ho dovuto dare forfait. La sorte ha
voluto così ma ci sarà sicuramente un'altra possibilità e quella volta vedrò
di sfruttarla. Pubblico comunque quest'altra avventura che tanti amici
hanno seguito e che mi avrebbero fatto compagnia, perchè ci ho messo
d'avvero l'anima a disegnarla cercando più informazioni possibili per
renderla adatta ad un tracciato per e-mtb. Giornata, che come potrete vedere
dalle tante fotografie scattate dall'amico Walter è una di quelle, che come
scrive lui sulle note: "Anche se in alcuni punti abbiamo dovuto spingere o scendere dalle bici
per alcuni passaggi su scalinate, siamo rimasti molto soddisfatti del giro
programmato, alla fine stanchi ma felici ci siamo salutati davanti a una
birra fresca per rifarci delle fatiche della giornata". Che dire di più.
Lasciata l'auto a Prata Camportaccio,
nel parcheggio a fianco della
SS36 , ci portiamo poi sulla provinciale per seguire a sinistra il lungo
rettilineo che ci conduce alla rotonda in località
Reguscio alla prima periferia di
Chiavenna. Deviazione a destra su viale
Risorgimento e proseguiamo in direzione del piazzale davanti alla stazione
ferroviaria. Girando a destra su corso G. Garibaldi in leggera salita
arriviamo al bivio con via Al Tiglio. Deviazione a destra sull'acciottolata
e stretta stradina che man mano che avanziamo inizia anche una leggera
salita. Raggiungiamo, in fondo, il tratto ciclabile e proseguendo su questa
bella stradina passiamo per la località
Tanno dove a sinistra si trova la lunga
scalinata che risale verso la
Chiesa della Beata Vergine del Rosario che però non intravediamo vista la folta vegetazione. Ritornati a
Prata Camportaccio seguiamo la
ciclabile accanto a via G. Chiarelli. Prendiamo poi a sinistra sul tratto
ciclo-pedonale che parte sulla curva di via G. Bertacchi e con un sottopasso
andiamo dalla parte opposta alla linea ferroviaria. Raggiungiamo a spinta,
sulle scale, il parcheggio della stazione che però non esiste ma c'è solo la
fermata del treno.
Giriamo a destra e raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra per imboccare via Roma che su un fondo in pavé arriva alla rotonda dove troviamo la Chiesa di Sant'Eusebio con l'adiacente Camposanto. Proseguiamo sempre in bella pendenza alla nostra sinistra seguendo via al Mulino passando tra vecchie e nuove case in pietra per raggiungere il ponte che attraversa il torrente Schiesone. La stradina prosegue, adesso, a destra e sempre in salita arriviamo alla piccola frazione San Cristoforo dove troviamo il Campanile Nero (Quel che rimane della chiesa di San Cristoforo e Pancrazio, nominata a Prata nel 1176. L'ordine di demolizione per la chiesa, dove veniva praticato il culto evangelico, venne decretato nel 1628 dal vescovo Lazzaro Carafino a causa delle pessime condizioni in cui versava l'edificio. Rimase in piedi solamente il campanile Romanico, una delle poche testimonianze dello stile romanico in Valchiavenna. Il nome "Campanile nero" deriva dal suo colore scuro) dobbiamo scendere di sella per procedere a destra su alcuni gradini che ci immettono poi sul Sentiero Berzo-Pera-San Cristoforo . Seguendo la mulattiera, con fondo abbastanza sconnesso, superiamo la piccolissima località di Pera raggiungendo poi l'abitato di Berzo.
Accanto all'isola ecologica prendiamo a destra la ciclo pedonale che ci permette di attraversare, con un sottopasso, la SS36 . Raggiunto il sentiero opposto sul bel tratto della Ciclo-pedonale della Valchiavenna ci portiamo in direzione del bivio con la SP2 . Svolta a destra per ad attraversare il ponte sul fiume Mera ed arrivare all'innesto, ancora a destra, del proseguimento della ciclo-pedonale. Affiancando ora il corso d'acqua raggiungiamo il bivio dove deviamo a sinistra, in salita, per entrare nel territorio comunale di Grondona. Superato il ponte, sull'ampio canale, giriamo a sinistra e imboccando via Barona arriviamo sulla rotonda ed andiamo nuovamente ad attraversare la provinciale. Alla seconda uscita ci portiamo su via Scogli e successivamente sul prolungamento di via Roma per passare a fianco al Monumento ai Caduti ed alla Chiesa di San Martino e Santa Elisabetta. Le vie del paese, che stiamo attraversando, passano tra case in pietra con i tipici tetti in ardesia e con i balconi ancora in legno vicino a case invece nuove. La salita è abbastanza impegnativa, su via Roma, ma quando arriviamo al bivio se guardiamo alla nostra destra il paesaggio sulla Valchiavenna e sui monti circostanti è davvero incredibile.
Deviamo a sinistra per imboccare via degli Emigranti e raggiungiamo, sempre con buone pendenze, il bivio presso la frazione Crotti di Gordona dove ci attende un bellissimo murales a bordo della strada. Prendiamo al bivio la stradina a destra di via Cimavilla e una breve discesa ci conduce all'innesto sul Sentiero Bortolotto-Cortona . Su fondo sterrato ci portiamo in discesa, a fianco della sponda del torrente Crezza raggiungendo il bivio dove, a sinistra, andiamo ad attraversare il ponticello. Una breve rampa ci conduce all'altro bivio e davanti agli impianti sportivi giriamo a sinistra per immetterci sulla SP3 raggiungendo le case della frazione Coloredo. La stretta stradina, nonostante sia classificata come provinciale, attraversa le belle case in pietra, passando per il centro storico. All'incrocio deviamo a sinistra e percorriamo via Forcola che, come stradina, è davvero stretta ed in salita arriva al bivio. Prendiamo la strada che supera il tornante procedendo, ancora in salita, attraversando un bel tratto all'ombra degli alberi e man mano che proseguiamo la pendenza gradualmente si abbassa.
Raggiunto il bivio, accanto alla casa in pietra che troviamo alla nostra destra, ci immettiamo a destra su un'altra stretta stradina che inizia subito con un'impegnativa discesa da dove si gode di un paesaggio stupendo. Raggiunti alcuni tornanti facciamo in fretta a raggiungere le prime case di Mese percorrendo via Madonna delle Grazie. Con la strada in costante discesa raggiungiamo la traversa a sinistra di via Cappella Grande e svoltando ci dirigiamo verso la Centrale Idroelettrica. La superiamo e procediamo fino alla traversa di via San Vittore dove girando a sinistra per raggiungere piazza Don A. Del Curto non distante dalla Chiesa di San Vittore che troviamo alla nostra sinistra. Tenendoci a sinistra imbocchiamo via Don P. Lucchinetti che lasciamo subito per deviare a destra sulla stretta stradina piastrellata per raggiungere l'incrocio con la SP2 . La attraversiamo e ci immettiamo su via Crostallanza che percorriamo fino alla traversa di via Europa dove giriamo a sinistra. La lasciamo quasi subito girando a destra su via Coniugi Cipriani e superando il supermercato giriamo poi a sinistra su via Mulesin. Ancora a destra su via Giavere e deviazione a sinistra sul rettilineo di via Rebiatti.
Bellissimo il paesaggio mentre si percorre questa stretta stradina completamente pianeggiante che attraversa i campi e raggiunge un bivio nei pressi di un capannone. Proseguiamo ancora diritto e arriviamo al bivio successivo dove deviando a destra percorriamo il tratto che ci conduce al ponte ciclo-pedonale che attraversa il fiume Liro. Non superiamo le transenne e ci teniamo a destra per arrivare su alcuni gradini (potete farlo anche in sella) e seguire quindi la ciclo pedonale che prosegue verso le sponde del fiume Mera. Deviazione a sinistra in direzione del centro sportivo comunale di Chiavenna ed arrivati sul piazzale del parcheggio ci teniamo a sinistra e procediamo su via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fino a raggiungere il bivio con via A. Moro. Curva a sinistra per arrivare al bivio e poi curva a destra sulla stretta stradina di via Ai Raschi e procedendo in leggerissima salita ci portiamo all'incrocio con la SS36 . Attraversandola imbocchiamo la stradina con fondo il pavé di via Santa Rosalia ed all'incrocio successivo procediamo all'interno del centro storico della bella cittadina percorrendo vicolo San Bartolomeo.
Ancora un vicolo che prosegue su via G.B. Cerletti e passando accanto alla Chiesa di San Bartolomeo ci portiamo verso piazza S. Corbetta prima di proseguire in direzione del bivio. Giriamo a sinistra e percorriamo via A. De Giambattista dove con un breve strappetto arriviamo all'incrocio con la SS37 . Con attenzione giriamo a sinistra e poco dopo si devia a destra sulla stretta stradina che in salita va in direzione della Chiesa di San Fedele che vediamo alla nostra destra. Non ci arriviamo ma deviamo a destra sulla stretta stradina di via Belvedere che in forte pendenza ci conduce al bivio con via Ezio Vanoni. Ci teniamo a destra per percorrere questa bella stradina da cui si gode, alla nostra destra, il bel paesaggio sulla cittadina. Raggiunto poi un bivio prendiamo a sinistra la stradina che con una rampetta ci porta su via dei Morti di Pianazzola e tenendoci a sinistra iniziamo la bella salita sull'acciottolata strada per Loreto. Raggiunto il piccolo piazzale ci troviamo a fianco della Santuario della Madonna di Loreto e non possiamo non fermarci per scattare qualche bella fotografia del nostro passaggio. Si riparte, ancora in salita, seguendo la stretta strada adesso asfaltata e percorrendone le curve ci portiamo verso una traversa, a destra, che parte in leggera salita e diventa poi sterrata.
Inizia qui una discesa con qualche curva e il fondo da carrareccia diventa sentiero per arrivare al bivio con la SS37 . Giriamo a sinistra e superiamo la frazione San Carlo e su questa strada ampiamente battuta dalle automobili ne percorriamo poco più di 1000 metri utilizzando, quando possibile, la parte protetta sulla Ciclabile della Valchiavenna . Siamo entrati nella Val Bregaglia e procediamo verso l'abitato di Prosto frazione di Piuro dirigendoci poi verso Borgonuovo per andare poi a sinistra in direzione del Parco delle Cascate dell'Acquafraggia. Ci basta anche la bella visione che abbiamo e anche qui non è possibile non scattare qualche bella fotografia prima di ripartire. Ritorniamo sulla statale e raggiungiamo il piccolo borgo di Santa Croce dove lasciamo la strada trafficata per deviare a sinistra su via strada Vecchia. Con la sede stradale stretta e il fondo piastrellato andiamo a superare la Chiesa di Santa Croce (La Chiesa è già indicata nel 1178 ed è aperta al pubblico solo in occasioni particolari) in un'angolo davvero incantevole. La percorriamo tutta e portandoci poi sul tratto asfaltato iniziamo una bella salita che a tornanti e nel mezzo del bosco ci conduce al bivio della Strada per Savogno .
Su un tratto con panorami stupendi che raggiungono la lunga valle che si apre alla nostra destra proseguiamo ed iniziamo la discesa su strada sterrata e asfaltata che arriva alla prima periferia di Villa di Chiavenna. Percorrendo via Risorgimento raggiungiamo nuovamente la strada statale e tenendoci a sinistra andiamo in direzione del Lago di Villa di Chiavenna. (Bacino artificiale che alimenta una centrale elettrica) Con la stradina che a destra ci porta quasi a ridosso delle sponde raggiungiamo il Ponte della Vigna ed andiamo ad attraversare questo laghetto portandoci a sinistra sulla sterrata che passa accanto alla Centrale Idroelettrica. Inizia qui la parte più impegnativa di questo tracciato che con belle pendenze, che si aggirano con un massimo del 18%, passando per le case sparse di Bondea Inferiore e Bondea Superiore, non lontane del confine svizzero. Raggiunto il tratto semi pianeggiante, che ci conduce alle poche case di Scalotta, passando per la Terra dei Corvi dove si trovano le baite iniziamo la discesa a tornanti, nel primo tratto, su fondo a sterrato/cementato dirigendoci verso il bivio della strada che porta al piccolo borgo di Canete. Lo lasciamo alla nostra sinistra per procedere su strada asfaltata in direzione della frazione che porta il nome della Chiesa di San Barnaba.
Raggiunto il primo bivio ci teniamo a sinistra e proseguendo sul tornante arriviamo al successivo e ci teniamo a sinistra lasciando la strada asfaltata per portarci sulla stradina semi asfaltata che passa accanto alla sponda del Lago e raggiunge la Diga. Mantenendoci sulla stretta stradina asfaltata raggiungiamo il borgo di Giavera e passiamo accanto all'Oratorio di Santa Elisabetta. Superate le case andiamo ad attraversare il piccolo ponticello sul fiume Mera e poco dopo deviamo a sinistra sul Sentiero Santa Croce-Ponteggia . Lo percorriamo tutto raggiungendo la frazione Santa Croce e proseguiamo su stradina asfaltata andando a superare la bella Chiesa di San Martino. Proseguiamo diritto e raggiungiamo le poche case del borgo di Aurogo dove imbocchiamo la Strada comunale per Boate e poi al bivio ci portiamo a sinistra sulla Ciclabile della Valchiavenna che raggiunge il piccolo borgo di Prosto e prosegue poi verso i Crotti di Poiatengo. Superiamo il Parco delle Marmitte dei Giganti e raggiungiamo nuovamente Chiavenna portandoci in direzione della stazione ferroviaria e quindi al parcheggio dove terminiamo questa nostra avventura.
Un grazie a Walter sia per le tante indicazioni sul tracciato che mi ha inviato nelle note e per le stupende fotografie.
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