In MTB verso il lago di Pusiano

 


20/08/2023 - In MTB verso il lago di Pusiano
Distance: 39 - km - 546  m Ascent - 571 m Descent
Time: - Passed: 3:55:24 - 
In motion: 3:29:14


Anche oggi temperature che Caronte non smentisce e alle 8:00 quando arrivo a Inverigo c'è già il sudore che copiosamente scende dalla fronte. Un paio ci controlli, sul GPS, che non voleva trovare i satelliti e alla gomma anteriore e si parte. Quello di oggi non è un itinerario difficile, anzi, ma serve per mettere km nella gambe su tratti a cui si alternano discese su asfalto a risalite off-road. Passaggi sulle sponde del lago che abbiamo preferito fare nella parte bassa per regalarci i bei panorami che raggiungono la sponda opposta con il punto verde, a sinistra, dell'Isola dei Cipressi e Pusiano mentre a destra Bosisio Parini. Che dire, una passeggiata di circa tre ore e mezza intervallata da soste per il rifornimento dell'acqua, con un piccolo gruppo di amici (unici rimasti in Brianza in questo periodo) con i quali ci si diverte sempre e se poi si ha bisogno di una mano per sistemare qualcosa che non va, sul mezzo, eccoli li, sempre pronti, perchè nel gruppo non si lascia mai indietro nessuno. 

Tracciato percorribile quasi tutto in sella se si tralascia lo stretto passaggio del sentiero in località Cascina California tra Veduggio e Briosco dove per trovare il passaggio che entra all'interno del bosco nei pressi del  Sentiero della Vecchia Ferrovia Veduggio-Fornaci   ce lo siamo davvero inventato, sempre però nel rispetto della natura.

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Ci vuole proprio la passione per uscire in MTB in questo caldissimo mese di Agosto ma si va lo stesso per quando si è seduti in sella il caldo, alla fine, quasi, non lo senti. Ci siamo regalati i bei passaggi all'interno dei boschi dell'Oasi di Baggero, del Parco di Brenno del  Sentiero Bevera Ponte della Crotta  , il Bosco di San Martino all'esterno di Veduggio che ci hanno fornito i giusti tratti ombreggiati. Non abbiamo incontrato nessun biker sia nei tratti off-road che in quelli su strada ed anche il traffico è stato completamente assente. Con terreni che alzano la polvere ci si deve tenere a debita distanza e nel limite del possibile diminuire la velocità. Alcuni passaggi abbastanza stretti, tra rovi ed ortiche, si trovano sull'iniziale single track che parte tra i ruderi di Cascina Colombaio e nella valletta della Bevera sulla risalita dei terrazzamenti che raggiungono la periferia sud di Veduggio, per il resto sentieri ottimi ma molto, molto secchi.

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Ore 8:10 quando si parte da via IV Novembre uscendo dal parcheggio nei pressi del Santuario di Santa Maria della Noce a Inverigo. Tenendoci a destra procediamo in direzione del passaggio a livello e portandoci su via A. Magni raggiungiamo una rotonda. Curva a sinistra per percorrere un breve tratto di via Monte Barro ed alla prima traversa a sinistra giriamo per proseguire in leggera salita sulla stradina di via Maestri Comacini per aggirare le case e seguire poi la sterrata che arriva al bivio di via Trieste. Curva a sinistra per percorrere un breve rettilineo e poi deviamo a sinistra sulla stradina in leggera salita che su sterrato entra all'interno della Tenuta di Pomelasca. Passando prima accanto alla grande cascina e successivamente a Villa Sormani raggiungiamo il bivio nei pressi della bellissima Chiesetta Rossa che si trova alla nostra sinistra. Girando a destra percorriamo ancora un tratto sterrato in leggera discesa ed arriviamo alla prima periferia di Lambrugo

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Brevissimo passaggio su via Dante Alighieri per deviare subito a destra ed iniziare la discesa che con alcune curve raggiunge l'incrocio sulla  SP342  che, al semaforo, attraversiamo per imboccare il rettilineo di via G. Garibaldi. Raggiunta piazza Giovanni Paolo II giriamo a sinistra per iniziare la salita, breve, di via A. Volta e raggiunta la sommità della collinetta iniziamo un'altro tratto in discesa sul rettilineo di via G. Mazzini. Al bivio ci teniamo a sinistra e andiamo a percorrere il rettifilo di via C. Battisti per raggiungere la traversa a sinistra di via Bovia che ci conduce a fianco della Baita degli Alpini e poi al Centro Sportivo comunale di Lambrugo. Aggirandolo a sinistra ci portiamo, oltre la sbarra, sul tratto sterrato e poco dopo raggiungiamo l'ingresso del bosco per entrare all'interno del perimetro dell'Oasi di Baggero. Al bivio che incontriamo, davanti al Lago Sud giriamo a destra ed iniziamo una leggera discesa su sentiero che procede poi su un tratto di sterrata con una pendenza più accentuata. Arrivati  alla strettoia, che ci porta a fianco della Roggia Cavolto e con una decisa curva a destra ci portiamo sul breve rettilineo cha arriva al bivio con via C. Battisti a Baggero. Mantenendoci a sinistra, per poco più di 50 m, giriamo poi a destra per entrare all'interno del bellissimo borgo superando il Ponte dei Mulini, sul fiume Lambro, ed entriamo nel piccolo centro storico della piccola e amena località. 

La attraversiamo a sinistra portandoci oltre le transenne e ripreso nuovamente un tratto sterrato, che passa a fianco della bella cascata d'acqua che, il fiume ha formato nei secoli, andiamo ad attraversare un'altro ponticello che attraversa il canale che serviva per le esigenze dell'altro Mulino. Una leggerissima salita ci conduce sul ponte dove andiamo ad attraversare il Torrente Bevera che proprio in questo punto si immette nel fiume Lambro. La sterrata prosegue ancora con un'ampia curva e poco dopo deviando a sinistra iniziamo una leggera salita su tratto sterrato/cemento che passa accanto a Cascina Campomarzo (che nel 1974 è stata utilizzata, dai fratelli Taviani, per girare alcune scene del film Allonsanfàn, con Marcello Mastroianni e Lea Massari). Poco dopo iniziamo a seguire il rettilineo della strada sterrata e raggiunte le case della piccola frazione Cascina di Brenno giriamo a sinistra per andare a percorrere le curve di via Colombaio. Raggiungiamo l'ingresso del Parco di Brenno e seguendo le sponde del Torrente Bevera, in un bel contesto di strada sterrata a curve, raggiungiamo il punto d'uscita quando arriviamo al bivio di via per Rogeno. Curva a sinistra per percorrere poco più di 150 m di rettilineo e deviare, quindi, a sinistra quando troviamo la traversa che entra a fianco di Cascina Colombaio

Poco dopo giriamo a destra e passando nel mezzo del rudere della vecchia cascina ci portiamo sul single track che poco dopo diventa difficile nel transito per la ristretta sede del sentiero. Non essendo un tratto troppo frequentato, sia dai biker che dai pedoni, rovi e ortiche la stanno facendo da padrone ma, come sempre dico, per noi amanti delle ruote grasse perdere questi sentieri è davvero un brutto colpo. Se si esce con qualche segno sulle braccia e sulle gambe non fateci caso più di tanto perchè passano davvero pochi minuti e tutto ritorna come prima. Poco dopo un passaggio, che attraversa il boschetto, si apre un tratturo che a sinistra va ad attraversare grandi pratoni per arrivare a fianco della collinetta dove Cascina Maggiolino domina la vallata sottostante. Superata la sbarra ci portiamo al bivio di via Salvo D'Acquisto e attraversandola ci portiamo su un sentierino, quasi scomparso, che a destra raggiunge il delimitare del boschetto. Mantenendoci a sinistra raggiungiamo l'ingresso di un'altro tratturo e iniziando a percorrerlo attraversiamo, anche qui, ampi pratoni prima di arrivare su sterrato alla periferia di Moiana. Superato il passaggio a livello giriamo a destra e andiamo a percorrere il rettilineo di via Resegone e al bivio giriamo a sinistra sul rettilineo di via Europa che raggiunge una rotonda dove prendiamo a sinistra la stretta stradina di via Caboto.

Entriamo nel centro storico del piccolo paese e attraversando un sottoportico di una casa prima di giungere all'incrocio con via V. Emanuele prima di entrare sulla strettissima via V. Bottego che con una bella discesa su fondo in pavé arriva al bivio. Curva a destra per proseguire su via A. Vespucci e con un rettilineo arriviamo all'incrocio con la  SP47  che attraversiamo per imboccare la stradina di via Cristoforo Colombo dove inizia la discesa che ci conduce alla spiaggia e sulle sponde del Lago di Pusiano. Raggiunta la riva non è possibile non fermarsi e godere di questo bel paesaggio in cui nelle azzurre acque del lago si specchiano i vicini monti e i borghi che sono sorti sulle sue rive. Foto di gruppo che è anche la copertina di questa pagina del blog prima di riprendere i nostri mezzi per spostarci a destra in direzione del piccolo ponticello in ferro che oltrepassa uno stretto canale. Si deve scendere per superare i gradini ma sono solamente 2, sia da una parte che dall'altra, per riprendere poi la nostra escursione in @-MTB che lascia il lido per proseguire sulla bellissima sterrata del  Sentiero Moiana-Casletto . Percorrendolo tutto arriviamo a Punta del Lago e con una leggera risalita guadagniamo poi la parte in discesa che raggiunge il tratto cementato e ci portiamo a Casletto dove al piccolo chiosco ci fermiamo per gustarci un buonissimo caffè. 

Riempite anche le borracce eccoci di nuovo in sella per prendere la stradina che va a superare il sottopasso della  SP47  iniziando, subito dopo, uno strappetto che raggiunge il bivio con via V. Emanuele II°. Curva a destra per percorrerne meno di 100 m e girare a sinistra su via G. Mazzini dove, poco dopo, deviamo a destra per proseguire sulla stradina che diventando sterrata arriva davanti al cancello di una villetta. Sul sentiero che parte a sinistra andiamo ad attraversare il piccolo ponticello che va a superare la ferrovia e entrando poi all'interno del bosco, al bivio delle sterrate, giriamo a sinistra per iniziare una leggerissima salita sul  Sentiero Lambro-Pusiano  che ci conduce quasi nel centro cittadino di Rogeno. Raggiunta l'asfaltata via G. Parini ci teniamo a destra e con una leggerissima salita ci portiamo al bivio successivo dove a sinistra percorriamo un brevissimo tratto di via Canali per girare quindi a destra sul rettilineo di via C. Battisti. Dopo la curva a destra inizia un rettilineo su via N. Sauro che percorriamo tutto e raggiunto un bivio ci teniamo a destra per proseguire sul prolungamento di via Salvo D'Acquisto arrivando quindi alla periferia della cittadina. Giriamo poi a sinistra quando troviamo uno slargo che porta in direzione del cancello di un'abitazione e tenendoci a sinistra procediamo sulla bella sterrata che entra nel mezzo della campagna. 

Seguendo sempre la  Strada Vecchia di Maggiolino  arriviamo ad un primo bivio e tenendoci, ancora, a sinistra proseguiamo in off-road fino ad incrociare via N. Sauro che attraversiamo. Portandoci sulla stradina di via E. Fermi iniziamo una leggera discesa che dopo alcune curve raggiunge un bivio e mantenendoci a destra arriviamo sul piccolo ponte che attraversa il Torrente Bevera. Subito dopo giriamo a destra e utilizzando lo stretto passaggio che entra nel bosco, a fianco alla sbarra, ci infiliamo sul  Sentiero Bevera-Ponte della Crotta . Ci rimaniamo, all'ombra delle piante, per tutta la sua lunghezza (800 m circa) e seguendo le sponde del corso d'acqua, arrivati ad un bivio di strade sterrate, deviamo a sinistra per proseguire su un tratto del  Sentiero Lambro-Pusiano . Raggiunto un'altro bivio ci teniamo a sinistra e con un breve rettilineo arriviamo a fianco di Cascina San Luigi e poco dopo andiamo a superare l'altra sbarra per iniziare a percorrere un tratto del  Sentiero Baggero-Brenno . La bella sterrata, in saliscendi, passa a fianco del Quagliodromo di Costa Masnaga e prosegue poi in direzione del bivio asfaltato. Proseguendo diritto, in leggera salita, andiamo a superare l'ennesima sbarra prima di entrare sul  Sentiero Bevera e Cave  che entra un'altra volta in un bellissimo bosco procedendo sempre in leggera discesa.

Quando raggiungiamo la bivio, su un tratto cementato e pieno di grosse buche giriamo a destra per iniziare, adesso, una salita che sempre su sterrato va a raggiungere la piccola frazione Suella e la periferia di Costa Masnaga. Ci attende, adesso, la discesa su via A. Manzoni che prosegue poi a destra, oltre il piazzale del Camposanto, su via Don C. Allievi per arrivare fino al bivio di via A. Beretta. Mantenendoci a destra proseguiamo su questa ampia strada asfaltata che va ad attraversare il paese ma rimane una strada secondaria e quindi il traffico è relativamente quasi inesistente. L'ampia curva a sinistra ci fa passare a fianco del Palazzo Municipale e su via A. Grandi arriviamo al bivio dove a sinistra imbocchiamo via XXV Aprile. Inizia un tratto in salita ma su una strada a senso unico che ci conduce nel centro storico della cittadina e superato il primo bivio entriamo nella strettoia che ci conduce poi ad un'altro bivio dove a destra imbocchiamo il pavé della stretta stradina che raggiunge piazza G. Colombo. Tenendoci a destra arriviamo all'innesto, oltre il bar sull'angolo, della stradina in discesa di via Donatori del Sangue che ci fa aggirare un grande complesso industriale prima di arrivare al bivio di via A. Volta.  Curva a destra per proseguire sul rettilineo e raggiungere quindi la rotonda dove alla seconda uscita imbocchiamo via Papa Giovanni XXIII° e ne percorriamo il lungo rettilineo. 

Raggiunto lo svincolo prendiamo a sinistra via Risorgimento e ci portiamo in direzione della traversa a sinistra dove troviamo l'Edicola con la statua di San Cristoforo nell'omonima frazione. Ritornati in fuori strada seguiamo la bellissima sterrata che a sinistra entra nel piccolo boschetto e con un susseguirsi di saliscendi va ad attraversare queste belle colline della Brianza passando non distanti da Cascina Volpera seguendo il  Sentiero Lambro-Pusiano . Dopo un breve rettilineo giriamo a destra su un tratto di sentiero, quasi sparito, e attraversato, in leggera salita, un piccolo boschetto arriviamo sul tratturo che ci conduce verso il roccolo. Girando, poi, a sinistra andiamo ad attraversare il noccioleto prima di raggiungere il tratturo che in salita, a sinistra, ci conduce alla frazione Cadrega e al rudere di Cascina Sant'Enrico. Superiamo la sbarra ed iniziamo la discesa su una stradina in parte anche asfaltata e raggiunto il bivio dell'asfaltata via Dante Alighieri siamo arrivati alla periferia di Camisasca. Girando a destra ne percorriamo davvero pochi metri, meno di 50, per deviare a sinistra su via U. Riva dove inizia la salita che con buona pendenza raggiunge il piazzale con la Chiesa di San Genesio (1580) e la stradina che porta alla Medioevale Torre Camisasca.

Mantenendoci a sinistra imbocchiamo la stradina che poi a destra parte su cemento, in discesa, per seguire il  Sentiero Baggero-Brenno  che si congiunge poi al  Sentiero Ciclo-Pedonale Monza-Erba . Al bivio curviamo a destra e dopo un breve tratto asfaltato giriamo a sinistra per proseguire sul tratto della Ciclo Pedonale raggiungendo il bivio di Cascina Bracesco dove ci teniamo a sinistra. Iniziamo una salita sulla bella sterrata e raggiungiamo un'altro bivio dove a destra risaliamo ancora verso la periferia di Cibrone. Imbocchiamo anche il tratto asfaltato della stradina che raggiunge il bivio con via Italia Libera e girando a sinistra ne percorriamo il breve tratto che ci conduce alla traversa, a destra, di via Cavour.  Seguendola superiamo un piccolo parcheggio e dopo la curva iniziamo un tratto in salita che con buone pendenze arriva all'incrocio con J.F. Kennedy. Proseguendo diritto dobbiamo percorrere, ancora, un pò di salita e raggiunta strettoia ci portiamo al bivio con via Vittorio Veneto nel centro storico di Tabiago. Girando e sinistra e mantenendoci sempre sulla strada principale iniziamo la discesa su questa strada che attraversa tutto il paese e poco dopo andiamo a percorrere anche i tornanti che raggiungono, poi, la rotonda. Ci teniamo a sinistra e andiamo a percorrere il tratto ciclo pedonale che prosegue sul ponte attraversando la  SS36  prima di iniziare la discesa verso la rotonda sulla  SS342  alla periferia di Nibionno

Attraversandola ci portiamo su un breve tratto di via della Conciliazione e alla prima traversa a sinistra deviamo su via Alcide De Gasperi per superare la Chiesa dei SS. Gervaso e Protaso (1958) prima di arrivare al bivio di via G. Parini. Curva a destra per percorrerne il breve rettilineo e raggiunto il bivio giriamo a sinistra per procedere su un breve tratto di via A. Diaz. Al bivio successivo giriamo a destra e percorrendo via L. Cadorna raggiungiamo la traversa a sinistra di via Dante Alighieri e portandoci alla periferia della cittadina lasciamo le ultime case quando a sinistra superiamo il ponticello sulla Roggia Bevera. Il tratturo che segue ci immette sul  Sentiero Briosco-Cassago  dove sempre in leggera salita arriviamo in località Costa. Superando le cascine ci teniamo poi a destra e sul piccolo ponticello in cemento andiamo ad attraversare una roggetta per iniziare lo strappo, su single track, che risale prima a fianco di alcuni capannoni e successivamente va in direzione dei campi del Centro Sportivo Comunale di Veduggio. Lo aggiriamo mantenendoci sempre su tratturo e dopo aver superato il bivio con l'asfaltata via dell'Atleta, a sinistra, ne seguiamo un'altro tratto che ci consente poi di arrivare all'innesto del  Sentiero del Bosco di San Martino . Bellissimo il passaggio in saliscendi con la bellissima pineta che attraversiamo tutta prima di raggiungere, in discesa, l'asfalto di via G. Verdi.

Il breve tratto in rettilineo, che seguiamo, ci porta a superare il Camposanto e deviando a sinistra andiamo ad imboccare il bellissimo tratto fuoristrada che entra nella valletta del Rio Bevera. Inizialmente ci teniamo all'esterno del bosco e vi entriamo solamente dopo la curva a destra per attraversarne solamente un breve tratto prima di uscire nel mezzo dei campi su alcuni tratti di sentiero quasi spariti. Il passaggio è comunque davvero bello e poco dopo iniziamo la salita su un single track che risale alcuni terrazzamenti e raggiunge, deviando a destra, la sterrata stradina che si congiunge poi con l'asfaltata via O. Fallaci. In discesa ci portiamo su via A. Manzoni e raggiunto il bivio con viale della Repubblica giriamo a destra per percorrerne solamente 100 m e girare quindi a sinistra sulla stradina di via alle Cascine. Poco dopo raggiungiamo Cascina California e sulla sterrata che ne segue arriviamo a ridosso del bosco e su un sentierino quasi invisibile entriamo all'ombra degli alberi per percorrere il sottovia del  Sentiero della Vecchia Ferrovia Veduggio-Fornaci . Risalita tra rami rotti e qualche sasso dove si mantiene una bassa andatura per cercare di superare gli ostacoli senza rovinare qualche parte del cambio. Un pratone appena arato ha cancellato il sentiero che lo attraversava e siamo così costretti a cercare l'alternativa. Un'altro stretto single track parte alla nostra destra e dopo aver attraversato alcuni roveti raggiungiamo un'ampia sterrata che a destra va ad attraversare un paio di guadi.

Superandoli senza problemi, perchè il livello dell'acqua è molto basso, ci portiamo sulla bella sterrata che in salita raggiunge il bivio di via G. Leopardi alla periferia di Capriano. Quello che ci attende adesso, girando a destra, è un lunghissimo rettilineo in discesa che va a superare il sottopasso della  SS36  prima di raggiungere il bivio in frazione Fornacetta. Procedendo ancora diritto andiamo a superare la piccola Chiesetta di San Mauro e poco dopo ci immettiamo sulla sterrata che raggiunge la Diga delle Fornaci per poi arrivare al bivio con con l'asfaltata via Fornacetta. Curva a destra ed inizio della salita che percorre il rettilineo ma è dopo la curva che la pendenza sale un poco e rimane così fino a quando si supera il Camposanto di Villa Romanò. Superato lo slargo giriamo a destra sulla stradina sterrata che ben presto raggiunge il tratto asfaltato di via A. De Gasperi e con buone pendenze raggiunge le prime case della periferia del paese. Arrivati sul tratto piano di via Piave percorriamo la stradina fino ad arrivare al bivio di via V. Emanuele e girando a destra iniziamo un tratto in discesa e la conseguente risalita di via A. Diaz per arrivare a superare il passaggio a livello e raggiungere il bivio di via General Cantore. Iniziano qui i due lunghi rettilinei che sempre in leggera salita risalgono la collina in direzione del centro della cittadina di Inverigo dove al bivio imbocchiamo via XXV Aprile che ci consente di arrivare all'incrocio prima del piazzale davanti alla Chiesa di Sant'Ambrogio (1681). Girando a destra inizia l'ultima discesa della giornata su via IV Novembre e con un'ampia curva che va a superare il Camposanto raggiungiamo il bivio dove tenendoci a sinistra percorriamo ancora un breve tratto in rettilineo e ritorniamo al parcheggio.

Pier

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