Dal Parco Pineta al Parco della Spina Verde


30/08/2023 - Dal Parco Pineta al Parco della Spina Verde in MTB
Distance: 53 - km - 650  m Ascent - 650 m Descent
Time: - Passed: 6:46:22 - In motion: 6:18:55




Riuscita anche questa bella ed impegnativa escursione che in compagnia di Andrea, Gigi, Marco, Mimmo, Patrizio e Walter ci ha visti passare nei tanti tratti off-road alla periferia di Saronno per arrivare, prima, all'interno del perimetro del Parco della Pineta per passare, poi, nel tratto del Parco delle Sorgenti del Lura e raggiungere infine lo strappo della bella ed impegnativa salita fino al Belvedere di Cavallasca all'interno del Parco Regionale Spina Verde. Qualche deviazione in più per superare strade chiuse o sentieri non più esistenti ma, al termine, dopo il lungo peregrinare in questa parte di territorio siamo riusciti nell'intento di portare a termine anche questo nuovo tracciato con la bella discesa sulle ampie strade che ci hanno fatto arrivare nella città di Como

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Ci sono alcuni punti, all'interno del Parco della Pineta dove alcuni grossi alberi, caduti sui sentieri, obbligano ad un breve portage su un tratto però pianeggiante. Nel caso che non siano ancora stati tagliati o rimossi fatevi guidare dal vostro navigatore per andare nella giusta direzione e riprendere il senso della traccia.

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Dopo il caldo delle scorse settimane questa mattina, alla partenza la temperatura è fresca al punto giusto e con un bel sole si viaggia in tutta tranquillità sulle stradine periferiche che ben presto ci portano lontano dalle case di Saronno dove il tracciato offre tanti tratti off-road che iniziamo già a seguire all'arrivo in località Campo dei Fiori. L'attraversamento di Turate, invece, ci regala, ma si fa per dire, quello che nessuno vorrebbe mai con le tante case con i tetti scoperchiati, muri che sembrano essere stati mitragliati e i tanti campi di grano, distrutti dalla grandine, il cui raccolto è completamente da buttare. E' questo il cambiamento climatico che stiamo vivendo e che se non si interverrà in tempo rischia davvero di affossare l'intera economia. 

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Si parte con qualche minuto di ritardo per via del ritardo accumulato dal treno alla Stazione di Saronno. Subito in sella per il primo colpo di pedale ed eccoci sul rettilineo di via G. Ferrari che ci fa raggiungere la traversa, a destra, di via B. Lanino dove giriamo. Raggiunto un primo bivio ci teniamo a destra e proseguiamo in direzione del successivo per girare a sinistra su via 1° Maggio. Raggiunta la rotonda prendiamo la prima uscita ed entriamo su via Varese che ci porta alla traversa di via Carso dove giriamo a destra. Percorrendone il rettilineo arriviamo alla strettoia, dove c'è la casa con il bell'Affresco della Madonna e superandola raggiungiamo la stradina che entra, a sinistra, nel sottopasso e passiamo accanto binari della ferrovia Saronno-Novara. Ne seguiamo il tracciato per non più di 100 m e deviamo poi a sinistra percorrendo un lungo rettilineo e prosegue sul prolungamento di via Cervinia fino al bivio. A destra, iniziamo la breve salita che ci permette di superare il cavalcavia sulla ferrovia Saronno-Laveno. e con la conseguente discesa percorriamo via Rezia e arriviamo al bivio con via Campo dei Fiori. Curva a sinistra per percorrerne il rettilineo fino ad arrivare all'incrocio con i tratturi dove deviamo a sinistra iniziando il primo tratto off-road della giornata. Girando a sinistra ci manteniamo sempre sul sentiero principale e andiamo in direzione dell'Autostrada  A9  Autostrada dei Laghi  e girando a destra andiamo ad attraversare la località Villaggio Moneta.

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Un'altro rettilineo, su queste stradina periferiche dove non incontriamo traffico, ci porta al bivio di via Rovello dove a sinistra andiamo in direzione del sottopasso dell'autostrada e risalendo dalla parte opposta arriviamo alla rotonda. Prima uscita per proseguire sul rettilineo ed arriviamo alla prima periferia di Gerenzano e seguendo il rettilineo che attraversa una bella zona residenziale arriviamo alla traversa a destra di via Per Rovello dove giriamo. Il tratto asfaltato poco dopo termina ed iniziando nuovamente un tratto fuoristrada andiamo ad attraversare dei grandi pratoni prima di arrivare alla periferia di TurateIl primo tratto asfaltato all'interno del paese lo troviamo su una traversa di via E. Fermi e mantenendoci a destra arriviamo al bivio con via Galileo Galilei. Giriamo a sinistra e arrivati alla traversa di via A. Toscanini giriamo a destra e percorrendola tutta raggiungiamo il bivio con via V. Bellini. Curviamo a sinistra e raggiunto il bivio successivo giriamo a destra su via L. Cadorna e andiamo ad affiancare la recinzione del Parco dei Veterani che troviamo alla nostra sinistra.

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Raggiunto il bivio dobbiamo girare per forza a sinistra e percorrendo via Cavour ci portiamo nel centro storico della cittadina ed arrivando all'incrocio proseguiamo con un destra/sinistra per imboccare via U. Foscolo. Il fondo in pavé e la stretta sede stradale fanno si che sia in senso unico ed anche qui non troviamo quasi traffico automobilistico. Raggiunto l'incrocio ed il semaforo andiamo ad attraversare via Como e percorrendo, adesso, il rettilineo di via Santa Maria raggiungiamo e superiamo sulla destra il Camposanto di Turate e poco dopo ci ritroviamo nuovamente in fuoristrada Un lungo rettilineo su un tratturo che attraversa i campi ci fa vedere quanti sono i danni alle coltivazioni dopo la grandinata della settimana precedente che, in questi luoghi, ha lasciato veramente un segno negativo. Proseguiamo il nostro itinerario arrivando alla periferia di Cislago e su via Raffaello Sanzio giriamo a destra per andare in direzione di Cascina Mascazza. La superiamo lasciandola alla nostra destra e proseguiamo sulla sterrata che va ad attraversare altri campi. Purtroppo il sentiero, che sulla mappa era segnato percorribile adesso è sparito e siamo quindi costretti a ritornare nuovamente indietro per riprendere a destra la strada periferica di via Cristoforo Colombo dove giriamo a destra.  Ne percorriamo il tratto che raggiunge la traversa di via Tagliamento e raggiunto l'incrocio dobbiamo per forza girare a sinistra per imboccare il senso unico di via Resegone.  

Stradina anche questa periferica che attraversa una zona residenziale e arriva al bivio di via delle Grigne. Curva a sinistra e breve rettilineo che ci porta al bivio successivo dove ancora a sinistra percorriamo un breve tratto di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Alla prima traversa deviamo a destra su via Marco Polo e con un rettilineo di media lunghezza arriviamo ad incrociare via Martin Luther King. Girando a destra proseguiamo su questa stradina che lascia la zona periferica e dopo aver attraversato un tratto sterrato/tratturo passiamo non distanti dalla  A36  Autostrada Pedemontana Lombarda  e prendendo poi a destra un'altro sentiero arriviamo sul ponte che la attraversa. Siamo entrati nel territorio comunale di Limido Comasco e seguiamo via Consorziale Mombello fino al bivio con via Don F. Bottinelli raggiungendo l'immediata periferia della località Cascina Restelli. Curva a sinistra per percorrere un breve rettilineo che supera la strada d'ingresso al Camposanto e poco dopo deviamo a sinistra su un'altro bel tratto fuoristrada che con un'ampio passaggio nel mezzo dei campi ci porta all'incrocio con via Guffanti. La attraversiamo e sempre off-road andiamo in direzione, della bella ma in disuso, Cascina Castigliona che superiamo per proseguire poi all'interno del bosco su una bella sterrata che raggiunge il guado del torrente Antiga. Lo attraversiamo, perchè in secca, e portandoci sulla sponda opposta raggiungiamo quello che una volta era l'Osservatorio di Birdwatching di Mozzate. ora ridotto al nulla (vedi foto).

Stiamo percorrendo il  Sentiero 840 LP  all'interno del Parco Pineta  e ci manteniamo sulla bella sterrata principale che sempre in leggera salita inizia ad attraversare il bosco rimendo, sempre, non molto distante dal corso del torrente. Alcuni passaggi sono leggermente un poco tecnici ma si tratta di brevi tratti in cui si devono evitare più che altro grossi sassi che fuoriescono dal terreno. Raggiungiamo i Boschi di Velza e andiamo a superare il cancello d'ingresso di Cascina Velza. Il sentiero parte a destra ed è un rettilineo che ci conduce al bivio con un'altra strada sterrata. Giriamo a destra sul tratto di  Sentiero 844  fino ad arrivare all'incrocio delle sterrate dove deviando a sinistra seguiamo quello che entra ancora in un boschetto e rimane, poi, a ridosso delle piante passando a lato dei pratoni che fanno da cornice a Cascina Restina. Su quest'altro tratto di  Sentiero 841  ci dirigiamo a destra in località Gerbati utilizzando poi il tratturo per andare ad attraversare i campi. Arrivati sull'asfaltata via del Chiesolo siamo alla periferia di Veniano e girando a sinistra andiamo, poco dopo, a superare il Camposanto e l'annessa Chiesetta di Santa Maria (1289). Al bivio che troviamo successivamente giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere un brevissimo tratto di via Somigliana che lasciamo prima della curva per riportarci nuovamente sulla sterrata che in rettilineo raggiunge la località Cascina Longa. Girando a sinistra imbocchiamo viale delle Sport e con un'altro lungo rettilineo arriviamo alla rotonda che da sul parcheggio del Suning Training Centre meglio conosciuto come  Centro Angelo Moratti, La Pinetina , di Appiano Gentile

Una breve visita con foto di rito e poi si riparte a sinistra su via Ortenada che con un lungo rettifilo ci conduce al bivio di via A. De Gasperi. Girando a sinistra passiamo a fianco della sterrata d'ingresso a Cascina Fasola e proseguiamo fino alla traversa, a destra, che passa a fianco della tenuta di Cascina Monterosso. Strada che diventa subito sterrata e poco dopo entra all'interno del bosco seguendo il tracciato del  Sentiero 841 . Come descritto nella parte Consiglio troviamo purtroppo grandi alberi caduti le cui frasche coprono per un bel tratto il sentiero ed in cui dobbiamo per forza fare del portage. Ci mettiamo però poco tempo a ritrovare quello che dobbiamo percorrere e ritornati in sella ci dirigiamo, a destra, imboccando il  Sentiero 543  verso la Chiesa della Beata Vergine del Carmelo (1492). Ritornati su asfalto iniziamo le curve in discesa di via Monte Carmelo e ne percorriamo poco più di 150 m per immetterci a sinistra nelle stretto sentiero che entra all'interno del bosco. Ne attraversiamo un breve tratto su un fondo non propriamente piatto e con sassi e radici affioranti per raggiunge poi un single track che esce su una grande radura con terrazzamento e solo seguendo la traccia GPS andiamo a seguirne il tratto oramai scomparso che al termine passa, su un sentiero, non distante da Cascina Giovanica. Raggiunto l'asfalto di via della Resistenza non riusciamo ad entrare nel sentiero che parte davanti a noi per alberi caduti che ostruiscono completamente il passaggio e guardando le mappe sul nostro navigatore decidiamo di percorrere un tratto dell'asfaltata fino a trovare a destra l'imbocco di via Castelnuovo.  

Giriamo a destra e andiamo a percorrere la bella e stretta stradina asfaltata che ci conduce davanti a Cascina Fontana. Poco prima giriamo a destra per proseguire sulla bellissima sterrata che poco dopo entra nel bosco e raggiunge un'incrocio di sentieri. Mantenendoci a destra imbocchiamo il  Sentiero 847  per arrivare a lato del sentierino che, deviando a destra, fa da raccordo con il  Sentiero 846 . Percorrendolo raggiungiamo l'incrocio, con la  SP23 , che attraversiamo con cautela per procedere ancora su sterrato sulla stradina che entra alla periferia di Oltrona di San Mamette. Ritornati su asfalto percorriamo un breve tratto di via Roncaria e arrivati alla rotonda prendiamo la seconda uscita per proseguire su via Ferrario e procediamo poi a destra sul prolungamento di via Roma per raggiungere la rotonda successiva. Terza uscita per imboccare via Oltrona per portarci sul lungo rettilineo verso Lurate Caccivio dove arriviamo a fianco della Chiesa della Santissima Annunciata (1574). Girando a sinistra andiamo a percorrere un lungo rettilineo che percorrer via Vittorio Veneto e via XXV Aprile prima di arrivare alla rotonda sulla  SS342 . Deviando a sinistra ci portiamo sul tratto ciclo pedonale e raggiunto la prima traversa a destra giriamo per imboccare la  Strada Baragiola  che prosegue poi all'interno dei campi entrando nel Parco delle Sorgenti del Lura. Il tratto sterrato poco dopo termina e iniziamo a seguire un sentiero che rimane sempre all'esterno del bosco per entravi, attraversandolo, poco prima di arrivare ad incrociare l'asfaltata via G. Carducci. Attraversiamo anche questa stradina per entrare nuovamente in off-road ed andiamo a percorrere il bellissimo sentiero che rimane, anche qui, per un lungo tratto all'esterno degli alberi e attraversando poi un boschetto ci immette sulla bellissima sterrata che arriva al bivio con via Risorgimento alla prima periferia di Colverde

Breve deviazione a destra sull'asfaltata, per girare poi a sinistra sulla bella e larga sterrata che attraversando grandi pratoni raggiunge l'asfaltata  SP19  a Gironico al Piano. Girando a destra ne percorriamo circa 300 m e raggiunta la rotonda prendiamo la terza uscita per imboccare via Don L. Sturzo che in un breve rettilineo raggiunge il proseguimento su via Roma. Attraversato l'incrocio con via San Lazzaro ci portiamo su via Ragnone e andiamo a percorrerla passando poi sul tratto sterrato. Superata l'ultima casa inizia un tratto su sentiero e con un bello strappetto iniziamo a risalire la collinetta con pendenze massime che raggiungono il 17% su un single track che man mano che si avanza diventa sempre più stretto e a fondo sassoso. Si spinge sui pedali per circa 900 m fino ad arrivare all'asfalto di via Salvadonica. Brevissima escursione su questa stradina per imboccare, a sinistra, il sentiero che entra un'altra volta all'interno del bosco dove dopo un tratto in falsopiano, finalmente, inizia la discesa. Anche qui il sentiero man mano che si avanza diventa sempre più stretto e raggiunto il tratto che affianca la recinzione ci si mette anche l'erba alta che ti fa diminuire la velocità perchè non si riesce a vedere oltre la gomma anteriore. Superato anche questo semi-ostacolo e raggiunta la parte asfaltata proseguiamo sempre in discesa su via Cavour ed entriamo nella prima periferia di Cavallasca.      

Leggera risalita per raggiungere la rotonda di piazza G. Garibaldi dove, passando accanto alla Chiesa di San Michele Arcangelo (Sec. XIII), prendiamo la seconda uscita per imboccare via XX Settembre.  La percorriamo, entrando nel centro storico della cittadina, fino al bivio dove dobbiamo deviare, per forza, a sinistra e ci portiamo su via Carbonera che prosegue sempre in leggera salita. Raggiunto l'incrocio con via Monte Sasso giriamo a sinistra e qui inizia la vera salita, di quest'oggi, con la prima parte su asfalto, 350 m con pendenze all'11%, fino all'entrata nel Parco Regionale della Spina Verde dove adesso le pendenze salgono e raggiungono sia nel tratto asfaltato che in quello acciottolato, dopo la sbarra, oltre il 22%. Raggiunto il tratto sterrato finalmente si respira e con un bellissimo sguardo a destra possiamo vedere la pianura sottostante dai 602 m di altitudine appena sotto il Belvedere di Cavallasca. Una breve pausa per dissetarsi e scattare qualche bella fotografia e poi si riparte in discesa per iniziare a seguire il  Sentiero 7 Cavallasca  che procede sulla vecchia strada Militare della Linea Cadorna dove alcune belle curve e tornanti, su fondo totalmente sterrato e in qualche punto sassoso fanno scendere in men che non si dica verso Cascina Terramara. Inizia adesso il tratto di stradina asfaltata che scende sempre con ampie curve fino ad arrivare in località Bronno dove ritroviamo le case.   

Dopo un tornante raggiungiamo un bivio e prendendo la strada a sinistra proseguiamo sempre in discesa lasciando la periferia di San Fermo della Battaglia. Con belle ed ampie curve su una stradina però non molto larga, che consiglio di percorrere sempre sulla propria corsia, raggiungiamo con un breve strappetto la località Cardano e attraversandola proseguiamo sempre con bellissimi tratti rettilinei e tornanti fino a raggiungere il sottopasso della  A9 Autostrada dei Laghi  dove entriamo nel quartiere di Monte Olimpino. All'incrocio con via Bellinzona giriamo a destra e su questa strada, un pò battuta dalle auto proseguiamo, sempre in fila indiana, verso la rotonda prendendo la seconda uscita per proseguire sul bel rettilineo in totale discesa. Le ampie curve e i tornanti ci fanno ben presto arrivare nella città di Como e raggiunta l'altra rotonda deviamo a sinistra per imboccare un tratto  di via per Cernobbio. Entriamo quindi a destra, con le nostre @-mtb a spinta nel vialetto che passa accanto al Lido e ci dirigiamo verso il Parco di Villa Olmo (1780). Fate attenzione ai cartelli che indicano il divieto di passare/attraversare questo spazio in sella. Con comodo ci portiamo al centro del giardino antistante l'edificio e dopo qualche scatto fotografico alla grande Villa e all'imbarcadero usciamo dal cancello per imboccare la Passeggiata Lino Gelpi. Andiamo a superare in sequenza Villa Volontè (1853), Villa Cantoni Pisa (Sec. XIX), Villa Parravicini, Villa Gallia (1615), Villa Saporiti (1783), Villa Musa, Villa Carminati Scacchi (1787) e raggiunto il piazzale F. Somaini prendiamo a sinistra la stradina che passa nel mezzo tra lo Stadio Sinigaglia e il Circolo Canottieri Lario per arrivare davanti al Tempio Voltiano. Attraversiamo quindi la parte dei Giardini al Lago e ci dirigiamo verso il semaforo su via Fratelli Rosselli che attraversiamo per procedere sul rettilineo di viale F. Cavallotti. All'incrocio che ne segue deviamo a destra su via T. Gallio ed in breve raggiungiamo l'incrocio semaforizzato su viale Papa Innocenzo XI. La attraversiamo e poco dopo iniziamo la breve salita su via Venini che ci conduce su piazzale San Gottardo davanti alla Stazione di Como San Giovanni dove terminiamo la bella avventura odierna.

Pier

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