MRM - Master Ride MTB - tr. 01

 


02/08/2023 - MRM - Master Ride MTB - tr. 01
Distance: 46 - km - 836  m Ascent - 756 m Descent
Time: - Passed: 7:21:39 - In motion: 4:17:29


Bella la prima tappa del Master Ride MTB che ho inaugurato quest'oggi in compagnia di tanti Amici. Parti del tracciato risultano abbastanza tecnici nei tratti che attraversano Valle Nava e dopo tanti gli anni in cui non si passava da queste parti devo dire che il tutto è rimasto, in buona parte, com'era, anche se, la risalita verso Cascina Bruseè oltre il guado, dove bisogna spallare, è diventata con le piogge un passaggio molto tecnico per via dei ristretti spazi in cui devi evitare i profondi solchi lasciati dall'acqua. Ma ovviamente se partecipi ad un Ride MTB queste sono, solo, come diceva qualcuno, Quisquiglie, perciò preparati ad altri attraversamenti al limite per non farti mancare nulla.

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Partire preparati per seguire questo primo tratto del Master Ride MTB è abbastanza doveroso perchè nonostante i pochi km il dislivello è ricco di sorprese. Ci sono almeno due punti in cui spallare la propria @-mt, mtb, gravel, quando ci si addentra in Valle Nava. Tutto il resto.. percorribile in sella al 100%.

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Tanti i motivi per cui un tracciato, già pronto da mesi, è stato continuamente rinviato ma non la voglia di iniziare a seguirlo. Di certo c'è da dire che questa prima tappa non è da prendere con le molli perchè in alternativa c'è il ritorno. Un'itinerario che passa dalla Valle del Lambro per passare poi all'interno dei primi territori del Parco dei Colli Briantei e successivamente in quello del Parco di Montevecchia e Valcurone. Terreni vari in cui o affondi nel fango oppure passi su un fondo abbastanza duro dove ogni buca la senti poi dappertutto. Però se vuoi davvero passare qualche ora in sella e fare, anche, dei piccoli portage questo è il percorso giusto. Come sempre, quando lo disegni al computer, il tutto sembra scorrere in modo regolare ma poi quando lo provi capisci la differenza tra il dire e il fare. Non lasciarti però influenzare dal tempo di esecuzione del tracciato perchè viene calcolato anche il tempo di fermo per il pranzo che durante le mie escursioni infrasettimanali non può mai mancare.

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Ore 8:00 e qualche minuto e si parte dal parcheggio della piccola Stazione di Biassono-Lesmo-Parco per portarci a sinistra, dopo aver attraversato via Parco, sulla  Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba  che percorriamo a ritroso in direzione della prima rotonda dove giriamo a destra per immetterci su via Brenno. La percorriamo tutta per arrivare al bivio di via della Sciavatera dove prendiamo a sinistra entrando sulla prima sterrata della giornata che prosegue accanto alle strutture dei campi di calcio. Arriviamo così alla prima periferia di Biassono al bivio con via delle Vigne dove girando a sinistra andiamo a percorrere il rettilineo che raggiunge l'incrocio con via A. Pessina. Mantenendoci a sinistra iniziamo a seguire questa stradina che sempre in leggera salita arriva quasi a ridosso della rotonda ma, noi, giriamo prima a destra per imboccare il tornante di via Carolina e ci portiamo poi sul prolungamento di via E. Fermi che aggira il grande complesso del Salumificio. Al bivio, con via A. Volta, giriamo a sinistra e poco dopo a destra per seguire la stretta stradina di via Don Consonni per lasciare alla nostra destra il Santuario della Madonna della Brughiera (1834). Si prosegue poi in leggera salita verso la parte sterrata e poco dopo passiamo a fianco del Camposanto entrando nel territorio comunale di Macherio.

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Attraversando via V. Bellini imbocchiamo via San Cassiano ed in rettilineo ci portiamo al bivio con via Visconti di Modrone dove giriamo a destra per portarci sul prolungamento di via Trento e Trieste. Superato il passaggio a livello giriamo a sinistra alla prima traversa e seguendo via Gorizia raggiungiamo il bivio con via del Donatore. Un sinistra-destra per immetterci sullo stretto sentiero che va in direzione dell'Oasi Belvedere e entrando all'interno dello spazio occupato da piccolo laghetto ne usciamo poi dalla parte opposta su via Martiri del Terrorismo. Tenendoci a destra passiamo accanto alla piazzetta ed alla prima traversa giriamo a destra per proseguire sul rettilineo, in leggera salita, di via Donatori del Sangue. Andiamo quindi a superare la sbarra, davanti a noi, per portarci in fuoristrada sul single track che passa a lato del grande pratone e poco dopo entriamo all'interno del bosco su un bel sentiero in discesa che raggiunge una radura dove si trovano gli incroci di tanti single track. Noi prendiamo quello a sinistra e proseguendo in discesa arriviamo ad immetterci sulla sterrata  Strada Comunale delle Vallette  raggiungendo poi lo spiazzo asfaltato. Girando a destra andiamo quindi a superare un'altra sbarra e iniziamo a seguire la sterrata che in discesa ci conduce al bivio con la  Pista Ciclo-Pedonale Monza-Erba .

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Ne percorriamo il breve tratto che arriva al ponte in legno e girando a destra attraversiamo il fiume Lambro per immetterci sulla breve salita, a sinistra, che ci porta al bivio con via dell'Acqua dove giriamo a destra. Ancora leggera salita che prosegue a sinistra in rettilineo per arrivare al bivio con la  SP135  dove giriamo a destra. Mantenendoci a destra andiamo a percorrerne circa 700 e girando, poi, a sinistra iniziamo la leggera salita su via V. Emanuele II° che ci porta a fianco, a sinistra, di Cascina Sant'Angelo e all'innesto a destra della sterrata che entra all'interno della Valle del Rio Cantalupo. Un primo tratto all'interno del boschetto per poi uscire sui tratturi che risalgono le collinette e ci conducono nuovamente ad attraversare un'altro bel boschetto prima di entrare sul bellissimo sentiero che si apre in questa bellissima ed ampia vallata. Sentiero e tratturo risalgono la collinetta e arrivati a fianco del muro di cinta del parco di Villa Luisa deviando a sinistra percorrendo lo sterrato che gli corre accanto e raggiungiamo la prima periferia di Triuggio. Ritroviamo l'asfalto di via Fratel P. Villa e alla prima traversa giriamo a destra per procedere in discesa verso il bivio e tenendoci a destra percorriamo un brevissimo tratto di via Don G. Minzoni prima di prendere a destra la stradina sterrata di via Cascina Maria. Un rettilineo che, anche qui, passa accanto alla struttura di Villa Luisa ci porta all'imbocco del  Sentiero Solaris e subito dopo iniziamo la discesa entrando nel Bosco di Chignolo

Andiamo ad attraversare questo bellissimo tratto seguendo la breve risalita sul tornantino a sinistra e tenendoci ancora a sinistra andiamo a percorrere le belle sterrate che, sempre in leggera salita, raggiungono l'asfaltata stradina di via Quintino Sella. Proseguiamo diritto e con una breve discesa arriviamo all'incrocio, a fianco di Cascina Quattro Vie e attraversando via L. Cagnola imbocchiamo via Monastero. Il rettilineo ci conduce davanti a Cascina Pobiga  e rimanendo sulla strada asfaltata iniziamo la discesa percorrendo il tornantino. Con attenzione ci teniamo a sinistra ed entriamo su  Sentiero dei Tombini  che ci riporta nuovamente off-road per raggiungere, in 'altro bellissimo tratto guidabile, il bivio di via delle Valle all'interno della Valle della Brovada. Sulla stradina asfaltata giriamo a sinistra e 150 m dopo deviamo a destra per riprendere un'altro tratto off-road che ci porta al guado del torrente Brovada (quasi sempre asciutto) e non senza difficoltà ci portiamo sulla sponda opposta risalendo un brevissimo tratto in leggera pendenza. All'innesto sul sentiero giriamo a sinistra ed iniziamo a seguire quest'altro bellissimo tratto sempre all'interno del bosco che prosegue poi a destra quando al bivio deviamo sul sentiero che risale la collina. Tratto breve impegnativo quanto basta per superare il tornante e su cui si deve spingere sui pedali per raggiungere poi, dopo il breve rettilineo, la radura. 

Mantenendoci a destra proseguiamo sempre su sterrata inizialmente in discesa e successivamente in saliscendi continui sempre pedalando all'ombra delle piante e ci avviciniamo sempre più alla prima periferia di Calò quando raggiungiamo il piccolo tratto asfaltato di via dei Ronchi. Lo abbandoniamo subito perchè ci teniamo a destra e dopo una breve salita ritroviamo l'off-road che va ad attraversare poi un pratone prima di immetterci sulla salita cementata che passa accanto ad alcune villette. Subito dopo si trova l'asfalto di via E. Mattei e percorrendone il rettilineo raggiungiamo il bivio con via P. Pozzi. Giriamo a destra e la seguiamo fino ad arrivare all'incrocio a fianco della Chiesa dei SS. Vitale e Agricola (Sec. XIII) dove girando a destra iniziamo la discesa sul lungo rettilineo di via Cardinal Federico Borromeo che ci porta davanti al piccolo agglomerato di Cascina Fonigo. Proseguendo a sinistra imbocchiamo via Don G.B. Viganò e con una brevissima salita raggiungiamo l'ingresso del sentiero che parte dopo la siepe. Inizia un'altro bel tratto all'ombra degli alberi con questa bellissima sterrata che passa nel mezzo di alcune recinzioni e al termine si immette sul breve single track che arriva ad un bivio di sterrate/sentieri. Tenendoci a destra andiamo ad attraversare il prato e ci prepariamo alla risalita sulla sterrata che rientra nel bosco e che ci conduce nella Valle del Brusignone.

Fondo sassoso ma percorribilissimo ed in media pendenza che prosegue anche dopo la curva a sinistra dove il tratto diventa anche cementato prima di arrivare a fianco di Cascina Vimercati. Subito dopo giriamo a destra e proseguiamo ancora in salita per deviare poi a sinistra quando siamo davanti alla sbarra. Ancora una leggerissima salita per seguire il tratturo e dopo una corta discesa ci teniamo a sinistra per imboccare il single track che risale la collinetta. Raggiunta la cima inizia una bella discesa su tratturo che termina nella parte bassa della valletta ed inizia subito un bello strappetto sterrato che passa prima a fianco di un capannone e successivamente ad alcune villette e termina al parcheggio del Camposanto di Montesiro. Raggiunto il bivio sulla  SP154  ci teniamo a destra e percorrendone solamente 100 m giriamo poi a sinistra sulla stradina di via Papa Giovanni XXIII° iniziando un'altro bel tratto in discesa. In breve tempo arriviamo alla terza traversa, a destra, immettendoci in questa stradina che sembra terminare a ridosso delle case. Mantenendoci a destra ci portiamo sul sentiero erboso e con un passaggio abbastanza tecnico, in discesa, attraversiamo una piccola porzione di bosco prima di raggiungere il tratturo che parte a lato del pratone. Raggiunto il bivio, con altro sentiero, deviamo a destra e seguendolo entriamo nella Valle del Rio Pegorino che poco più avanti andiamo ad affiancare nel breve tratto in cui siamo accostati al bosco.   

Quando il sentiero devia a sinistra si inizia un bello strappo, adesso su un tratturo, che risale la collinetta e ci conduce alla prima periferia di Casatenovo dove arriviamo ad incrociare via Don Carlo Gnocchi. Girando a destra percorriamo l'ampia strada asfaltata e raggiunta la rotonda ci teniamo a sinistra portandoci, poi, sul tratto ciclo-pedonale, a sinistra, della stradina che passa accanto al parchetto. Deviando ancora a sinistra arriviamo al bivio di via San Giuseppe per girare a destra e percorrerne il rettilineo in leggera salita fino a raggiungere il bivio di via Michelangelo Buonarroti. Giriamo a destra iniziando la discesa che in breve tempo ci porta ad incrociare via Casati dove giriamo a sinistra. Raggiunta via G. Parini, passando davanti alla Chiesa di San Giorgio Martire (Sec. XIV), giriamo poi a sinistra sulla stradina a senso unico di via G. Garibaldi e in leggero falsopiano ci portiamo all'incrocio ed al semaforo. Andiamo ad attraversare la  SP51  e imboccata via della Misericordia inizia la bella discesa di circa 700 m che ci porta a fianco della traversa di via Colombina dove giriamo a destra. Un primo tratto asfaltato per poi passare su quello sterrato e raggiungere, mantenendoci a sinistra, l'innesto del sentiero che poco prima di Cascina Colombina entra a destra all'interno del bosco. Superato il tornantino siamo entrati Valle Nava e andiamo a percorrere il bel sentiero che rimane sempre all'ombra degli alberi e che ci porta al guado. Fortunatamente asciutto dobbiamo però scendere di sella per un breve ma impegnativo portage che ci serve per risalire l'argine opposto della Roggia Nava.  

Attraversato un breve tratto in mezzo al pratone ci portiamo al bosco e tenendoci a sinistra iniziamo l'impegnativa salita verso Cascina Bruseè che passa accanto ad una rete che divide un piccolo recinto dove cavalli e caprette girano indisturbati. Quando ritroviamo la strada asfaltata siamo alla prima periferia di Contra e al bivio di via Agazzino giriamo a destra per andare a percorrere il rettilineo che passa e supera la piccola località di Tegnoso per poi arrivare al bivio di via Montello dove ci immettiamo sul tratto sterrato che parte davanti a noi. Poco dopo giriamo a destra su un tratto di sentiero quasi scomparso e rientrando in Valle Nava andiamo a percorrere questo sentiero nel mezzo del bosco. La bella sterrata che parte a destra ci fa rimanere per un breve tratto all'ombra degli alberi e quando ne usciamo seguiamo il single track che rimane invece a ridosso dei campi. Qualche buca e alcuni passaggi resi difficoltosi dalla crescita di alcune piante ci fanno rallentare un poco ma superiamo anche questo tratto off-road e raggiungiamo il guado che va ad attraversare un'altra volta la Roggia Nava. Salita un pò meno difficoltosa a sinistra anche se il terreno reso molle dalle ultime piogge fa fare una certa fatica nel risalire l'argine. 

Un breve tratto che attraversa il pratone e su uno stretto single track per portarci al bivio dove ci attende la bella sterrata che a sinistra risale in direzione di Ossola. Entriamo tra le case vecchie del borgo e attraversando anche la piccola piazzetta raggiungiamo l'innesto del  Sentiero per Ossola  dove giriamo a sinistra. La breve rampa ci immette sul tratturo e pedalando accanto alle grandi serre arriviamo fino alla cima della collinetta dove ci attende la bella discesa su sentiero che raggiunge la sterrata. Mantenendoci a sinistra andiamo nuovamente in direzione di Contra ma, a fianco della nuova stalla, giriamo a destra per percorrere il sentiero che in discesa entra all'interno del bosco. Anche qui bellissimi i passaggi sulle sterrate che lo attraversano per uscire in leggera salita sul sentiero erboso che va in rettilineo in direzione del piccolo centro di Campù Inferiore.  Superate le case ci riportiamo su asfalto e iniziamo un paio di curve per arrivare su un tratto semi pianeggiante che su via G. Rossini arriva alla prima periferia di Barriano passando nel mezzo della zona industriale. Attraversato l'incrocio con via XXV Aprile ci portiamo sulla stradina di via W.A. Mozart e con un paio di curve arriviamo a incrociare la  SP54  che andiamo, con cautela, ad attraversare. Le curve che partono sulla stradina asfaltata raggiungono poi un tratto rettilineo e superato il ponticello sul torrente Molgoretta giriamo a destra per iniziare la bella ed impegnativa salita delle Pianette entrando all'interno del Parco di Montevecchia e Val Curone

Lasciamo Cascina Pianetta Prima alla nostra sinistra e con una bella e impegnativa rampa andiamo a superare Cascina Pianetta Quarta e con pendenze che adesso si ammorbidiscono un poco arriviamo a superare anche Cascina Pianetta Quinta fino a raggiungere Cascina Pianetta Sesta. Deviamo quindi a destra, sulla sterrata che entra all'interno del bosco e con alcuni saliscendi su questa bella e ampia strada in terra battuta per raggiungere il bivio di Cascina Oliva. Qui deviamo a sinistra per procedere sul sentiero che raggiunge Cascina Carolina e attraversando lo spazio transitabile, sulla bellissima strada bianca, arriviamo poi presso lo spiazzo verde nei pressi delle sorgenti. Una breve pausa per reintegrare le borracce con l'acqua fresca che scende dalla sorgente oltre gli steccati e poi di nuovo in sella per iniziare la discesa su un sentiero a tratti sassoso che raggiunge prima una sterrata e successivamente l'asfalto prima di arrivare ad attraversare Cascina Albareda. L'ampia curva ci prepara all'arrivo alla rotonda sulla  SP54  dove prendendo la seconda uscita ne percorriamo all'incirca 300 m per deviare a destra quando troviamo la traversa della  Strada Comunale del Butto .

Un bel tratto in salita che arriva ad in bivio dove tenendoci a destra risaliamo accanto al piccolo agglomerato di case di Butto e con un passaggio su alcune curve andiamo a seguire la bella sterrata che termina poco prima della sommità della collinetta. Inizia a questo punto la discesa su un bel tratturo che dopo un tratto in rettilineo passa a quello a curve con possibilità di guidare il nostro mezzo evitando le profonde buche lasciate dai mezzi agricoli. Il tratto rettilineo successivo bisogna percorrerlo con accortezza perchè il solco lasciato dalle gomme dei trattori è abbastanza profondo e bisogna rimanere nel mezzo del sentiero evitando il più possibile di finire in questi passaggi che possono poi fare mettere il piede a terra. Arrivati al bivio con via XXV Aprile ci teniamo a sinistra e percorrendo il rettilineo andiamo prima a superare la frazione Novaglia e con altri 300 m di rettilineo raggiungiamo l'innesto del sentiero che, a sinistra, risale la collinetta verso la periferia di Maresso. Poco dopo ci riportiamo sulla  Strada Comunale del Butto  e girando a sinistra proseguiamo sulla bellissima strada bianca che arriva a fianco dell'ingresso di un single track che deviando a destra va ad attraversare i pratoni. Non molto agevole il passaggio in questo punto con continui cambi di corsia del fondo sterrato per evitare buche e fango. Ritroviamo un bivio di sterrate e girando a sinistra raggiungiamo l'ingresso, a destra del  Sentiero 6 Sirtori-Lomagna  che percorre l'intero tratturo fino ad arrivare a Cascina Brughiera.

Arrivati a fianco del caseggiato giriamo a destra per percorrere il lungo rettilineo in discesa che raggiunge la parte bassa della valletta e subito dopo si ricomincia a salire con una buona pendenza fino a ritrovare l'asfalto di via San Francesco. Strada che adesso è ancora in salita me le pendenze si sono abbassate di molto e così arriviamo nuovamente alla periferia di Maresso. All'incrocio giriamo a sinistra imboccando la sterrata che in discesa va in direzione del bosco percorrendo poi il bellissimo sentiero che lo attraversa dove per colpa di una pianta caduta nel mezzo del passaggio siamo costretti a fare una piccola deviazione a sinistra per bypassare l'ostacolo. Ripreso il sentiero principale andiamo a guadare il corso della Roggia e passiamo accanto alla Fontana Squallera e al vecchio Lavatoio per poi addentrarci a sinistra nel single track che ci porta a ridosso dei prati. Anche qui qualche ramo un pò troppo allungato e alcuni passaggi sotto rami bassi ci fanno rallentare ma è solo questione di pochi minuti perchè in breve arriviamo al bivio con l'asfaltata via Giotto. Curva a sinistra per iniziare a percorre anche il proseguimento di via della Brughiera e raggiunto il primo bivio ci teniamo a destra per procedere sul brevissimo tratto di via delle Orane per lasciarla al bivio successivo dove a sinistra imbocchiamo via Monza. Il lunghissimo rettilineo, sempre in leggerissima salita, arriva in località Quattro Strade che attraversiamo su via San Francesco d'Assisi.

Incrocio con la  SP54  e giriamo a sinistra per percorrerne solo 200 m e deviare a destra sulla stradina asfaltata che parte in leggera discesa. Il lungo rettilineo ricomincia poi a salire e raggiunge la località Ostizza dove sulla stradina che attraversa il borgo passiamo accanto alla bella Chiesetta di San Giuseppe (Sec. XVII) prima di lasciare le case percorrendo l'ultimo tratto asfaltato che ci porta a fianco della vigna. Girando poi a destra ci portiamo sul tratto cementato della stradina che poco più avanti inizia a salire con buone pendenze e subito dopo la curva si accentua di molto raggiungendo anche il 18%. A fianco della tenuta finalmente si respira un poco e nonostante la strada passi ancora su un saliscendi di 200 m la parte più impegnativa di questo tratto è terminata. Seguiamo adesso la stradina di via Salita al Casarigo, che noi percorriamo però in discesa, per arrivare sul tratto in pavé arrivando in piazzetta Madremolo. Tenendoci a sinistra iniziamo a percorrere la bella stradina che, sempre in salita, raggiunge la località Palazzetto e arrivati al bivio con via Belvedere giriamo a sinistra. Ancora salita con i primi metri abbastanza impegnativi poi dopo la curva il tutto ridiventa nei normali canoni e la pendenza rimane così fino all'arrivo alla traversa di via B. Donzelli.

Girando a destra percorriamo il breve rettilineo in discesa ed arrivati a fianco della fontanella dell'acqua un attimo di pausa per riempire nuovamente le borracce e poi si riparte su via della Valfredda con una breve discesa che raggiunge l'innesto della stradina che ci porta poi sulla bellissima sterrata che attraversando il bosco raggiunge prima Cascina Gaidana e successivamente Cascina Valfredda. Superato il tratto acciottolato si prosegue ancora in discesa verso il bivio di Fornace Inferiore, dove, girando a destra percorriamo questa bella stradina asfaltata che raggiunge Cascina Bagaggera. Proseguendo ancora in discesa ne andiamo a percorrere le curve ed in breve tempo si raggiunge l'abitato di Pianezzo. Superiamo la piccola Chiesetta di San Michele (Sec. XVI) e giriamo a destra sulla stretta stradina di via dei Campi. In breve ci portiamo sul tratto sterrato e raggiunti i bivii ci teniamo sempre a sinistra per proseguire su sentiero e successivamente su tratto cementato che raggiunge e supera il sottopasso ferroviario. Subito dopo risaliamo sul ponticello che attraversa il torrente Molgora e sul successivo single track arriviamo all'innesto sul tratturo che a destra risale verso le case di Pagnano. Sull'asfalto di via Lunga ci teniamo a destra e proseguiamo verso un bivio dove dobbiamo girare per forza a destra per immetterci sulla stretta stradina di via San Protasio.  Al bivio di via San Remigio giriamo a sinistra e poco dopo davanti alla Chiesa di San Giorgio Martire (Sec. X) giriamo a destra per imboccare via Mons. Luigi Nava. Rettilineo che va a superare il Camposanto per arrivare sul bel sentiero erboso che in discesa va ad attraversare alcuni prati prima di arrivare a fianco di alcune abitazioni ed una vecchia cascina in disuso. Mantenendoci a destra ci immettiamo sull'ultima sterrata della giornata e passando a fianco di uno steccato raggiungiamo il bivio con via Promessi Sposi. Curva a destra per raggiungere la rotonda e tenendoci poi a sinistra entriamo sul tratto Ciclo-Pedonale del  Sentiero Pagnano-Stazione  e in zona protetta ci portiamo alla Stazione di Merate-Cernusco Lombardone dove termina la nostra avventura e la prima tappa del Master Ride MTB.

Pier  

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