MRM - Master Ride MTB - Tr. 02

 


09/08/2023 - MRM - Master Ride MTB - Tr. 02
Distance: 43 - km - 1.193  m Ascent - 1.141 m Descent
Time: - Passed: 7:15:20 - In motion: 5:54:27


In una giornata con temperature davvero buonissime per il consueto itinerario infrasettimanale si va a percorrere la seconda tappa del MRM - Master Ride MTB. Con quella odierna sono arrivato, ma sempre in compagnia di tantissimi amici, alla metà del percorso e devo dire che anche questo tratto mi è piaciuto moltissimo con le belle ed impegnative salite verso il l'eremo del Monte San Genesio e l'arrivo poi al paese Fantasma di Consonno. Entusiasmo per tutti anche nel percorrere il tratto, in discesa, che parte all'interno del bosco, dopo aver lasciato l'eremo, nonostante sia a spinta perchè i forti temporali hanno lasciato sul sentiero i soli sassi sporgenti mentre, tutto il terreno adiacente, si è accumulato all'interno. Sono solamente
, all'incirca 250 m, da percorrere comunque in discesa, mentre tutto il resto è pedalabile con i bellissimi passaggi che si susseguono nel raggiungere il piccolo borgo di Fumagallo.

Partite con un pò di preparazione, anche se avete come me un @-mtb perchè il tracciato non fa sconti e cercate di utilizzare l'aiuto del motore con parsimonia perchè quando credi di aver terminato eccoli arrivare gli ultimi tratti di Valgreghentino dove un bello strappetto, se non gestito in precedenza, rischia di avere un'impatto diverso da quello che ci si aspetta.

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E' una giornata intensa quella che parte al mattino presto per raggiungere il primo dei punti di ritrovo in quel di Lissone, parcheggio davanti alla Caserma VVF Volontari. Si parte con gli amici Patrizio e Walter in direzione di Arcore dove arrivati in Stazione e andiamo ad acquistare subito i biglietti del treno che ci porterà, alle 8:15, verso la Stazione di Merate. Da qui parte questa seconda tappa di un'itinerario che al termine delle prossime due chiuderà un'anello di oltre 170 km con un dislivello maggiore di 3200 m. Sin qui è andato davvero tutto nel migliore dei modi e se si riesce a tracciare per intero le tappe lo devo esclusivamente alla presenza degli amici. Anche oggi nessuno si è risparmiato e sia in salita che in discesa c'è sempre qualcuno che attende che passi l'ultimo del gruppo prima di proseguire. Si chiama gioco di squadra ed è anche per questo motivo che in tanti anni di MTB il gruppo, anche con la sostituzione di alcuni elementi, è rimasto sempre con le stesse abitudini.

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Al parcheggio, della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone trovo davvero tanti amici e così con il bel gruppone si inizia la seconda tappa del Tour. Prendiamo il sottopasso, accessibile sia ai pedoni che alle biciclette, per portarci alla rotonda dove prendiamo a seconda uscita proseguendo, in leggera salita, su via Vittorio Emanuele II per arrivare alla rotonda sulla  SP54 . Curviamo subito a destra e ne percorriamo il tratto fino a raggiungere il grande incrocio regolato dal semaforo. Attraversiamo la  SP342  e portandoci poi su via G. Verdi scegliamo il tratto a destra, della stradina ciclo-pedonale, per proseguire oltre il tratto di senso unico. Arriviamo ad un bivio e giriamo a sinistra per immetterci su via Pensiero raggiungendo, poi, l'incrocio con via V. Sala. La attraversiamo per imboccare via S. Ferrario, che percorriamo tutta, portandoci al bivio con via G. Donizetti. Con un sinistra/destra entriamo su via via Santa Maria di Loreto e raggiunto il bivio con viale G. Verdi giriamo a destra per percorrere il rettilineo fino alla grande rotonda. Deviando a sinistra ci portiamo su via Don C. Cazzaniga e poco dopo iniziamo una leggera salita che ci porta nel centro storico di Merate. Passiamo accanto alla Chiesa di San Bartolomeo (Sec. X) ed al complesso del Museo civico di Storia Naturale in piazza Riva Spoleti e proseguendo diritto seguiamo via G. Parini dove al bivio di viale Lombardia giriamo a destra.  

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Arrivati in piazza degli Eroi, dove nel bellissimo Palazzo Tettamanti (1897) ha sede il municipio della cittadina di Merate, giriamo a sinistra e superato il parcheggio raggiungiamo via G. Pascoli dove giriamo a destra. Quando arriviamo davanti alla scalinata, seguendo invece il tratto ciclo-pedonale risaliamo con tornantino l'ingresso su una stretta stradina che raggiunge il bivio di via C. Cornaggia. Curva a sinistra per proseguire fino alla traversa di via San Francesco dove, girando a sinistra, andiamo a percorrerla tutta superando l'incrocio in località Biffo dove, poco più avanti, proseguiamo sul prolungamento a destra di via Monte Grappa. Entriamo a Sartirana e rimanendo sempre su quest'ampia strada raggiungiamo un bivio dove davanti a noi troviamo la Chiesa di San Pietro (Vecchia) (Sec. XII). Tenendoci a sinistra percorriamo via Fontane e arrivati all'altezza della traversa di via Tagliamento giriamo a sinistra. Ancora a sinistra su via Isonzo per aggirare le strutture dell'Oratorio prima di girare a destra su via Cadore che con una buona pendenza, massima al 14%, risale la collina e diventa poi sterrata prima di immettersi all'interno del bosco. Uscendo sulla radura ci teniamo a ridosso degli alberi e imbocchiamo la sterrata che entra nuovamente all'ombra delle piante dove ad un bivio ci teniamo a destra. In leggerissima discesa ci portiamo in direzione della rotonda sulla  SP342  e attraversandola entriamo all'interno della zona industriale di Scagnello

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Andiamo ad attraversarla deviando a destra quando troviamo la traversa di via Indipendenza e raggiungiamo il sottopasso. Tenendoci a destra proseguiamo su via del Calendone per arrivare al bivio con via Indipendenza dove giriamo a destra entrando a Olgiate Molgora. Arrivati alla rotonda sulla  SS342  prendiamo la seconda uscita per procedere su un breve tratto di via Cornello che però lasciamo subito per deviare a sinistra su via C. Mandelli. Superato l'incrocio con via Ripesecche ci portiamo sul prolungamento di via Enzo Biagi e alla rotonda di piazza Repubblica prendiamo l seconda uscita a destra che ci accompagna su via A. Carpi. Ci attende un lungo rettilineo che termina alla rotonda successiva dove deviando a sinistra ci immettiamo poi a destra e poco dopo entriamo nella frazione Olcellera che andiamo ad attraversare per raggiungere il bivio di via delle Scuole. Curva a sinistra e superato il primo bivio ci dirigiamo in direzione del bivio con via Michelangelo Buonarroti. Poco prima giriamo a sinistra sulla bella stradina acciottolata che sale in modo abbastanza secco (pendenza media al 16% con punte al 24%) fino a raggiungere la sterrata via Squadra che ci conduce alla prima periferia di Mondonico.

Ritornati su asfalto al bivio successivo giriamo a destra e percorriamo la stradina che attraversa questo bellissimo angolo di Lombardia in un paese che, io, chiamo il Borgo delle Torri. Seguendo il rettilineo di via E. Gola ci portiamo a ridosso delle stradina di via Casate e lasciando l'asfalto giriamo a sinistra per percorrere questi bassi gradini acciottolati che proseguono poi sulla sterrata che raggiunge la parte retrostante delle case e che risale dalla parte opposta. Il bellissimo panorama delle delle vecchie case del borgo, alla nostra destra, ci accompagna mentre transitiamo sul sentiero che poco dopo inizia la discesa per raggiungere il bivio con via della Molgoretta. La curva a sinistra ci prepara alla bella discesa che ben presto ci fa lasciare alle spalle le case del paesino e dopo aver superato il ponticello, con una leggerissima salita, ci portiamo, quasi, al bivio della  SP58 . Poco prima giriamo a destra e percorrendo la stradina che la affianca giriamo ancora a destra per imboccare via Risorgimento da dove inizia la salita più lunga della giornata. Superiamo la frazione Sancina e con la pendenza che, mentre avanziamo sale, iniziamo poi a percorrere i bei tornanti che raggiungono il primo punto di fermata a fianco di Cascina Mirabella. Con la grande panca che si trova all'entrata del sentiero non è possibile non fermarsi per scattare qualche bella foto ricordo e così abbiamo anche un'attimo per dissetarci. Subito dopo si riparte per procedere ancora in salita verso il piccolo abitato di Pau dove troviamo, all'esterno e sulla curva della strada la Chiesetta di San Gaetano (1780).

Ma non è ancora finita perchè si risale ancora e adesso con pendenze un poco più accessibili si arriva a Cagliano e attraversando il piccolo borgo su via Promessi Sposi ci portiamo al bivio con via Giulio Cesare. Giriamo a destra e deviamo subito a sinistra per iniziare il tratto di salita di via Alessandro Manzoni e raggiunto il bivio, Madonna del Sasso/Campsirago, ci teniamo a sinistra per procedere su un'altro tratto asfaltato che passa accanto Santuario della Madonna del Sasso (Sec. XIX). La stradina prosegue, sempre in salita, con pendenze che variano in continuazione rimanendo, però sempre oltre il 16%, sia nel tratto asfaltato che nel successivo sterrato fino all'arrivo all'Eremo del San Genesio (1592). Pausa per ritemprare le forze, scattare qualche bella foto ricordo e ammirare questo bellissimo posto dove il solo rumore che sentiamo è quello del canto degli uccelli che si spostano da un ramo all'altro sugli alberi all'interno del bosco.  

Pace e tranquillità che termina quando spostandoci con le nostre MTB calpestiamo i sassolini della sterrata che parte, a destra, di quella che abbiamo percorso arrivando. Inizia poco dopo il tratto a spinta, fortunatamente in discesa, su quello che, una volta, era il bel sentiero/single track in cui si arrivava tranquillamente al bivio di una sterrata. Adesso, dopo le ingenti piogge del mese precedente il tutto è stato trasformato in un insidioso passaggio in cui in alcuni punti è davvero difficile transitare anche a piedi con alti salti su massi che sono usciti allo scoperto non essendoci più terra attorno. Fortunatamente il tutto si riduce a 200/250 m di portage e poi finalmente si può tornare in sella per proseguire sulla bella sterrata che raggiunge il piccolissimo borgo di Fumagallo. Lo si attraversa su sentiero passando accanto alla bel corpo centrale della cascina per arrivare poi ad un bivio. Procedendo a sinistra percorriamo la bellissima sterrata, sempre in leggera discesa, che attraversa sempre un bosco arrivando all'incrocio di strade sterrate. Attraversando la principale ci portiamo sull'altra sterrata che prosegue verso Scerizza.  

Le belle case del paesino ci aspettano e in breve tempo le superiamo attraversando il piccolo centro cittadino su via San Nicola. Si procede poi ancora in discesa, ma adesso su asfalto, per arrivare a superare sulle curve a tornanti il piccolo borgo di Scerizzetta e scendere poi verso Nava dove arriviamo al bivio con la  SP58 . Girando a sinistra ne percorriamo solamente 70 m per girare a destra nella stradina, in leggera salita di via San Martino. Breve rettilineo per girare, alla seconda traversa, a destra con un'iniziale strappetto su pavé per poi raggiungere anche il tratto sterrato di questa bella stradina che ci da modo di avere una stupenda vista sulla pianura e sui laghi sottostanti. In falsopiano ci portiamo a fianco del Camposanto di Ravellino ed in breve tempo arriviamo al bivio con via Ripamonti. Mantenendoci a sinistra andiamo a percorrere la bella stradina che poco dopo entra tra le case del paese dove attraversiamo il piccolo centro storico percorrendo anche il prolungamento di via G. Garibaldi. Arrivati al bivio della  SP58  ci teniamo ancora una volta a sinistra ed iniziamo a percorrere questo lungo tratto di provinciale che va a superare Ponte dell'Olio dove inizia una breve risalita prima di riprendere la bella discesa in direzione della periferia di Villa Vergano.  Raggiunta la traversa a destra, dove si vede la segnalazione per Consonno, giriamo a destra ed iniziamo la bella ed impegnativa salita verso Cascina Polgina che raggiungiamo dopo circa 1500 m con pendenze che arrivano al 16%.

Breve pausa per scattare fotografie da questo belvedere naturale e dissetarci un poco perchè a quest'ora inizia anche a fare un pò più di caldo. Riprendiamo la salita a sinistra che dopo circa un chilometro termina ed iniziamo la discesa, superando la sbarra, verso il paese fantasma di Consonno. Raggiunto il centro del paese, se così si può chiamare, vediamo solamente strutture danneggiate dal tempo e dall'incuria dove ci sono oramai solo i moltissimi e bellissimi, graffiti, sui muri che colorano i muri. Inizia la discesa che consiglio di fare a una velocità moderata perchè è tanto ripida e su alcuni rettilinei si raggiungono anche alte velocità ma poi bisogna fermarsi e saper controllare il mezzo. Sono circa 6 km con punte di pendenza al -23% perciò se decidete di passare da queste parti dovete avare anche dei buonissimi freni. La fase di discesa termina alla rotonda sulla  SP72  che attraversiamo per entrare alla prima periferia di Garlate e ci portiamo sul rive del Lago di Garlate. Poco più avanti, superato la Diga ci portiamo nel territorio comunale di Olginate dove iniziamo a seguire il Lungolago Martiri della Libertà. Rimaniamo, adesso, sulle sponde del Lago di Olginate arrivando a ridosso del nuovo ponte ferroviario e poco prima deviamo a destra e sulla pista ciclo-pedonale per risalire verso la zona industriale e l'asfaltata via Moronata. Deviamo a sinistra quando troviamo la traversa di via XXV Aprile e proseguendo sempre diritto entriamo anche sulla parte sterrata per arrivare al bivio di via Cà Romano.

Girando a destra ci portiamo all'incrocio con la  SP72  e attraversandola, con prudenza, ci immettiamo su una bella sterrata che prosegue nel mezzo della campagna e al primo bivio deviamo a sinistra. Dopo un breve rettilineo, con la curva a sinistra ci troviamo davanti ad uno strappo, 250 m al 19,5% di pendenza, su un fondo sassoso e con fatica risaliamo la collinetta e procediamo su quest'altro bellissimo tratto sterrato che passa anche nel mezzo dei terrazzamenti prima di arrivare, su una bella stradina asfaltata, in discesa, alla piccola frazione Ganza dove troviamo anche l’Oratorio di San Giuseppe. Il rettilineo, che passa nel mezzo di alcuni muri, ci porta a ridosso del piccolo ponticello che attraversa il torrente Greghentino ma noi giriamo prima a sinistra per immetterci su un'altro bel tratto off-road che percorre il  Sentiero della Fantasia . Poco dopo arriviamo al bivio con via Lazzaretto procedendo verso il successivo dove a destra ci portiamo su via Dante Alighieri. Raggiunto l'incrocio giriamo a sinistra per proseguire su via Roma ed entrando nel centro cittadino di Valgreghentino superiamo piazza Roma, dove oltre al Monumento ai Caduti c'è la Chiesa del Patrocinio di Maria (1970). 

Attraversiamo la parte storica della cittadina passando accanto alla Chiesa di San Giorgio (1900) imboccando via Cristoforo Colombo superando la strettoia prima di entrare sull'ampia strada che ben presto ci fa lasciare le case.    Raggiunto il primo bivio ci teniamo a destra ed affrontiamo una leggera salita che, su via Belvedere, ci porta alla piccola frazione Miglianico. La attraversiamo e proseguiamo su queste stradine secondarie in un continuo saliscendi con belle viste sulle colline e sui monti alla nostra sinistra in tratti in cui la campagna è davvero tenuta molto bene. Poco dopo arriviamo alla frazione Taiello un piccolo agglomerato di case vecchie e nuove che anche qui superiamo per iniziare poi una discesa verso il bivio. Tenendoci a sinistra imbocchiamo via Giuseppe Garibaldi e con delle belle ed ampie curve si scende in direzione dell'incrocio con via Don G. Solaro. Attraversandola ci portiamo sul viadotto Alcherio e sempre in discesa raggiungiamo l'ingresso della stradina che raggiunge l'entrata nella Stazione di Airuno dove terminiamo questa faticosa ma bellissima seconda tappa.

Pier

Un grazie a Francesco e Walter per le bellissime fotografie.

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09/08/2023 - MRM - Master Ride MTB - Tr. 02 Distance: 43 - km - 1.193 m Ascent - 1.141 m Descent Time: - Passed:...

Pubblicato da Pier Res su Venerdì 11 agosto 2023

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