40 km in MTB - 06
Distance: 42 - km - 731 m Ascent - 731 m Descent
Time: - Passed: 4:44:34 - In motion: 4:16:29
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L'arrivo in perfetto orario, con il treno, alla Stazione di Osnago ci permette di prepararci, con il caricamento della traccia e di fare un controllo sui mezzi prima della partenza che avviene alle 8:33. Uscendo dal parcheggio ci portiamo su via Trieste e procediamo a sinistra fino al bivio dove portandoci sulla pista ciclo-pedonale, in sede protetta, iniziamo a seguire, a destra, la stradina in leggera salita di via delle Orane. Raggiunta la rotonda prendiamo la seconda uscita e tenendoci poi a destra andiamo a percorrere il corto rettifilo che raggiunge il bivio. Rimanendo sempre sulla strada principale arriviamo su un'altro rettilineo e andiamo a superare i complessi delle Cascine Orana. Poco dopo inizia la discesa e percorso il tornante ci portiamo nella valletta e andiamo ad attraversare, sul ponte, il torrente Curone. Superiamo i bivii tenendoci sempre a sinistra e imbocchiamo via della Brughiera che percorriamo tutta fino all'arrivo alla rotonda. Curva a destra per procedere su quest'altro tratto asfaltato che poco dopo raggiunge la prima periferia di Maresso. Alla prima traversa, a destra, deviamo e dobbiamo impegnarci sullo strappetto che ci conduce a Cascina Maressolo Corno. Ne attraversiamo il complesso sulla stretta stradina asfaltata e raggiunto il bivio ci infiliamo nella prima sterrata odierna che raggiunge l'esterno di un boschetto.
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Con un sentiero quasi sparito giriamo a sinistra e andiamo a percorrere il single track che raggiunge la sterrata stradina di via Don E. Molteni. Ritorniamo su asfalto e ci portiamo al bivio di via San Carlo Borromeo dove giriamo a sinistra e raggiunta la traversa di via Don Carlo Gnocchi giriamo a destra. Ne percorriamo un brevissimo tratto per deviare a sinistra quando troviamo l'innesto della sterrata ed iniziamo una leggera risalita che raggiunge il complesso di Cascina Maressoletto. Attraversandone il cortile raggiungiamo la stretta stradina di via Don C. Biffi e ci portiamo all'interno del centro storico di Maresso con strette viuzze che passano tra le vecchie case in parte ristrutturate. Giriamo a destra quando troviamo la sterrata stradina di via Monte Grappa e andiamo a percorrere questa stradina, in parte sterrata, che ci conduce al bivio di via Madonnina dove giriamo a destra. Stradina in discesa e con qualche curva che prosegue poi sul prolungamento di via San Francesco prima di arrivare davanti allo strappo, 150 m al 10%, che raggiunge Cascina Brughiera. Sulla sterrata che troviamo, accanto alla casa, giriamo a sinistra per proseguire poi sul tratturo che va ad attraversare i pratoni e circa 600 m dopo arriviamo al bivio dei sentieri. Giriamo a sinistra e proseguiamo adesso sul single track che raggiunge ed affianca una lunga siepe e immettendosi poi nel boschetto ci conduce al bivio con la sterrata Strada Comunale del Butto .
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Dopo una breve salita inizia un'altro tratto sterrato che precede poi la discesa a curve che ci conduce in piazza Sormani. Davanti a noi troviamo la Chiesa di Santa Maria in Villa (1284) e la cancellata d'ingresso, a destra, di Villa Sormani e proseguendo diritto imbocchiamo via Cavour. Raggiunto il bivio deviamo a sinistra su via alle Valli che, sempre in leggera discesa, raggiunge un'altro bivio dove girando a destra proseguiamo, in falsopiano, per arrivare a ridosso di alcune case. A destra, nel mezzo delle siepi, entriamo sul tratto off-road che in discesa e su tratturo va poi ad attraversare il bosco prima di raggiungere Cascina Gremelli. La aggiriamo con il bel sentiero e single track che ci conduce ad uno sterrato che attraversa il boschetto ed in leggera discesa ci portiamo al bivio. Curva, secca, a sinistra per andare a percorrere il rettilineo ed arrivare al bivio della stradina di via Cascina Nuova dove giriamo a destra. Rimanendo sempre sulla strada principale ci portiamo al bivio di via G. Garibaldi e girando a destra ne percorriamo il rettilineo che raggiunge il centro storico di Missaglia passando a fianco della Chiesa di San Vittore Martire (835). Superiamo piazza Libertà e andiamo a percorrere il lungo rettilineo, in discesa, di via U. Merlini che ci porta alla grande rotonda sulla SP54 . La attraversiamo, con molta cautela, per iniziare la breve salita che raggiunge le prime case di Missagliola sul senso unico via A. Vespucci.
Dopo un primo tratto sul bel sentiero inizia quello un poco più tecnico perchè con l'erba alta il sentiero è quasi sparito, alla vista, e dobbiamo continuamente verificare, sul nostro navigatore, se la direzione che stiamo prendendo sia davvero quella giusta. Fortunatamente tutto si risolve in breve tempi e ritornati su un'altro bel sentiero entriamo in Valle Nava e raggiungiamo il bivio. Deviando a sinistra rimaniamo all'interno del bosco e proseguiamo accanto alle sponde del torrente Lavandaia, superando anche la piccola cascata, per arrivare poi all'altezza del ponticello, che lo attraversa, in località Mulino Cattaneo. Curva a destra per rimanere su sterrato e procedere sulla bella stradina bianca che quasi in rettilineo arriva al bivio con via Belvedere. Girando a destra la imbocchiamo e dopo un tratto in falsopiano, dopo la curva, iniziamo una leggera salita, sul prolungamento di via V. Alfieri, che raggiunge e supera il Camposanto prima di arrivare al bivio di Valaperta. Al bivio giriamo a destra per seguire 200 m di via della resistenza raggiungendo l'altro bivio dove con un sinistra/destra lasciamo subito la SP235 per procedere, in salita, sullo strappetto che ci permette di aggirare le case per arrivare poi in cima alla collina.
Bellissimi i paesaggi che si vedono dalla sommità ma, con il caldo torrido di oggi, preferiamo fermarci il meno possibile. Deviamo a sinistra sulla bella sterrata n leggerissima salita e poi in falsopiano arriviamo ad attraversare il sottoportico di Cascina Rimoldo per procedere poi in discesa, a destra, tra le vecchie case prima di entrare sul sentiero e poco dopo dobbiamo indovinarne il passaggio. Campi arati di recente e erba alta hanno cancellato una parte del tracciato ma con l'aiuto del GPS raggiungiamo le giuste curve e andiamo a percorrerne anche tratti non più presenti sul terreno. Riusciti nell'impresa di entrare di nuovo nella traccia originale eccoci a percorrere altri tratti bellissimi di sentieri che entrano adesso all'interno del Parco dei Colli Briantei e raggiunta la valletta del torrente Molgorana giriamo a destra per seguire il bel single track che corre accanto alle sponde. Tratto abbastanza lungo che con continui passaggi a ridosso del bosco ci tiene per un poco al fresco dell'ombra delle piante e arrivati al bivio sulla sterrata deviamo a sinistra per iniziare un'altro strappetto che risale la collinetta. Il bellissimo paesaggio che si vede dall'alto è la scusa per fermarci un attimo e bere un buon sorso d'acqua prima di proseguire in discesa. Il tratturo che ne segue non è certamente piatto e bisogna continuamente zigzagare tra i solchi per poter evitare le grosse buche lasciate dai mezzi agricoli. Terminata la discesa si va a percorrere un lungo rettilineo sterrato e con molta polvere che si alza al nostro passaggio è conveniente rimanere abbastanza lontani se non si vuole respirarla tutta.
Arrivati all'altezza del bivio, delle sterrate, giriamo a sinistra e immettendoci per un attimo nel bosco raggiungiamo, in discesa, l'incrocio con la SP235 . Con un sinistra/destra ci riportiamo su un'altro bellissimo sentiero che va ad attraversare dei lunghi pratoni e arrivati all'altezza della seconda immissione sul sentiero, a destra, deviamo per iniziare uno strappetto su un single track che raggiunge la stradina sterrata di via dei Gelsi che in rettilineo, quasi perfetto, raggiunge il Villaggio dei Pini. Alla prima traversa giriamo a sinistra e procediamo diritto anche dopo l'incrocio per seguire il sentiero che raggiunge poi un bivio. Curva a sinistra per seguire anche quest'altro tratto off-road che va ad affiancare il bosco prima di arrivare alla località Fornace. Ritroviamo l'asfalto su dei Mughetti e raggiunto il bivio di via Fornace girando a destra iniziamo la discesa che arriva al bivio di via Leonardo da Vinci. Il rettilineo asfaltato che fa parte del Sentiero 4 Osnago-Valaperta raggiunge il bivio dopo aver superato il ponte sul torrente Molgoretta. Girando quindi a destra percorriamo un brevissimo tratto di via Giotto e arrivati al bivio, dove troviamo la piccola Cappella della Beata Vergine di Caravaggio (Sec. XVII) giriamo a sinistra e procediamo sul breve tratto di SP55 per portarci a sinistra sul rettilineo sterrato, che parte dopo i ceppi con le catene. La bella strada bianca risale verso Villa d'Adda Busca (Sec. XVII) alla prima periferia di Lomagna. La lasciamo alla nostra destra e proseguiamo sull'altra bella sterrata che in leggera discesa raggiunge l'ingresso della stretta stradina. Superiamo una sbarra e procediamo in leggera salita verso il bivio di via A. Volta dove girando a sinistra andando a percorrerne un lungo tratto, 400 m, fino all'innesto del sentiero che a destra va ad attraversare i campi. Percorrendolo, oltre l'attraversamento del bosco, a sinistra, passiamo in uno stretto spazio tra rovi e piante urticanti fino ad arrivare al bivio con via per le Orane. Deviazione a destra per seguire il tratto di strada percorsa in mattinata ed in brevissimo tempo raggiungiamo di nuovo il parcheggio della Stazione di Osnago dove termina quest'altra bella avventura.
Pier
Un grazie a Alberto e Walter per le bellissime fotografie e a Tommaso per il bellissimo Video.
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